Piaggio MP3 400 hpe: più lussuoso e agile

La terza generazione del Piaggio MP3 400 cambia radicalmente look rispetto alle versioni precedenti, guadagnando linee filanti che rappresentano il nuovo corso stilistico del marchio di Pontedera iniziato con i Beverly e che guarda al mondo dell’auto. Il frontale è avvolgente anche se sembra più compatto rispetto al precedente, i fari hanno uno sviluppo orizzontale e gli indicatori di direzione sono integrati nei passaruota. Altri elementi, come la targa dietro la ruota posteriore (in stile Beverly), riprendono il mondo delle due ruote. Cambiano anche le geometrie, il manubrio è più vicino al pilota e la posizione in sella è arretrata, lasciando più spazio tra il guidatore e lo scudo mentre lo spazio di carico sotto la sella è invariato, ci stanno due caschi integrali.

 

Cura dimagrante
La maggiore novità è sotto lo scudo, dove è stata alleggerita la zona del blocco del rollio e della sospensione anteriore, che rappresentano la sostanza del progetto Piaggio MP3. Qui è stata ottimizzata la disposizione di alcuni elementi: il radiatore è stato posizionato davanti alla pedana, le centraline sono state spostate e il telaietto a cui sono agganciati sospensioni e sistema del blocco di rollio che era in metallo ora è in polimeri plastici. Tutto questo ha permesso di perdere circa 10 kg di peso totale nello scooter e di accentrare le masse. 
Il motore è Piaggio 400 HPE, monocilindrico a 4 valvole raffreddato a liquido da 35,3 CV, lo stesso che equipaggia il Beverly. È stato ulteriormente rivisto per migliorare gli attriti interni, le vibrazioni, l'aspirazione grazie a una nuova cassa filtro e adotta il nuovo terminale a due vie come il fratello maggiore Piaggio MP3 530. L’accelerazione è sempre vigorosa ma l’erogazione è più morbida; merito anche della frizione a bagno d’olio (Beverly 40 ed MP3 530 hanno frizione a secco).

Freni nuovi
A livello ciclistico cambia la taratura delle sospensioni: lle forcelle si adattano al peso inferiore dell'avantreno mentre dietro arriva un nuovo ammortizzatore Showa dalla taratura sempre sostenuta. Anche la frenata, che nello scorso modello era giudicata un po’ spugnosa, cambia radicalmente, affidandosi a un nuovo impianto a tre dischi firmato ByBre di Brembo, mentre il freno di stazionamento viene ripensato: sempre meccanico ma la leva è molto più corta e facile da azionare.
L’equipaggiamento elettronico del 400 non è di livello : avviamento keyless, controllo di trazione con due livelli di intervento: Normal e Sport, comandi al manubrio moderni, un nuovo display TFT full color da 7”, che si connette al cellulare con il sistema Piaggio MIA, (di serie solo sulla versione Sport).

 

Il motore è un monocilindrico a 4 valvole raffreddato a liquido da 35,3 CV, il portatarga è collegato direttamente al forcellone

 

Un po' caro
Piaggio MP3 400 è disponibile dai concessionari in due versioni: MP4 HPE che costa 10.499 euro ed MP4 HPE Sport che cambia in alcuni dettagli estetici, ha i freni anteriori a disco con profilo a margherita e il sistema Piaggio Mia di serie e costa 10.999 euro.

Come va
Cambia la posizione di guida, che è sempre con il busto eretto ma il manubrio più vicino al corpo migliora il controllo del mezzo e la seduta è più arretrata, spostando così il peso del pilota al centro del veicolo. Lo scudo è più lontano dalle ginocchia, tutto a vantaggio dell’abitabilità e del carico di una borsa o di uno zaino mentre l’imbottitura della sella è fin troppo rigida (se si guida a lungo si sente) ed è larga, per cui chi è più minuto fatica a mettere i piedi a terra, anche se sul Piaggio MP3 non è necessario. La partenza con la smart key è semplice, basta ruotare il selettore, togliere il freno di stazionamento, finalmente più corto e facile da azionare e ruotando l'acceletratore, ragggiunti i 2000 giri del motore, si toglie automaticamente il blocco del rollio della sospensione anteriore.

 

Vibra solo da fermo
Le vibrazioni del monocilindrico 400 si sentono solo quando il veicolo è fermo, ma una volta in movimento praticamente si annullano. In partenza il motore è vigoroso ma più “gentile” rispetto a quello del Beverly, che invece rimane più scorbutico ai ritmi cittadini. Confrontandolo col Piaggio MP3 530, l’erogazione è più fluida e con meno effetto on-off, specialmente alla chiusura del gas. La partenza dal semaforo è veloce anche se non fulminea e la ripresa è decisa fino alla massima velocità: in città si viaggia tranquillamente con un filo di gas mentre in autostrada c’è sempre una riserva di potenza per effettuare un sorpasso in pochi metri.

Meglio in curva
L’anteriore più leggero si sente sia a bassa velocità, dove entra in curva con più facilità del precedente (davanti ha sempre due ruote con tutta la struttura), sia nelle strade extraurbane, dove è diminuito l’effetto sottosterzante e l’MP3 è diventato più preciso, rendendo la guida più facile e divertente, con cambi di direzione più rapidi. Rispetto al 530 si avverte che l’interasse è più corto (il motore è più piccolo) e che il peso è inferiore, soprattutto in città è più maneggevole. Buona la risposta delle sospensioni, il nuovo ammortizzatore Showa lavora bene sulle buche e sulle imperfezioni dell’asfalto, ma la taratura rimane abbastanza sostenuta, rendendo il posteriore vigoroso quando si guida in maniera più disimpegnata. Il controllo di trazione, disponibile su due livelli di intervento è molto discreto. 

 

 

ABS sensibile
La frenata è più modulabile rispetto al passato, le leve sono meno spugnose e bastano due dita per avere un arresto progressivo ed efficace. L’ABS, sensibile al fondo stradale interviene subito. Anche il pedale del freno sulla pedana è più gestibile, ma la seconda parte della corsa è più brusca e va dosata con attenzione la forza da imprimere.