Mash 250 Two Fifty, vintage fuori, moderna dentro
Elegante e leggera, la Mash 250 è perfetta da usare in città, da soli o in due, al posto del solito scooter. Sospensioni rigide, prezzo attraente
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€ 3.790
Foto e immagini
Come è fatta
Semplice, elegante e ben costruita, la Two Fifty è la versione “maggiorata” delle piccole di casa Mash ( Seventy 125, 1.990 euro e Seventy Five 125 2.390 euro): mantiene lo stesso stile retrò che caratterizza le sorelline, ma può contare su un po’ di grinta supplementare, garantita dal motore da 250 cm3.
Le linee retrò si accordano alla perfezione con la dotazione tecnica classica e semplice. Il telaio in tubi d’acciaio ospita un monocilindrico fittamente alettato e raffreddato ad aria con alimentazione a carburatore, una potenza di 23 CV e cambio a cinque rapporti. I consumi si preannunciano molto interessanti: con i 14 litri del bel serbatoio in metallo la casa promette quasi 300 km con un pieno. La forcella è a steli rovesciati da 38 mm di diametro, mentre dietro c’è una coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico molla. Belli anche i particolari come i cerchi a raggi in alluminio anodizzato nero, la sella con impunture e il terminale di scarico a bottiglia. Altrettanto classico l’impianto frenante con due dischi senza fori (da 300 mm davanti e 220 mm dietro).
Un argomento molto interessante di questa Mash è il prezzo: la Two Fifty costa come uno scooter di pari cilindrata, rispetto al quale è forse meno pratica, ma sicuramente più elegante e divertente.
Come va
Pedane e seduta basse, sella spaziosa e ben imbottita, manubrio largo il giusto e posizione di guida naturale rendono la Two Fifty confortevole, anche se agli alti regimi si sentono delle vibrazioni (poco fastidiose). Il motore va usato con decisione, ha un’erogazione lineare e progressiva solo quando accelera forte, se si è troppo “gentili” invece risulta un po’ scorbutico, soprattutto riprendendo nelle marce alte, con fastidiosi buchi di erogazione ai bassi regimi. Tra le curve è maneggevole e scende in piega rapida e precisa, grazie a alla ciclistica a punto con sospensioni rigide che la rendono precisa in curva, ma che limitano il comfort su buche e pavé. L’impianto frenante è ok, l’intervento è deciso e il posteriore non blocca mai. Preciso il cambio a cinque rapporti, servito da una frizione sempre morbida.
Semplice, elegante e ben costruita, la Two Fifty è la versione “maggiorata” delle piccole di casa Mash ( Seventy 125, 1.990 euro e Seventy Five 125 2.390 euro): mantiene lo stesso stile retrò che caratterizza le sorelline, ma può contare su un po’ di grinta supplementare, garantita dal motore da 250 cm3.
Le linee retrò si accordano alla perfezione con la dotazione tecnica classica e semplice. Il telaio in tubi d’acciaio ospita un monocilindrico fittamente alettato e raffreddato ad aria con alimentazione a carburatore, una potenza di 23 CV e cambio a cinque rapporti. I consumi si preannunciano molto interessanti: con i 14 litri del bel serbatoio in metallo la casa promette quasi 300 km con un pieno. La forcella è a steli rovesciati da 38 mm di diametro, mentre dietro c’è una coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico molla. Belli anche i particolari come i cerchi a raggi in alluminio anodizzato nero, la sella con impunture e il terminale di scarico a bottiglia. Altrettanto classico l’impianto frenante con due dischi senza fori (da 300 mm davanti e 220 mm dietro).
Un argomento molto interessante di questa Mash è il prezzo: la Two Fifty costa come uno scooter di pari cilindrata, rispetto al quale è forse meno pratica, ma sicuramente più elegante e divertente.
Come va
Pedane e seduta basse, sella spaziosa e ben imbottita, manubrio largo il giusto e posizione di guida naturale rendono la Two Fifty confortevole, anche se agli alti regimi si sentono delle vibrazioni (poco fastidiose). Il motore va usato con decisione, ha un’erogazione lineare e progressiva solo quando accelera forte, se si è troppo “gentili” invece risulta un po’ scorbutico, soprattutto riprendendo nelle marce alte, con fastidiosi buchi di erogazione ai bassi regimi. Tra le curve è maneggevole e scende in piega rapida e precisa, grazie a alla ciclistica a punto con sospensioni rigide che la rendono precisa in curva, ma che limitano il comfort su buche e pavé. L’impianto frenante è ok, l’intervento è deciso e il posteriore non blocca mai. Preciso il cambio a cinque rapporti, servito da una frizione sempre morbida.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | monocilindrico 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 249 |
Raffreddamento | ad aria |
Alimentazione | a carburatore |
Cambio | a 5 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 23(17,2)/7500 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 78 |
Interasse (cm) | nd |
Lunghezza (cm) | 202 |
Peso (kg) | 120 |
Pneumatico anteriore | 110/70 - 17" |
Pneumatico posteriore | 130/70 - 17" |
Capacità serbatoio (litri) | 14 |
Riserva litri | nd |
Mash Two Fifty 250 2015
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