KTM 390 Duke, leggera e divertente

Motore tutto nuovo

La famiglia delle Duke si completa: dopo la Duke 125 e la più “performante” Duke 200, KTM ha presenato la 390 Duke. La KTM 390 Duke può contare su un  motore monocilindrico di 375 cm^₃ capace di ben 44 CV a 9500 giri (si può guidare quindi da 18 anni con con la patente A2) e una coppia di 35 Nm a 7250 giri. Rispetto al motore montato sulle versioni 125 e 200, il 375 è un progetto tutto nuovo e prevede distribuzione a 4 valvole, pistone forgiato e carter in depressione che limita gli attriti interni a vantaggio della potenza e dei consumi. Questo propilsore pesa in solo 36 kg e contribuisce non poco ad ottenere il peso piuma della KTM 390 Duke: solo 139 kg (dichiarati).Il telaio è  lo stesso delle versioni più piccole ed è a traliccio in tubi di acciaio al cromo molibdeno mentre il forcellone è bibraccio in lega leggera. Uguali alle versioni più piccole anche le sospensioni, entrambe marchiate WP con escursione da 150 mm, ma tarate più rigidamente rispetto a quelle di 125 e 200.  Per i freni troviamo davanti una pinza ad attacco radiale (marchio ByBre, versione low cost di Brembo) che agisce su un disco da 300 mm e dietro una pinza tradizionale e disco da 200. Di serie l'ABS disinseribile sviluppato da Bosch. Buono infine il prezzo, per avere la 390 Duke servono 4.995 euro franco concessionario.

Poco spazio per i più alti

La KTM 390 Duke è abbastanza accogliente per il pilota, solo i più alti (sopra il metro e 80) possono avere qualche problema con le ginocchia che inevitabilmente faticano a trovare spazio negli incavi del serbatoio. La sella della KTM 390 Duke è dura ma spaziosa, il manubrio largo dà subito una bella sensazione di controllo e le pedane sono alla giusta distanza. Discreto il comfort di marcia: la posizione di guida è poco stancante, le vibrazioni scarse e mai fastidiose ma le sospensioni (della WP Sospension, non regolabili) hanno una taratura che favorisce la guida sportiva, piuttosto rigida. In marcia il motore monocilindrico di 375 cm^₃ spinge senza incertezze in maniera lineare, poco entusiasmante ai bassi regimi ma passati i 6000 giri tira fuori una bella grinta fino al limitatore, posto poco sopra i 10000 giri. I 44 CV dichiarati da KTM si fanno sentire, spingendo la KTM 390 Duke ben oltre la velocità massima permessa dal codice della strada.

Impressioni positive sotto la pioggia

Con una prova su strada condizionata dal maltempo (pioggia battente e addirittura neve “in quota”), non possiamo dare giudizi approfonditi sul comportamento in curva della Duke, almeno nello stretto, però ne abbiamo apprezzato la leggerezza (139 kg di peso dichiarati sono davvero pochi), la stabilità sul veloce, la facilità di guida sul bagnato e la frenata, potente e modulabile con il “plus” di un ABS davvero a punto, poco invasivo ma all’occorrenza presente. Il cambio è preciso e morbido negli innesti ma un po’ lungo nella rapportatura, va bene quando si va tranquilli, meno nella guida sportiva quando l’uso del comando diventa più frequente. La Duke 390 ci ha dato la sensazione di essere anche poco “assetata”: alternando percorsi lenti a tratti decisamente più veloci e “scorrevoli”, il cruscotto digitale ci ha segnalato un consumo medio di circa 30 km/litro, vedremo se coincideranno con i nostri rilevamenti strumentali.