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Ducati Streetfighter V2: la regina delle curve

È il massimo come prestazioni e piacere di guida su strada, uniti a una linea elegante e aggressiva. Il tutto condito da un'elettronica sofisticata e dal sound unico del V2 desmo, una moto che non scende a compromessi
Pregi

Pregi

La linea grintosa, la dotazione elettronica completissima, le prestazioni del V2 Superquadro, la frenata potente ma facile da gestire
 
Difetti

Difetti

L’erogazione “ruvida” ai bassi regimi a freddo e in mappa Sport, la totale assenza di riparo aerodinamico, il calore emanato dal motore

In sintesi

La Streetfighter eredita dalla Panigale V2 il bicilindrico Superquadro da 955 cm3, con 137 CV (rilevati) a 10.900 giri, la ciclistica e il telaio monoscocca in alluminio che sfrutta il motore come elemento strutturale. Le teste dei cilindri sono imbullonate al telaio monoscocca in alluminio. Il terminale di scarico sbuca a destra ma sta sotto il motore, una soluzione utile per centralizzare le masse e abbassare il baricentro. 
Decisamente originale il disegno del faro anteriore. Nessun cupolino: il pilota sulla V2 è completamente esposto all’aria. Ducati utilizza come cruscotto un display TFT a colori: lo schermo da 4,3” è piccolo, ma offre tutte le info ed è ben leggibile grazie al fondo bianco. I blocchetti della Ducati sono pratici da azionare e di qualità. il piccolo joystick sul blocchetto sinistro permette di gestire i vari menù dal cruscotto. Essenziale anche il posteriore: nella coda il faro (completamente a led) è perfettamente integrato nella carrozzeria. Il monoammortizzatore Sachs è in posizione disassata sul lato sinistro della V2, collegato al forcellone monobraccio in alluminio. È completamente regolabile e i registri sono facilmente accessibili. Sotto la sella del passeggero della V2 c’è un piccolo spazio dove è possibile alloggiare un bloccadisco e altre piccole cose. A livello di finiture la Streetfighter è costruita con cura e sfoggia componentistica di qualità.

Come va

La sella è spaziosa ma poco imbottita e non c'è nessun riparo dall’aria. La posizione di guida pur non essendo estrema, rimane pur sempre “d’attacco”. Il manubrio largo permette una posizione delle braccia comunque piuttosto naturale. Sulla Streetfighter, l'eventuale passeggero non se la passa bene: la sella ha un dislivello accentuato, le pedane alte costringono a stare rannicchiati e non c’è alcun appiglio.



A dispetto di quello che si potrebbe pensare, il bicilindrico Ducati risulta trattabile, grazie anche a una manopola del gas dalla precisione inappuntabile: il motore ha un’erogazione vigorosa ai bassi regimi, ai medi impressiona e l’allungo non delude. Le sospensioni sono ben tarate, sostengono a dovere nella guida sportiva e assorbono a dovere, soffrono solo le buche più profonde. La Streetfighter è sempre stabile, rigorosa e non tradisce nella tenuta di strada, ma nel misto stretto bisogna muoversi sulla sella per farle dare il meglio. Il cambio è una gioia: Il quickshift della V2 (di serie) non sbaglia un colpo ed è preciso sia in inserimento sia in scalata. A livello di freni, l’impianto Brembo è adeguato alle prestazioni della V2, potentissimo ma facilmente gestibile.
Questa Ducati è un pochino assetata, ma niente di preoccupante. Il serbatoio è comunque capiente e garantisce una discreta autonomia.
Affrontare un viaggio con questa moto è faticoso, per la mancanza di una qualsiasi protezione aerodinamica, ma per le “sparate” nei weekend va benissimo. La posizione di guida “d’attacco” è comoda e permette di resistere all’aria fino a 120-130 km/h, la stabilità è notevole sul dritto e nei curvoni veloci, solo le scie dei camion si fanno sentire. Scarsa anche la capacità di carico: la Streetfighter V2 offre la possibilità di montare una borsa da serbatoio morbida (la trovate tra gli accessori “ufficiali”). Snella e con un interasse ridotto, nel traffico cittadino si muove agile, ma occhio alla mappatura: la Road o meglio ancora la Rain con tutti i controlli elettronici attivati è raccomandata per affrontare le strade rovinate, le rotaie e il pavé senza troppi patemi. L'assetto piuttosto rigido non ama troppo le buche, mentre la frenata è sicura e modulabile in ogni situazione.

Rilevamenti

Velocità massima (km/h)247,6
Accelerazionesecondi
0-400 metri10,5
0-1000 metri19,9
0-100 km/h3,1
Ripresa (da 50 km/h)secondi
400 metri12,9 
1000 metri23,1
Potenza massima alla ruota 
CV/kW137,3/102,4
Giri al minuto10.900
Frenatametri
Da 100 km/h38,3
Consumikm/l
Autostrada17,5 
Extraurbano20,1 
A 90 km/h21,9 
A 120 km/h18,6 
Al massimo8,6
Autonomiakm
A 120 km/h298,6 
Al massimo137,9


 

Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.

Dati tecnici

Dati tecnici dichiarati dalla casa

Motore4 tempi, 2 cilindri
Cilindrata (cm3)955 
Cambioa 6 marce 
Potenza CV(kW)/giri153(112)/10.750 
Freno anteriorea doppio disco da 320 mm 
Freno posteriorea disco da 245 mm 
Pneumatico anteriore120/70-17”
Pneumatico posteriore180/60-17” 
Altezza sella (cm)85
Peso (kg)178
Capacità serbatoio (litri)17
Autonomia (km)298,6
Velocità massima (km/h)247,6
Tempo di consegna-


 

Dimensioni rilevate da inSella

Image
Passo
146.50
Lunghezza
0.00
Altezza sella
85.00
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Ducati Streetfighter V2 V2 2022
Prezzo Prezzo
17.990
Cilindrata Cilindrata
955
cm3
Peso Peso
199,00
kg
Potenza Potenza
137,30
CV
Velocita Velocità
247,60
km/h
Voto medio
4
Comfort
4
Tenuta di strada
4
Consumo
3
Cambio
5
Vano sottosella
3
Posizione di guida
4
Finiture
4
Prestazioni
5
Freni
5
Sospensioni
5

Ducati Streetfighter V2 V2 2022

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