Moto Morini Milano: altro che "vintage" questa è una naked
Abbiamo provato in anteprima la Moto Morini che fa concorrenza alle “retrò” tedesche e inglesi. Comoda ed elegante, è divertente tra le curve, ma il motore vigoroso richiede un polso esperto
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€ 15.500
Foto e immagini
Come è fatta
A EICMA ha debuttato la Edizione Limitata, cioè la prima serie di 30 esemplari numerati che saranno consegnati entro fine anno. Poi a primavera 2019 arriverà la Milano di serie, che abbiamo provato in assoluta anteprima e vi mostriamo in queste pagine. A parte alcuni particolari da definire (tra cui il colore dei cerchi e del blocco motore, che probabilmente saranno neri), la moto in queste pagine è praticamente definitiva e sfoggia in anteprima la livrea nero-azzurra disponibile in alternativa alla rosso-nera del debutto (chiari riferimenti ai colori sociali di Inter e Milan, le squadre di Milano).
Potente e curata
Il motore bicilindrico Corsa Corta di 1.187 cm3 è lo stesso utilizzato sulle Corsaro ZT/ZZ, con potenza ridotta da 139 a 110 CV per una guida meno “esasperata” ma sempre divertente. La componentistica di qualità comprende sospensioni regolabili Mupo (forcella con steli da 46 mm dotati di rivestimento DLC e mono regolabile anche nell’interasse), impianto frenante Brembo con pinze monoblocco e l’ABS Bosch 9.1 MP, unico “aiuto” elettronico della Milano. Cerchi in alluminio forgiato e piastre di sterzo ricavate dal pieno completano la ricca dotazione di serie, che giustifica il prezzo indicativo di 15.500 euro (fornito dalla “vecchia proprietà”), allineato a quelli della R nine T e delle altre naked retrò “premium” in commercio.
Come va
La posizione di guida è naturale, la sella è comoda (anche se poco imbottita) e il manubrio largo infonde una piacevole sensazione di controllo. Il bicilindrico 1200 Corsa Corta spinge forte già ai bassi regimi, anzi l’erogazione a volte è fin troppo decisa, con l’aggravante di un marcato effetto on-off appena si sfiora l’acceleratore. Ma la moto del test era un esemplare di pre-produzione: l’elettronica di gestione definitiva avrà mappature capaci di rendere più “fluido” il motore. Però la Milano resterà una moto “di carattere” per piloti esperti, ce lo ha confermato il team di sviluppo: un carattere che abbiamo apprezzato nel misto, dove è efficace come una sportiva, grazie alle ottime sospensioni Mupo e alla corretta distribuzione dei pesi che la rendono agile in curva, ma allo stesso tempo stabile e “ben piantata” in percorrenza e in velocità. Potente la frenata, con l’ABS poco invasivo.
A EICMA ha debuttato la Edizione Limitata, cioè la prima serie di 30 esemplari numerati che saranno consegnati entro fine anno. Poi a primavera 2019 arriverà la Milano di serie, che abbiamo provato in assoluta anteprima e vi mostriamo in queste pagine. A parte alcuni particolari da definire (tra cui il colore dei cerchi e del blocco motore, che probabilmente saranno neri), la moto in queste pagine è praticamente definitiva e sfoggia in anteprima la livrea nero-azzurra disponibile in alternativa alla rosso-nera del debutto (chiari riferimenti ai colori sociali di Inter e Milan, le squadre di Milano).
Potente e curata
Il motore bicilindrico Corsa Corta di 1.187 cm3 è lo stesso utilizzato sulle Corsaro ZT/ZZ, con potenza ridotta da 139 a 110 CV per una guida meno “esasperata” ma sempre divertente. La componentistica di qualità comprende sospensioni regolabili Mupo (forcella con steli da 46 mm dotati di rivestimento DLC e mono regolabile anche nell’interasse), impianto frenante Brembo con pinze monoblocco e l’ABS Bosch 9.1 MP, unico “aiuto” elettronico della Milano. Cerchi in alluminio forgiato e piastre di sterzo ricavate dal pieno completano la ricca dotazione di serie, che giustifica il prezzo indicativo di 15.500 euro (fornito dalla “vecchia proprietà”), allineato a quelli della R nine T e delle altre naked retrò “premium” in commercio.
Come va
La posizione di guida è naturale, la sella è comoda (anche se poco imbottita) e il manubrio largo infonde una piacevole sensazione di controllo. Il bicilindrico 1200 Corsa Corta spinge forte già ai bassi regimi, anzi l’erogazione a volte è fin troppo decisa, con l’aggravante di un marcato effetto on-off appena si sfiora l’acceleratore. Ma la moto del test era un esemplare di pre-produzione: l’elettronica di gestione definitiva avrà mappature capaci di rendere più “fluido” il motore. Però la Milano resterà una moto “di carattere” per piloti esperti, ce lo ha confermato il team di sviluppo: un carattere che abbiamo apprezzato nel misto, dove è efficace come una sportiva, grazie alle ottime sospensioni Mupo e alla corretta distribuzione dei pesi che la rendono agile in curva, ma allo stesso tempo stabile e “ben piantata” in percorrenza e in velocità. Potente la frenata, con l’ABS poco invasivo.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | bicilindrico 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 1187 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 110(81) |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 82 |
Interasse (cm) | 149 |
Lunghezza (cm) | 210 |
Peso (kg) | 200 |
Pneumatico anteriore | 120/70 - 17" |
Pneumatico posteriore | 190/55 - 17" |
Capacità serbatoio (litri) | 14 |
Riserva litri | 4 |
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