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Ducati XDiavel - La custom col cuore da SBK

È una vera cruiser e allo stesso tempo una vera Ducati. Si può andare a passeggio in totale relax, con le braccia larghe e le gambe distese, mentre il motore spinge docile e fluido. Ma quando si apre il gas decisi tra le curve, si scopre che la XDiavel ha meccanica, ciclistica ed elettronica da supersportiva. La posizione di guida va regolata bene, sennò ci si stanca in fretta. Le finiture sono curate, la dotazione completa e il prezzo molto interessante rispetto alle concorrenti
Cruiser bolognese
Chi l'avesse detto solo una decina di anni fa, sarebbe stato preso per pazzo. Una "cruiser" come quelle che si vedono fuori dai locali alla moda di Miami e Los Angeles, con il motore e la ciclistica di una superbike Ducati? Ebbene sì: la nuova XDiavel è proprio questo. Una moto elegante e allo stesso tempo aggressiva, destinata a gente che forse non ha mai guidato una Ducati prima d'ora. Rifinita come un gioiello, nella versione "base" del nostro test (19.990 euro) è pronta a essere personalizzata dai concessionari, sfruttando gli accessori ufficiali, e dai customizer come l'americano Roland Sands (che già ha messo in produzione le prime parti speciali per la "powercruiser" di Borgo Panigale). Per chi preferisce una moto già bella e pronta esiste invece la versione "lussuosa" XDiavel S (22.900 euro) tutta nera lucida compreso il motore, con finiture ancora poiù curate, ruote con disegno speciale, pinze monoblocco Brembo e altre sciccherie.
La XDiavel "base" (a sinistra) è dipinta in nero opaco, con motore in tinta e forcellone nero, cerchi a razze diritte e finiture curate ma "normali". La XDiaves S (a destra) invece ha verniciatura nera lucida, forcellone a traliccio color alluminio, forcella con steli trattati Tnt neri, pinze Brembo monoblocco, cerchi speciali e finiture motore fresate per evidenziare il disegno delle nervature. La "normale" è la base ideale per chi vuole personalizzare la moto secondo i propri gusti, la S sembra invece una "fuoriserie" così come esce dalla fabbrica.

È potente, docile e anche bello
Ma la XDiavel è una moto che merita attenzione anche da parte dei "ducatisti" più sfegatati. Con lei infatti debutta il bicilindrico Testastretta DVT 1262, versione evoluta e omologata Euro 4 del propulsore ora montato dalle "grosse" Ducati stradali. E il nuovo motore è così ben riuscito che secondo noi verrà montato nei prossimi anni da tutti i modelli che oggi montano il "normale" Testastretta. I progettisti Ducati hanno realizzato un autentico miracolo: hanno migliorato il comportamento del bicilindrico Testastretta in tutte le situazioni, ma allo stesso tempo hanno eliminato i difetti lamentati dai clienti, in particolare l'eccessivo calore scaricato sulle gambe del pilota. Rispetto alle versioni precedenti la cilindrata sale a 1262 cm3 ed è stato reso ancora più efficiente il sistema DVT che comanda in modo separato il funzionamento delle valvole di aspirazione e di scarico. In ogni momento la centralina elettronica modifica il funzionamento del motore per offrire il rendimento migliore: questo è il segreto della regolarità di funzionamento ai bassi regimi, una dote mai ritrovata prima nei motori Ducati ad alte prestazioni come questo. La casa infatti promette 156 CV a 9.500 giri/minuto e una coppia massima di 13,1 kgm a 5.000 giri/minuto: dati elevati per una custom, ma anche per qualsiasi moto stradale.
Il motore Testastretta DVT 1262 è il primo bicilindrico Ducati raffreddato a liquido bello da vedere almeno quanto quelli raffreddati ad aria: arricchito da splendidi coperchi delle cinghie sul lato destro e "ripulito" da tubi e condutture varie sulla sinistra, sembra una scultura. E lo è ancora di più nella versione montata dalla XDiavel S, verniciato in nero lucido con lavorazioni a vista .

La prima Ducati che tira la cinghia
Altro debutto "storico" per una Ducati è la trasmissione finale a cinghia dentata. Robusta, silenziosa e "pulitissima", la cinghia montata sulla XDiavel ha una vita ben più lunga della normale catena. Ma il vero vantaggio è la minore rigidità della trasmissione, a tutto vantaggio del comfort di marcia: anche questo è uno dei segreti che hanno migliorato il comportamento della XDiavel ai bassi regimi, rendendolo più fluido e regolare, senza gli strappi abituali nelle altre Ducati con trasmissione a catena. Visti i vantaggi, anche questa soluzione secondo noi potrebbe essere utilizzata su altri modelli, a partire da quelli che useranno in futuro il Testastretta DVT (già predisposto per la cinghia). 
La trasmissione finale a cinghia, con la sua grande puleggia sulla ruota posteriore, cambia in parte l'aspetto del retrotreno Ducati: ma il forcellone monobraccio a traliccio è una specie di "firma" della casa di borgo Panigale. La puleggia nasconde il disco freno, montato tra la puleggia stessa e la ruota, lasciando così libera e "pulita" la vista del cerchio in lega sul lato destro


Gambe in fiamme? No, grazie
Per quanto riguarda invece il calore del motore, la pompa dell'acqua (che in precedenze era sul coperchio dell'alternatore, sul lato sinistro, con i relativi tubi di gomma chen passavano vicini alla gamba del pilota) è stata spostata all'interno della V dei cilindri. Ufficialmente la casa parla solo di necessità estetiche (ed effettivamente il motore appare "pulito" ed elegante come non è mai stato finora nessun "4 valvole" Ducati raffreddato a liquido), ma dopo avere fatto qualche km sgattaiolando tra le auto in coda, con una temperatura dell'aria intorno ai 25°C, possiamo garantirvi che anche il "problema calore" è stato risolto. Anche per questo motivo secondo noi il nuovo motore DVT non sarà riservato solo alla XDiavel.

Il traliccio ha la forcella "aperta"
Come tutte le ultime Ducati, la XDiavel ha un telaio a traliccio in tubi d'acciaio che sfrutta il motore come "elemento stressato", cioè come parte integrante: gli attacchi sono su entrambe le teste (e quella del cilindro orizzontale ha anche gli attacchi per le pedane del pilota). Anche il forcellone monobraccio ha una struttura a traliccio. Per quanto riguarda le sospensioni, troviamo davanti una forcella Marzocchi a steli rovesciati da 50 mm regolabile in compressione, estensione e precarico molla, mentre dietro c'è un'unità Sachs regolabile in estensione e precarico. Da notare che la forcella è fissata a un cannotto di sterzo inclinato di ben 30°, una misura da vera cruiser che (come vedremo) non penalizza l'agilità della moto nel misto.
La forcella Marzocchi con steli da 50 mm di diametro è completamente regolabile nel freno idraulico, compressione ed estensione. La versione base ha i foderi anodizzati neri, la S ha anche gli steli neri per il trattamento DLC. Il monoammortizzatore Sachs regolabile nel precarico e in estensione con serbatoio separato è montato in posizione quasi orizzontale e lavora con cinematismo progressivo

Elettronica da corsa
La dotazione elettronica è praticamente la stessa della Monster 1200 e delle altre Ducati stradali: di serie la XDiavel monta piattaforma inerziale, controllo di trazione DTC su 8 livelli, tre Riding Mode (Sport e Touring a potenza piena, Urban da 100 CV), oltre al citato ABS con tre livelli di intervento. C’è persino il Power Launch per partenze da fermo "fulminanti", un dispositivo di solito riservato alle moto da pista che negli USA (patria dei dragster e delle gare di accelerazione) secondo noi farà furore. 
Il cruscotto è diviso in due parti, ma totalmente digitale. Le indicazioni variano quando si cambia riding mode: tutto è sempre sott'occhio e facile da controllare. La selezione dei livelli di intervento di ABS, DTC e degli altri sistemi si fa con facilità utilizzando i comandi sul blocchetto sinistro al manubrio

Come va
Il Testastretta DVT montato sulla XDiavel permette di fare un uso del tutto nuovo per le moto di Borgo Panigale: si può persino andare piano! Sembra una battuta, invece è vero: da sempre le grosse bicilindriche bolognesi (comprese le attuali) non amano girare a basso regime. Con la XDiavel, invece, si può viaggiare anche a 2.000 giri col motore che spinge rotondo, pronto ad allungare vigoroso fino a oltre 9.000 giri. Col tempo si impara a a "sentire" il motore che si adatta da solo all'andatura imposta dal pilota, sembra quasi avere un'anima. Lo scarico ha una tonalità civile ma non "calma", la cavalleria del motore Ducati sembra sempre pronta a scatenarsi appena si sfiora il gas. Avremmo voluto sentire dal vivo la "voce" dello scarico Termignoni proposto nel catalogo accessori Performance, quello con le uscite dei terminali sui due lati della moto: sembra che il suono sia entusiasmante, con il "bonus" delle fiammate quando si rilascia il gas bruscamente... andrà a ruba!



Cambiare moto con i riding mode
Le doti stradali sono da vera Ducati, grazie alla ciclistica rigorosa e all’elettronica al top, capace di controllare “gli ardori” senza risultare mai invasiva. La diversa erogazione della potenza e i differenti tipi di intervento dei controlli eletteronici cambiano la guida della XDiavel quando si interviene sui riding mode. Lo Urban da 100 CV è perfetto sui fondi a scarsa aderenza (asfalato bagnato, pavé) ma più in generale per l'uso in città: l'erogazione dolce con l'ABS e il DTC pronti a intervenire infondono sicurezza e permettono di guidare senza pensieri, sgusciando tra le auto con discreta agilità. La mappatura Touring è quella di uso più comune su strada aperta e in autostrada, si può contare sulla potenza piena ma erogata graduamente e sulla sicurezza dei sistemi pronti a intervenire senza mai essere troppo invasivi. Se poi volete provare emozioni forti (e avete sufficiente esperienza) potete passare alla mappatura Sport, quella che scatena questa custom fuori dagli schemi: ci si trova a guidare una superbike, aggrappati al manubrio e con i piedi avanti... strano, ma sicuramente emozionante!



Tenuta di strada da sportiva, comfort...
Il telaio e le sospensioni rispondono molto bene a ogni sorta di sollecitazione, risultando all'altezza delle prestazioni del motore sia nei tratti veloci sia in quelli più guidati. Il "ruotone" posteriore non disturba tra le curve, nei rapidi cambi di direzione la Diavel si può definire persino agile. La forcella molto inclinata invece migliora la stabilità sul dritto ma non crea alcun problema tra le curve e neppure nelle manovre a bassa velocità, complimenti a chi ha progettato la ciclistica. Ottima la frenata (non esiste una cruiser con un impianto paragonabile per potenza e modulabilità), un po’ meno il comfort: forse la regolazione "intermedia" non era quella giusta per Il fisico del nostro tester. In effetti le pedane (per noi un po' troppo avanzate del necessario per avere il corretto controllo della moto) si possono spostare avanti o indietro di 4-5 cm: ci proveremo in occasione della prova completa in programma  a breve. Per il resto, il manubrio di serie ha una corretta piega e larghezza, mentre la sella è morbida e ben sagomata. Nel fornito catalogo di accessori ufficiali Ducati comunque ci sono altri manubri (per una postura più avanzata o arretrata), altre selle e addirittura a breve anche le pedane “centrali” per una posizione di guida quasi normale.

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore bicilindrico a L
Cilindrata (cm3) 1262
Raffreddamento a liquido
Alimentazione iniezione elettronica
Cambio 6 marce
Potenza CV (kW)/giri 156 (114,7)/9500
Freno anteriore 2 dischi da 320 mm
Freno posteriore disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 75,5
Interasse (cm) 161,5
Lunghezza (cm) nd
Peso (kg) 235 in odm (senza carburante)
Pneumatico anteriore 120/70 ZR17
Pneumatico posteriore 240/45 ZR17
Capacità serbatoio (litri) 18
Riserva litri nd

Ducati XDiavel 2016

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monodrone
Sab, 02/20/2016 - 19:04
È proprio brutta!
dariodbdiavel
Mer, 01/25/2017 - 13:50
Saluto tutti ducatisti - motociclisti in genere - fanatici - sfegatati ecc.ecc., nel rispetto delle opinioni altrui mi domando perchè le novità e le aperture a nuovi orizzonti a nuovi pascoli a nuovi mercati a nuovi sogni a nuovi utilizzi siano sempre criticati da chi chiede immobilizzo - paletti - muri - confini e così via. GRAZIE DUCATI nel sperimentare e non fermarsi mai di giocare e creare nuove cose all'interno della propria tradizione ed ottica tecnica e motoristica. Moto fantastica al passo con i tempi e alla voglia di una tipica no di certo ma all'ottica futura dei
dariodbdiavel
Mer, 01/25/2017 - 14:15
scusate non so cosa sia successo è partita la mail, dicevo: Moto fantastica al passo con i tempi e alla voglia di "una tipica no di certo" ma all'ottica futura dei CUSTOM MODERNI rivisti nella concezione e supera il clasicimo di moto oltreoceano chiuse nela loro concezione che non affascina i moderni bikers. La moto di facile e più fruibile divertimento. Ma già mi immagino prova con la XDIAVEL protagonista a confronto di altre più famose, vedremo mai una prova simile? MI immagino su pista in piano rettilineo prova in partenza e sui 100 metri bah!!!!! che bella soddisfazione, mi immagino su per i tornati della TARGA FLORIO che soddisfazione stracciare per manegevolezza ingresso in curva ripresa e frenata, la DUCATI si guida le altre??????????? Peccato, fuori dalla mia portata economica posso solo sognare una moto così. Un salutone grande,,, Dario Vecchio motociclista dalla barbabianca .. GRAZIE DUCATI .