Kawasaki J 300 ABS, sportivo, potente e ben fatto
La casa di Akashi esordisce tra gli scooter con un “midi” molto interessante. OK le sospensioni e la frenata con ABS, prestazioni brillanti
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€ 5.130
Foto e immagini
Il primo scooter Kawasaki
Sta bene il marchio Kawasaki sullo scudo del nuovo J300. Il primo scooter della casa di Akashi (che abbiamo provato in anteprima) è un midi sportivo nelle linee e nelle prestazioni, ben fatto e curato nell’assemblaggio come i migliori prodotti giapponesi. Sviluppato in collaborazione con la Kymco, ha motore e telaio di derivazione Downtown 300, ma rivisti e corretti dai progettisti Kawasaki. Gli ingegneri di Akashi hanno studiato nuove sospensioni, hanno modificato la distribuzione dei pesi (alleggerendo l’anteriore) e rivisto la messa a punto del motore da 299 cm3, che sviluppa una potenza di 28 CV e una coppia di 28,7 Nm a 6250 giri con un’erogazione a prima vista più progressiva e vigorosa di quella del Kymco (che in realtà dichiara 1 CV in più di potenza massima). Interessante l’attenzione dei progettisti giapponesi al comfort e alla praticità, tanto più notevole considerando che è il primo scooter di alto livello per Kawasaki: la sella per esempio, ampia e ben sagomata, ha una imbottitura molto più morbida di quelle dei Kymco. Da notare anche le pedane svasate sotto al pilota, per facilitare l’appoggio dei piedi a terra, e le pedanine retrattili “da moto” per il passeggero. Tra i tocchi "di lusso", il cruscotto retroilluminato di blu e le tubazioni freni in treccia metallica come le sorelle Ninja. Il J300 è proposto a un prezzo più che corretto, vista la qualità e la dotazione che comprende l’ABS. Arriverà anche la versione senza ABS a 400 euro in meno, ma... perché risparmiare sulla sicurezza?
Sta bene il marchio Kawasaki sullo scudo del nuovo J300. Il primo scooter della casa di Akashi (che abbiamo provato in anteprima) è un midi sportivo nelle linee e nelle prestazioni, ben fatto e curato nell’assemblaggio come i migliori prodotti giapponesi. Sviluppato in collaborazione con la Kymco, ha motore e telaio di derivazione Downtown 300, ma rivisti e corretti dai progettisti Kawasaki. Gli ingegneri di Akashi hanno studiato nuove sospensioni, hanno modificato la distribuzione dei pesi (alleggerendo l’anteriore) e rivisto la messa a punto del motore da 299 cm3, che sviluppa una potenza di 28 CV e una coppia di 28,7 Nm a 6250 giri con un’erogazione a prima vista più progressiva e vigorosa di quella del Kymco (che in realtà dichiara 1 CV in più di potenza massima). Interessante l’attenzione dei progettisti giapponesi al comfort e alla praticità, tanto più notevole considerando che è il primo scooter di alto livello per Kawasaki: la sella per esempio, ampia e ben sagomata, ha una imbottitura molto più morbida di quelle dei Kymco. Da notare anche le pedane svasate sotto al pilota, per facilitare l’appoggio dei piedi a terra, e le pedanine retrattili “da moto” per il passeggero. Tra i tocchi "di lusso", il cruscotto retroilluminato di blu e le tubazioni freni in treccia metallica come le sorelle Ninja. Il J300 è proposto a un prezzo più che corretto, vista la qualità e la dotazione che comprende l’ABS. Arriverà anche la versione senza ABS a 400 euro in meno, ma... perché risparmiare sulla sicurezza?
Buona la capacità di carico, nel sottosella ci sta un casco integrale e nel retroscudo c'è un piccolo portaoggetti che può contenere un paio di guanti
Come va
Appena ci si muove, si apprezzano la stabilità e la leggerezza dell’anteriore, infonde sicurezza persino a bassa velocità. Le sospensioni raffinate (forcella da 37 mm e due ammortizzatori regolabili in 5 posizioni) sono ben tarate, digeriscono le strade più rovinate e si dimostrano granitiche nei curvoni veloci.Il motore è potente e scatta deciso: ha un’erogazione fluida fino alla massima velocità che consente di affrontare tangenziali e autostrade con la certezza di sorpassi decisi. La sella è comoda e lo spazio per i piedi discreto, mentre il parabrezza di serie fa il suo dovere in città e a bassa velocità, ma per l’autostrada ci vuole quello più alto (optional da 137 euro) perché la testa e le spalle restano scoperte. Ci sono leggere turbolenze d'aria anche all'altezza delle caviglie, mentre intorno ai 4-5.000 giri si fanno sentire un po' di vibrazioni sulla pedana. Migliorabile anche lo sportello benzina. Ottimamente tarati invece i freni: i due dischi sono ben modulabili, ma anche esagerando a tirare la leva del posteriore interviene l’ABS a evitare il bloccaggio della ruota.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | monocilindrico 4T |
Cilindrata (cm3) | 299 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | automatico |
Potenza CV (kW)/giri | 28 (20)/7750 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 78 |
Interasse (cm) | 155,5 |
Lunghezza (cm) | 223 |
Peso (kg) | 191 |
Pneumatico anteriore | 120/80-14" |
Pneumatico posteriore | 150/70-13" |
Capacità serbatoio (litri) | 13 |
Riserva litri | nd |
Kawasaki J 300 2014
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...ma la Kawa doveva affidarsi a Kymco per fare uno scooter ???
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Perche ' quale e' il problema, farei lo stesso migliorandolo come hanno fatto loro
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si ma è la copia del Downtown....la strumentazione è ugualissima
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l'ho comprato è bellissimo ma nasconde brutte insidie e quelle più gravi sono proprio dell'assistenza 4 anni di garanzia che non puoi usufruire in quanto i difetti sono tenuti nascosti quali improvviso spegnimento a bassi regimi con mancata riaccensione se non dopo innumerevoli tentativi poi dopo ore si riaccende come non fosse mai successo nulla nessuna diagnostica capace di rilevare tale anomalia ... Kawasaki che non Sa che fare rimanda si dice alla Kymko il problema non c'è pare soluzione ... Al momento sono in attesa di un miracolo ... Come una campagna richiamo ....
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