Integra 750, più spazio e più cavalli

Ancora più confortevole
L'Integra, per la stagione 2014, si presenta con motore e cambio a doppia frizione DCT rivisti e linee di frontale e fiancata più tese e con maggior spazio per le ginocchia (8 cm in più rispetto alla precedente versione). La seduta è sempre a 79 cm, ma ora ha una forma differente, più stretta di 4 cm, consente di appoggiare i piedi a terra con maggiore facilità. Le novità tecniche più importanti sono nel motore: il bicilindrico parallelo con 4 valvole per cilindro cresce di cilindrata a 745 cm^₃  e ora  garantisce 55 CV a 6.250 giri, 3 CV in più rispetto alla versione precedente. Rivisti i rapporti del cambio DCT, allungati per migliorare i consumi e il comfort di marcia e, in più, c'è un secondo contralbero di bilanciamento per eliminare le vibrazioni agli alti regimi.  Riguardo i consumi, i dati sono da record: con 28,9 km/l dichiarati e 14,1 litri di serbatoio, con il cambio settato in modalità “D”, si possono superare i 400 km con un pieno. La ciclistica vede all'opera il conosciuto telaio a diamante in tubi di acciaio, forcella con steli di 41 mm e monoammortizzatore regolabile nel precarico molla con leveraggio progressivo Pro-Link, nuovo invece il forcellone alleggerito di 2 kg. L’impianto frenante monta l'ABS di serie, sparisce però il sistema di frenata combinata che permetteva di ripartire l'azione automaticamente su entrambe le ruote, una "mancanza" che ha permesso di risparmiare poco meno di 2 kg. I dischi freno hanno il profilo a margherita, davanti sono da 320 mm con pinze a due pistoncini dietro da 240 mm con pinza a singolo pistoncino. Tra gli accessori segnaliamo le valigie laterali in tinta, i deflettori per le gambe e le manopole riscaldate. Costa 9.190 euro.



Più "facile" e più potente
La nuova posizione in sella è azzeccata e comoda e, nonostante il primo "istinto" sia di guidare l'Integra come uno scooter, dopo le prime curve si cambia registro, adottando quasi uno stile "da moto”. Il merito va al buon bilanciamento dei pesi, garantito dal posizionamento centrale del motore e alla possibilità di "avere qualcosa di simile a un serbatoio" da poter serrare tra le gambe. L'aumento di cilindrata si sente soprattutto nello spunto e in ripresa: i CV in più e il valore di coppia più “corposo”, rispetto a quelli del vecchio bicilindrico da 670 cm^₃, rendono il motore più elastico e brillante. Il cambio DCT è ulteriormente migliorato e il nuovo software di cambiata rende la guida ancora più fluida e divertente con passaggi da una marcia all'altra molto veloci. Le sospensioni lavorano bene, sul veloce offrono una precisione più che sufficiente per divertirsi in sicurezza, mentre sullo sconnesso assorbono le sollecitazioni di buche e pavé senza troppo affanno. Ok la protezione del parabrezza. Il contralbero di bilanciamento fa il suo dovere: le vibrazioni sono del tutto assenti in ogni condizione di marcia. Le modifiche alla posizione di guida hanno ottenuto il risultato sperato: in sella si sta comodi anche dopo lunghi viaggi. Buoni i freni: la risposta è decisa e progressiva, a patto di tirare con decisione entrambe le leve.