Aprilia Tuono V4 1100 Factory: una superbike più comoda
Su strada la Tuono è quasi esagerata, in pista è più divertente (e a volte più efficace) delle sorelle carenate con cui condivide motore, telaio ed elettronica
Image
€ 17.550
Pregi
Prestazioni, tenuta di strada e frenata sono tra le migliori della categoria. Anche l’elettronica è da lode
Difetti
L’aspetto da sportiva “incidentata” e le grafiche un po’ troppo appariscenti. Il prezzo è salato, anche se la dotazione tecnica è di prim’ordine
Foto e immagini
In sintesi
Da sempre le Tuono sono le versioni “svestite” delle sportive carenate di Aprilia: naked estreme a proprio agio anche in pista. Questa Factory è la più raffinata della gamma attuale, sfoggia raffinate sospensioni Öhlins e affianca la “economica” RR che monta sospensioni Sachs e costa 15.540 euro. Il motore quattro cilindri a V ha un cilindrata di 1077 cm3 per una potenza di 159 cavalli (rilevati alla ruota). Telaio e forcellone sono quelli della superbike RSV4, così come il pacchetto di sistemi elettronici APRC (Aprilia Performance Ride Control) che comprende tre mappature motore (Sport, Track e Road, tutte a potenza piena), controllo di trazione regolabile su 8 livelli di intervento, controllo anti-impennata, cambio elettronico (non assistito in scalata) e il launch control per le partenze a “fionda”. Presente anche l’ABS (disinseribile) regolabile su tre livelli di intervento, che controlla anche il sollevamento della ruota posteriore in scalata.
Sportiva col manubrio alto
Azzeccata la posizione di guida caricata in avanti ma non troppo, perfetta per “fare il tempo” in pista ma anche per divertirsi sui passi di montagna. Le sospensioni (regolabili) hanno una taratura di serie sportiva, ma adatta pure alle strade normali. Utile anche il piccolo cupolino che toglie un po’ d’aria dal petto del pilota.
Sportiva col manubrio alto
Azzeccata la posizione di guida caricata in avanti ma non troppo, perfetta per “fare il tempo” in pista ma anche per divertirsi sui passi di montagna. Le sospensioni (regolabili) hanno una taratura di serie sportiva, ma adatta pure alle strade normali. Utile anche il piccolo cupolino che toglie un po’ d’aria dal petto del pilota.
Come va
Su strada
Le doti della Factory si apprezzano soprattutto nei percorsi “guidati”, dove la posizione di guida leggermente caricata in avanti e il manubrio largo il giusto permettono di controllarla al meglio. La tenuta di strada è perfetta: colpiscono in particolare la rapidità e la precisione con cui imposta le curve e risponde ai comandi del pilota. Anche in velocità la Tuono risulta sempre stabile e prevedibile, telaio e sospensioni sono ben a punto e l’elettronica aiuta parecchio: in uscita di curva si può accelerare in sicurezza, grazie al controllo di trazione che vigila attento ed entra in funzione quando serve. Grazie alla diverse mappature del motore si può adattare l’erogazione ai vari percorsi: T (Track), S (Sport), R (Road) sono le tre opzioni a disposizione, selezionabili anche durante la marcia (basta chiudere un attimo il gas). La migliore su strada è la Road perché mantiene l’erogazione del 4 cilindri piena e fluida a tutti i regimi. La Track invece rende il motore più”spigoloso”, mentre la Sport è una via di mezzo tra le due. In tutte le mappature comunque il motore ai medi e bassi regimi ha una spinta piena ma non violenta, quindi sempre ben gestibile (da un pilota con la giusta esperienza), agli alti regimi invece si scatena e tira fuori un carattere da SBK che richiede parecchio “manico”.
In pista
Abbiamo portato la Tuono V4 Factory tra i cordoli del Cremona Circuit e non ci ha delusi. L’avantreno si è dimostrato più che mai preciso e rapido, perfettamente assecondato da sospensioni di ottima qualità. E in mappatura Track il motore spinge fuori dalle curve con cattiveria, “imbavagliato” solo quel che basta dall’elettronica. Ottima la frenata: le pinze monoblocco mordono forte i dischi e sono controllate dall’ABS perfettamente a punto. Ottimo anche il cambio elettronico: le marce entrano rapide una dietro l’altra, peccato solo che l’assistenza non funzioni anche in scalata.
In autostrada
La naked Aprilia non è certo una viaggiatrice. Rispetto alle versioni degli scorsi anni è un pochino più confortevole, ma il pilota resta esposto all’aria. Per avere un minimo di riparo bisogna accucciarsi dietro il piccolo cupolino piegando le braccia: ci si stanca in fretta. Se non altro, grazie al contralbero di equilibratura le vibrazioni sono ben contenute e i consumi, tutto sommato, non sono nemmeno eccessivi.
In città
La tuono V4 non ama il traffico, ha una “prima” molto lunga e bisogna tenere sempre un dito sulla frizione per gestire al meglio l’erogazione. Il motore da parte sua gira fluido e riprende senza strappi anche a bassa velocità. L’elettronica anche in questo caso aiuta parecchio: è bello sapere che ABS e controllo di trazione sono pronti ad intervenire in qualsiasi momenti, anche sul pavé si accelera senza paura. Le sospensioni però sono tarate sul rigido e mal sopportano buche e sanpietrini.
Le doti della Factory si apprezzano soprattutto nei percorsi “guidati”, dove la posizione di guida leggermente caricata in avanti e il manubrio largo il giusto permettono di controllarla al meglio. La tenuta di strada è perfetta: colpiscono in particolare la rapidità e la precisione con cui imposta le curve e risponde ai comandi del pilota. Anche in velocità la Tuono risulta sempre stabile e prevedibile, telaio e sospensioni sono ben a punto e l’elettronica aiuta parecchio: in uscita di curva si può accelerare in sicurezza, grazie al controllo di trazione che vigila attento ed entra in funzione quando serve. Grazie alla diverse mappature del motore si può adattare l’erogazione ai vari percorsi: T (Track), S (Sport), R (Road) sono le tre opzioni a disposizione, selezionabili anche durante la marcia (basta chiudere un attimo il gas). La migliore su strada è la Road perché mantiene l’erogazione del 4 cilindri piena e fluida a tutti i regimi. La Track invece rende il motore più”spigoloso”, mentre la Sport è una via di mezzo tra le due. In tutte le mappature comunque il motore ai medi e bassi regimi ha una spinta piena ma non violenta, quindi sempre ben gestibile (da un pilota con la giusta esperienza), agli alti regimi invece si scatena e tira fuori un carattere da SBK che richiede parecchio “manico”.
In pista
Abbiamo portato la Tuono V4 Factory tra i cordoli del Cremona Circuit e non ci ha delusi. L’avantreno si è dimostrato più che mai preciso e rapido, perfettamente assecondato da sospensioni di ottima qualità. E in mappatura Track il motore spinge fuori dalle curve con cattiveria, “imbavagliato” solo quel che basta dall’elettronica. Ottima la frenata: le pinze monoblocco mordono forte i dischi e sono controllate dall’ABS perfettamente a punto. Ottimo anche il cambio elettronico: le marce entrano rapide una dietro l’altra, peccato solo che l’assistenza non funzioni anche in scalata.
In autostrada
La naked Aprilia non è certo una viaggiatrice. Rispetto alle versioni degli scorsi anni è un pochino più confortevole, ma il pilota resta esposto all’aria. Per avere un minimo di riparo bisogna accucciarsi dietro il piccolo cupolino piegando le braccia: ci si stanca in fretta. Se non altro, grazie al contralbero di equilibratura le vibrazioni sono ben contenute e i consumi, tutto sommato, non sono nemmeno eccessivi.
In città
La tuono V4 non ama il traffico, ha una “prima” molto lunga e bisogna tenere sempre un dito sulla frizione per gestire al meglio l’erogazione. Il motore da parte sua gira fluido e riprende senza strappi anche a bassa velocità. L’elettronica anche in questo caso aiuta parecchio: è bello sapere che ABS e controllo di trazione sono pronti ad intervenire in qualsiasi momenti, anche sul pavé si accelera senza paura. Le sospensioni però sono tarate sul rigido e mal sopportano buche e sanpietrini.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 256,7 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 10,9 |
0-1000 metri | 19,8 |
0-100 km/h | 3,5 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 12,1 |
1000 metri | 21,4 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 159/118,6 |
Giri al minuto | 11.100 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 39,1 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 15,0 |
Extraurbano | 14,5 |
A 90 km/h | 18,2 |
A 120 km/h | 16,5 |
Al massimo | 9,6 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 303 |
Al massimo | 175 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi 4 cilindri |
Cilindrata (cm3) | 1077 |
Cambio | 6 marce |
Potenza CV(kW)/giri | 175 (129)/11000 |
Freno anteriore | doppio disco 320 mm |
Freno posteriore | disco da 220 mm |
Pneumatico anteriore | 120/70-17" |
Pneumatico posteriore | 200/55-17" |
Altezza sella (cm) | 83 |
Peso (kg) | 184 |
Capacità serbatoio (litri) | 18,5 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Consegna | immediata |
Aprilia Tuono V4 V4 Factory 2017
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