Ducati Multistrada 950 S: elettronica da SBK
La "piccola" della famiglia Multistrada ora sfoggia piattaforma inerziale e sospensioni a regolazione elettronica. Su strada è sempre efficace e ben gestibile, grazie al motore che spinge forte e risponde con prontezza al comando del gas, mentre la ruota anteriore da 19 pollici la rende precisa e graduale in ingresso di curva. Migliorata la frenata, sempre buono il comfort
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€ 16.390
Foto e immagini
Per il 2019 la "piccola" Multistrada 950 si avvicina alle sorelle maggiori per dotazioni e divertimento di guida, grazie a una serie di interventi e a una dotazione elettronica più ricca che la rendono ancora più efficace su strada. Poche invece le novità estetiche: dalla sorellona 1260 arrivano le “ali” laterali che snelliscono il frontale, adesso è difficile distinguerle a prima vista.
Arriva la piattaforma inerziale
Il motore è sempre l'ottimo bicilindrico Testastretta 11° da 937 cm3 e 113 CV a 9.000 giri, che ora però è dotato di frizione a bagno d'olio con nuovo comando idraulico (con sistema assistito che riduce lo sforzo sulla leva) e antisaltellamento, per evitare di bloccare la ruota posteriore quando si scala velocemente marcia in frenata.
Si arricchisce parecchio invece il pacchetto elettronico: è di serie la centralina IMU con piattaforma inerziale Bosch a 6 assi che ha permesso di montare l’ABS Cornering (su 3 livelli) in grado di funzionare anche in curva, il controllo di trazione anch'esso cornering (su 8 livelli) e il nuovo Vehicle Hold Control (VHC) che gestisce automaticamente il rilascio dei freni mentre si innesta la marcia nelle partenze in salita.
Arriva la piattaforma inerziale
Il motore è sempre l'ottimo bicilindrico Testastretta 11° da 937 cm3 e 113 CV a 9.000 giri, che ora però è dotato di frizione a bagno d'olio con nuovo comando idraulico (con sistema assistito che riduce lo sforzo sulla leva) e antisaltellamento, per evitare di bloccare la ruota posteriore quando si scala velocemente marcia in frenata.
Si arricchisce parecchio invece il pacchetto elettronico: è di serie la centralina IMU con piattaforma inerziale Bosch a 6 assi che ha permesso di montare l’ABS Cornering (su 3 livelli) in grado di funzionare anche in curva, il controllo di trazione anch'esso cornering (su 8 livelli) e il nuovo Vehicle Hold Control (VHC) che gestisce automaticamente il rilascio dei freni mentre si innesta la marcia nelle partenze in salita.
La strumentazione sfoggia un bel display TFT a colori da 5 pollici; i blocchetti al manubrio sono retroilluminati.
Ciclistica (ancora) più efficace
Il telaio a traliccio in tubi d'acciaio non cambia, ma c'è un nuovo forcellone bibraccio più leggero, sempre in alluminio. Alleggeriti anche i cerchi. Rispetto alla "base", la versione S ha di serie anche le sospensioni elettroniche semiattive Ducati Skyhook Suspension (DSS), capaci di regolare da sole lo smorzamento di forcella (a steli rovesciati da 48 mm) e ammortizzatore, nonché il cambio elettronico Ducati Quick Shift (DQS) che funziona in scalata e inserimento di marcia.
Il frontale è caratterizzato dal parabrezza regolabile e dai fari Full Led; nuovo anche il forcellone bibraccio in alluminio, più leggero.
Dotazione elettronica completa
Sempre sulla "ricca" 950 S troviamo di serie fari anteriori full Led, cruscotto con display TFT a colori da 5”, cruise control e sistema cornering lights per il faro anteriore (che in curva varia l'angolazione del fascio luminoso). Completano la dotazione i nuovi comandi al manubrio retroilluminati e il sistema di accensione keyless con telecomando. La Multistrada 950 è già disponibile dai concessionari al prezzo di 14.390 euro per la versione base (disponibile solo in rosso) che salgono a ben 16.390 euro per la S in versione rossa e 16.590 euro per la grigia.
Come va
La posizione di guida è quasi perfetta: il pilota è ben inserito nella moto, col busto eretto, braccia e gambe piegate correttamente e tanto spazio. Il motore è il vero “pezzo forte” della nuova 950, potente ma nettamente meno impegnativo da gestire di quello della sorellona 1260. Sotto i 2.500 giri “strappa” un po’ (da buon Ducati), poi comincia a spingere con vigore, ha un attimo di incertezza verso i 4.500 giri e dai 5.000 giri si scatena e allunga con una “voce” da SBK fino a 10.000 giri: meglio però cambiare marcia intorno agli 8.000 giri, per sfruttare al massimo la spinta. Bene anche il cambio elettronico, in uscita di curva permette di snocciolare le marce con una rapidità impressionante.
Efficacia da Ducati
Da guidare è una vera "rossa": maneggevole e scattante, scende in piega fluida e graduale, grazie anche al cerchio anteriore da 19 pollici (come quello della Multistrada Enduro). Bene le sospensioni elettroniche che adattano la taratura in base al riding mode selezionato, ma si possono regolare a piacimento per avere un assetto "su misura". OK l'impianto frenante, potente ed estremamente modulabile, molto più che nella precedente versione.
Una vera turistica
La Multistrada 950 è un’ottima moto da viaggio: comoda per pilota e passeggero, offre un buon riparo dall’aria grazie al parabrezza regolabile manualmente. A essere pignoli, però, sarebbe meglio un plexiglass leggermente più largo per riparare a dovere la parte alta delle spalle. Le sospensioni in mappatura Touring assorbono come si deve le irregolarità della strada: si viaggia letteralmente "sul velluto". Anche l’autonomia è elevata, grazie al serbatoio da 20 litri.
Si guida bene con le borse, ma...
La maneggevolezza resta buona persino con le borse, optional "obbligato" su questa moto (730 euro quelle in plastica e 2.043 euro quelle in alluminio). Discorso diverso per i cerchi a raggi (optional da 1.784 euro per la versione S) che aggiungono ben 5 kg in più in una zona "delicata" come quella delle masse rotanti: nella guida sportiva la differenza si sente, se si ha la giusta esperienza. In ogni caso la Multistrada 950 si conferma una moto validissima, più che mai in questa versione 2019 nella quale sono stati corretti i piccoli "difetti di gioventù" (come le sospensioni troppo morbide o il comando del freno anteriore con effetto on/off) che caratterizzavano la prima serie.
Sempre sulla "ricca" 950 S troviamo di serie fari anteriori full Led, cruscotto con display TFT a colori da 5”, cruise control e sistema cornering lights per il faro anteriore (che in curva varia l'angolazione del fascio luminoso). Completano la dotazione i nuovi comandi al manubrio retroilluminati e il sistema di accensione keyless con telecomando. La Multistrada 950 è già disponibile dai concessionari al prezzo di 14.390 euro per la versione base (disponibile solo in rosso) che salgono a ben 16.390 euro per la S in versione rossa e 16.590 euro per la grigia.
Come va
La posizione di guida è quasi perfetta: il pilota è ben inserito nella moto, col busto eretto, braccia e gambe piegate correttamente e tanto spazio. Il motore è il vero “pezzo forte” della nuova 950, potente ma nettamente meno impegnativo da gestire di quello della sorellona 1260. Sotto i 2.500 giri “strappa” un po’ (da buon Ducati), poi comincia a spingere con vigore, ha un attimo di incertezza verso i 4.500 giri e dai 5.000 giri si scatena e allunga con una “voce” da SBK fino a 10.000 giri: meglio però cambiare marcia intorno agli 8.000 giri, per sfruttare al massimo la spinta. Bene anche il cambio elettronico, in uscita di curva permette di snocciolare le marce con una rapidità impressionante.
Efficacia da Ducati
Da guidare è una vera "rossa": maneggevole e scattante, scende in piega fluida e graduale, grazie anche al cerchio anteriore da 19 pollici (come quello della Multistrada Enduro). Bene le sospensioni elettroniche che adattano la taratura in base al riding mode selezionato, ma si possono regolare a piacimento per avere un assetto "su misura". OK l'impianto frenante, potente ed estremamente modulabile, molto più che nella precedente versione.
Una vera turistica
La Multistrada 950 è un’ottima moto da viaggio: comoda per pilota e passeggero, offre un buon riparo dall’aria grazie al parabrezza regolabile manualmente. A essere pignoli, però, sarebbe meglio un plexiglass leggermente più largo per riparare a dovere la parte alta delle spalle. Le sospensioni in mappatura Touring assorbono come si deve le irregolarità della strada: si viaggia letteralmente "sul velluto". Anche l’autonomia è elevata, grazie al serbatoio da 20 litri.
Si guida bene con le borse, ma...
La maneggevolezza resta buona persino con le borse, optional "obbligato" su questa moto (730 euro quelle in plastica e 2.043 euro quelle in alluminio). Discorso diverso per i cerchi a raggi (optional da 1.784 euro per la versione S) che aggiungono ben 5 kg in più in una zona "delicata" come quella delle masse rotanti: nella guida sportiva la differenza si sente, se si ha la giusta esperienza. In ogni caso la Multistrada 950 si conferma una moto validissima, più che mai in questa versione 2019 nella quale sono stati corretti i piccoli "difetti di gioventù" (come le sospensioni troppo morbide o il comando del freno anteriore con effetto on/off) che caratterizzavano la prima serie.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | bicilindrico a L |
Cilindrata (cm3) | 937 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a sei marce |
Potenza CV (kW)/giri | 113 (83)/9.000 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 84 |
Interasse (cm) | 159,4 |
Lunghezza (cm) | nd |
Peso (kg) - in odm | 227 |
Pneumatico anteriore | 120/70-19" |
Pneumatico posteriore | 170/60-17" |
Capacità serbatoio (litri) | 20 |
Riserva litri | nd |
Ducati Multistrada 950 S 2019
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