Salta al contenuto principale

BSA Gold Star 650, il ritorno del maxi mono

La prima proposta della rinata BSA porta il nome di un modello leggendario, ha linee classiche e un motore divertente e corposo. Il prezzo è ok, ma alcuni dettagli sono migliorabili

La presentazione della versione definitiva era avvenuta nel 2021, ma per arrivare alla commercializzazione è stato necessario parecchio tempo e lavoro. La rinata BSA (di proprietà del gruppo indiano Mahindra) ha lavorato molto per offrire un prodotto di qualità, in grado di battersi alla pari con le altre stradali retrò di media cilindrata in un segmento molto combattuto.

Image

I tre classici strumenti del cruscotto della BSA sono belli e compatti. Però non sono abbastanza inclinati verso il pilota e quindi sono difficili da consultare con il classico “colpo d’occhio” soprattutto sotto il sole


 Linee vintage

Ispirata nelle linee all’antenata di 60 anni fa (nel box a destra), la Gold Star 650 sfoggia faro tondo, strumentazione a lancette, serbatoio cromato, sella piatta, parafanghi avvolgenti e, ovviamente, ruote a raggi. Dimensioni e peso sono corretti: la nuova BSA pesa 213 kg in ordine di marcia e ha la sella a 78 cm. Il motore è un monocilindrico quattro tempi raffreddato a liquido da 652 cm3, con una potenza di 45 CV a 6.500 giri e una coppia massima di 55 Nm a 4.000 giri. Nella ciclistica troviamo una forcella da 41 mm abbinata a una coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico su 5 livelli. L’impianto frenante dotato di ABS Continental sfoggia un disco anteriore da 320 mm con pinza Brembo e uno da 255 al posteriore. La Gold Star 650 arriverà dai concessionari all’inizio del 2024: oltre che nella versione Silver Sheen del test (8.000 euro) sarà disponibile anche monocolore a 7.500 euro e con livrea “tricolor” a 7.800 euro (ora arriva anche la Shadow Black, ne parliamo qui). 

Image


Come va

Il manubrio largo e rialzato è alla giusta distanza e la sella è confortevole. Anche le pedane sono comode, ma inaspettatamente posizionate un pochino alte, come nelle naked sportive: quando si guida “allegri” si apprezzano parecchio. Il motore ci è piaciuto, trasmette qualche vibrazione su pedane e sella ma solo ai regimi più alti: nel complesso ha una discreta grinta e una spinta sempre ben gestibile. In movimento la Gold Star è precisa ma un po’ lenta nell’impostare le curve: per farla rendere al meglio ci vuole una guida “di corpo.” La frizione è un po’ duretta, mentre il cambio è preciso e rapido negli innesti. Le sospensioni sono tarate sul morbido e incassano bene le buche, il comfort è più che soddisfacente. La frenata è dolce in fase di attacco, per poi diventare grintosa una volta raggiunta la seconda parte della corsa.

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motoremonocilindrico 4 tempi
Cilindrata (cm3)652
Raffreddamentoa liquido
Alimentazionea iniezione
Cambioa 5 marce
Potenza CV (kW)/giri45(33)/6500
Freno anteriorea disco
Freno posteriorea disco
Velocità massima (km/h)nd
Dimensioni
Altezza sella (cm)78 cm
Interasse (cm)142,5
Lunghezza (cm)nd
Peso (kg)213
Pneumatico anteriore100/90 - 18"
Pneumatico posteriore150/70 - 17"
Capacità serbatoio (litri)12
Riserva litrind

 

Aggiungi un commento