Chopper "made in Italy"
La nuova Gipsy Soul di Headbanger ha meccanica e ciclistica in stile retrò, ma si guida davvero bene. Finiture di lusso, prezzo adeguato.
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€ 25.200
Foto e immagini
Com'è fatta
Non è comoda, non è veloce, difficile farci più del tragitto casa-bar... ma questa Gipsy Soul ha un fascino particolare, che conquista anche chi non ama il genere custom. Costruite tra Brescia e Milano, le Headbanger sono dei “gioielli” fatti a mano, progettati insieme al cliente e personalizzabili a piacere, dal motore alle sospensioni fino alla posizione di guida, attingendo da un ricco catalogo. Anche la colorazione viene decisa al momento dell’acquisto per rendere ciascuna moto unica: se per caso vedete in giro una moto che vi piace evitate di chiederne una identica, in Headbanger non si fanno “repliche”. La Gipsy Soul è la novità in stile “old school” presentata all’EICMA e spinta da un bicilindrico di 1.522 cm3 dell’americana S&S di tipo Shovelhead alimentato a carburatore, ispirato ai motori usati su queste moto negli anni 60-70 e capace di erogare quasi 70 CV alla ruota con una coppia “robusta”. Ispirati al passato anche il telaio a doppia culla e la forcella tipo Springer (splendida). La Gipsy Soul è omologata Euro 3, grazie ai catalizzatori nella grintosa marmitta con terminale 2 in 1. Il prezzo “di partenza” è 25.200 euro; la tinta “personalizzata” non implica un sovrapprezzo.
Il rivestimento in pelle della sella (a sinistra) lo sceglie il cliente. Le Headbanger sono omologate per due: basta aggiungere il sellino sul parafango posteriore. A destra, Il motore S&S con distribuzione ad aste e bilancieri ha un irresistibile fascino retrò. All’alimentazione ci pensa un grosso carburatore “Super E” da ben 49 mm.
Come va
La posizione in sella non è delle più comode: braccia e gambe protese in avanti e sella dura fanno subito capire il carattere “duro e puro” della Gipsy Soul, poco incline ai viaggi e al comfort in generale. In marcia invece stupisce la maneggevolezza, una dote che non ci si aspetta da una moto simile: il peso contenuto, le quote ciclistiche ben studiate e la sella bassa da terra la rendono piacevole e poco affaticante da condurre. Il motore spinge forte ai bassi e la progressione è vigorosa, peccato che il limitatore blocchi l’allungo già a 4.500 giri. Un po’ scarsi gli angoli di piega per la poca luce a terra, sorprendentemente morbidi cambio e frizione. Bene anche i freni, adeguati alle prestazioni e al peso.
A sinistra, il minuscolo cruscotto ha il tachimetro analogico, un piccolo display per km totali/ parziali e le spie di servizio. Bello ma poco funzionale il tappo del serbatoio a corona. A destra, l’avantreno della Gipsy Soul è caratterizzato dalla forcella Springer con i due “molloni” cromati in bella vista e il monoammortizzatore in posizione centrale per l’estensione.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | bicilindrico 4T |
Cilindrata (cm3) | 1.522 |
Raffreddamento | a aria |
Alimentazione | a carburatore |
Cambio | a 5 marce |
Potenza | nd |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | nd |
Interasse (cm) | 164 |
Lunghezza (cm) | 230 |
Peso (kg) | 233 |
Pneumatico anteriore | 100/90-19” |
Pneumatico posteriore | 180/60-16” |
Capacità serbatoio (litri) | 9 |
Riserva litri | nd |
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