BMW R nineT Urban G/S - Per rivivere la leggenda
L’ultima arrivata della famiglia R nine T è ispirata alle GS vittoriose negli anni 80 alla Parigi-Dakar. Divertente ed efficace su strada, se la cava sullo sterrato leggero, ma niente fuoristrada. Il prezzo è interessante
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€ 14.400
Foto e immagini
Come è fatta
Stavolta BMW ha colpito al cuore gli appassionati. La quinta versione della gamma R nine T è la più bella ed evocativa, con la sua livrea ispirata alla prima R 80 G/S e alle versioni da corsa plurivittoriose alla Parigi-Dakar negli anni 80. La base di partenza è la R nine T Scrambler, da cui la nuova “Gelände Strasse” riprende la meccanica e la ciclistica. Il motore è sempre il bicilindrico boxer da 1.170 cm3 raffreddato ad aria e olio con 110 CV a 7.750 giri e 116 Nm di coppia a 6.000 giri. La forcella Showa con steli tradizionali da 43 mm è regolabile nel precarico, dietro c’è il “solito” sistema Paralever con forcellone monobraccio in alluminio e trasmissione cardanica integrata. I cerchi (da 19” all’anteriore e da 17” al posteriore) sono a raggi tangenziali e possono montare gomme senza camera d’aria. A proposito di gomme, la Urban G/S monta di serie le stradali Metzeler Tourance, ma senza sovrapprezzo si possono avere le tassellate Continetal TKC80 (le vedete sulla moto del test): attenzione, sono belle da vedere ed efficaci sugli sterrati, ma molto meno su asfalto, soprattutto se bagnato. La dotazione elettronica di serie è ridotta al solo ABS (obbligatorio per legge); optional si può avere il controllo di trazione ASC (350 euro). Scarsina anche la strumentazione, ridotta al tachimetro e poco altro.
Come va
La moto del nostro test montava pneumatici Continental TKC80 tassellati: avevamo qualche timore, poi abbiamo scoperto che si possono usare anche su asfalto (asciutto, non bagnato), basta solo essere dolci in inserimento di curva e non esagerare con le pieghe. La G/S comunque non è una fuoristrada (come è invece la R 1200 GS Rallye, per restare in famiglia): il manubrio un po’ basso non va bene per guidare in piedi, mentre tra le curve permette di caricare a dovere l’avantreno. Stando seduti però le pedane alte costringono a piegare parecchio le gambe. Il motore piace, ha un’erogazione piena e vigorosa a tutti i regimi e permette di passeggiare godendosi il paesaggio, ma sa tirare fuori anche una buona grinta. Quando arrivano le curve ci si diverte: la G/S è rapida nello scendere in piega e può contare su sospensioni efficaci e con una taratura abbastanza morbida che assorbono bene le piccole asperità.
Stavolta BMW ha colpito al cuore gli appassionati. La quinta versione della gamma R nine T è la più bella ed evocativa, con la sua livrea ispirata alla prima R 80 G/S e alle versioni da corsa plurivittoriose alla Parigi-Dakar negli anni 80. La base di partenza è la R nine T Scrambler, da cui la nuova “Gelände Strasse” riprende la meccanica e la ciclistica. Il motore è sempre il bicilindrico boxer da 1.170 cm3 raffreddato ad aria e olio con 110 CV a 7.750 giri e 116 Nm di coppia a 6.000 giri. La forcella Showa con steli tradizionali da 43 mm è regolabile nel precarico, dietro c’è il “solito” sistema Paralever con forcellone monobraccio in alluminio e trasmissione cardanica integrata. I cerchi (da 19” all’anteriore e da 17” al posteriore) sono a raggi tangenziali e possono montare gomme senza camera d’aria. A proposito di gomme, la Urban G/S monta di serie le stradali Metzeler Tourance, ma senza sovrapprezzo si possono avere le tassellate Continetal TKC80 (le vedete sulla moto del test): attenzione, sono belle da vedere ed efficaci sugli sterrati, ma molto meno su asfalto, soprattutto se bagnato. La dotazione elettronica di serie è ridotta al solo ABS (obbligatorio per legge); optional si può avere il controllo di trazione ASC (350 euro). Scarsina anche la strumentazione, ridotta al tachimetro e poco altro.
Come va
La moto del nostro test montava pneumatici Continental TKC80 tassellati: avevamo qualche timore, poi abbiamo scoperto che si possono usare anche su asfalto (asciutto, non bagnato), basta solo essere dolci in inserimento di curva e non esagerare con le pieghe. La G/S comunque non è una fuoristrada (come è invece la R 1200 GS Rallye, per restare in famiglia): il manubrio un po’ basso non va bene per guidare in piedi, mentre tra le curve permette di caricare a dovere l’avantreno. Stando seduti però le pedane alte costringono a piegare parecchio le gambe. Il motore piace, ha un’erogazione piena e vigorosa a tutti i regimi e permette di passeggiare godendosi il paesaggio, ma sa tirare fuori anche una buona grinta. Quando arrivano le curve ci si diverte: la G/S è rapida nello scendere in piega e può contare su sospensioni efficaci e con una taratura abbastanza morbida che assorbono bene le piccole asperità.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | bicilindrico 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 1170 |
Raffreddamento | ad aria |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 110(81)/7750 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 85 |
Interasse (cm) | 152,7 |
Lunghezza (cm) | 217,5 |
Peso (kg) | 221 |
Pneumatico anteriore | 120/70 - 19" |
Pneumatico posteriore | 170/70 - 17" |
Capacità serbatoio (litri) | 17 |
Riserva litri | 3,5 |
BMW R nineT Urban G/S 2018
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