Moto Morini Seiemmezzo STR: una fun bike alla portata di tutti
Riprende le linee della 3 e 1/2 degli anni '70, ma lo stile è reinterpretato in chiave moderna. Il motore è un robusto bicilindrico, non abbonda di cavalli ma è sufficiente per divertirsi. Il prezzo è concorrenziale e la dotazione elettronica basica
Pregi
Il prezzo concorrenziale, i blocchetti al manubrio retroilluminati, il divertimento nella guida sportiva, il cruscotto con TFT
Difetti
Il peso alto per la categoria, la leva freno anteriore che va strizzata con forza, la potenza del motore modesta
Foto e immagini
In sintesi
La Seiemmezzo monta lo stesso propulsore che equipaggia la X-Cape: un bicilindrico di 649 cm3 con una potenza massima di 55 CV a 8.000 giri e un picco di coppia massima di 51,4 Nm a 7.400 giri (valori rilevati alla ruota), ma con più spinta ai medi regimi rispetto alla X-Cape. Il telaio è a traliccio in tubi di acciaio, il forcellone è invece in alluminio. Le linee sono classiche, ma con elementi moderni che ben si amalgamamo nell'insieme: bello e ben leggibile il cruscotto TFT a colori da 5” che offre anche la connettività bluetooth con lo smartphone. Buona la qualità delle finiture (specie considerato il prezzo): le luci sono a LED compreso il bel proiettore rotondo con corona DRL montato all’anteriore. La Moto Morini può vantare accattivanti blocchetti al manubrio retroilluminati, componenti di solito riservati a moto più costose. La sella ha rivestimento antiscivolo, doppie cuciture e il logo stampato. Piccolo ma efficace il fanalino a led integrato, che dà un tocco cafè racer: il codino scompare e la linea è più personale.
La Seiemmezzo monta all’anteriore un cerchio da 18”, soluzione peculiare per il tipo di moto. Le sospensioni Kayaba sono completamente regolabili nell’idraulica e nel precarico, la frenata invece è migliorabile: all’avantreno troviamo un doppio disco da 298 mm e pinze Brembo ben modulabili, ma poco “aggressive” per la guida sportiva. Al posteriore troviamo un bel forcellone in alluminio e l’immancabile scarico basso: un’azzeccata soluzione estetica, ma anche tecnica.
Come va
A bordo della Seiemmezzo STR si sta bene: i piedi toccano terra in modo sicuro grazie alla sella a soli 81 cm da terra, mentre su strada si guida quasi come una grossa motard, impugnando il largo manubrio in stile cross, col busto caricato sulla ruota anteriore da 18” e i piedi sulle pedane ben centrate. Il comfort è buono: la sella è spaziosa e ci sono poche vibrazioni, ma le sospensioni hanno una taratura sportiva. La sella del passeggero è corta (come il codino) ma abbastanza larga, va bene per brevi spostamenti. Ok anche le pedane. Peccato che manchi un qualsiasi appiglio per le mani.
In movimento, piace molto l’erogazione, che ricorda quella delle endurone monocilindriche anni '80: scattante e con una risposta molto pronta ai bassi che porta rapidamente fuori dalle curve. L’allungo invece non è il suo forte, perché la potenza non è esagerata. La Seiemmezzo è una vera “fun bike” grazie alla sua posizione di guida in stile motard, al motore vigoroso ai bassi e alla solida ciclistica, coadiuvata da una taratura delle sospensioni abbastanza sostenuta. Tra le curve diverte parecchio, nonostante non sia leggera e abbia l’anteriore da 18” che la rende un po' lenta nei rapidi cambi di direzione. Decisamente migliorabile il comando del freno anteriore, che richiede tanta forza per “mordere” i dischi come si deve. II cambio della Seiemmezzo STR è bene a punto, morbido e preciso negli innesti. Frizione OK.
I consumi sono ottimi: con 21,7 km/l nel combinato, la Morini è tra le migliori della categoria. Ma anche lei se si esagera scende a 10,3 km/l. In autostrada non aspettatevi miracoli: nessuna protezione all'aria e un motore non proprio esuberante la rendono inadatta ai lunghi trasferimenti, ancor più se in due. Molto meglio invece in città, dove si soffre un po' la taratura rigida delle sospensioni e non ci sono aiuti elettronici, ma si può contare sull'aiuto del propulsore, sempre pronto anche in basso. E poi al bar la Seiemmezzo fa la sua figura: è bella da vedere e mostra personalità.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 179,4 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri |
12,8 |
0-1000 metri | 25,4 |
0-100 km/h | 4,2 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri |
14,4 |
1000 metri | 27,3 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW |
55,2/41,2 |
Giri al minuto | 8.000 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 44,3 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 19,9 |
Extraurbano | 28,3 |
A 90 km/h | 27,8 |
A 120 km/h | 23,1 |
Al massimo | 10,3 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 346,5 |
Al massimo | 155,4 |
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi bicilindrico |
Cilindrata (cm3) | 649 |
Cambio |
a 6 marce |
Potenza CV(kW)/giri | 51 (44,5)/8.250 |
Freno anteriore | a doppio disco da 298 mm |
Freno posteriore | a disco da 255 mm |
Pneumatico anteriore | 120/70-18” |
Pneumatico posteriore | 160/60-17” |
Altezza sella (cm) | 81 |
Peso (kg) | 200 |
Capacità serbatoio (litri) | 16+3,5 |
Autonomia (km) |
346,5 |
Velocità massima (km/h) | 179,4 |
Tempo di consegna | - |
Dimensioni rilevate da inSella
Passo |
142.50
|
Lunghezza |
215.00
|
Altezza sella |
81.00
|
Moto Morini Seiemmezzo STR 2023
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