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Yamaha YZF R3, leggera e divertente

La nuova Yamaha R3 è una bella sportiva perfetta per i 18enni freschi di patente A2. Una moto facile, ma anche molto divertente: la piccola di Iwata è leggera e particolarmente efficace sui percorsi con molte curve. Anche in pista non è male. Il prezzo è buono e di serie c’è anche l’ABS  
Com’è
Le sportive con motore 300-400 quattro tempi piacciono sempre di più: sono facili da guidare e vanno bene anche per chi ha poca esperienza, costano il “giusto” e si possono usare tutti i giorni grazie a costi di gestione simili a quelli degli scooter di media cilindrata. Anche il mondo dello sport le tiene d'occhio: la FIM (cioè la federazione motociclistica internazionale) starebbe pensando a un campionato mondiale Supersport 300 (aperto in realtà anche alle mono fino a 400 cm3 come la KTM RC390) che potrebbe prendere il posto delle SuperStock 600, mentre già dal prossimo anno la FMI permetterà a queste moto di correre nella rinnovata categoria Sport Production. In questo segmento così vivace, Yamaha  arriva al momento giusto con la sua nuova YZF-R3, che completa la sua famiglia di sportive finora composta da R125, R6 e R1. La R3  ricorda da vicino proprio le sorelle maggiori: doppio faro anteriore separato e presa d’aria centrale, posteriore snello e affilato e scarico costo sotto la sella. La nuova R3 è già disponibile nella inconfondibile colorazione racing blu Yamaha oppure in nero, costa 5.390 euro e si può guidare già a 18 anni con la patente A2.

La tecnica è raffinata
Il motore ha una cilindrata di 321 cm3 ed è tutto nuovo, si tratta di un bicilindrico in linea quattro tempi con raffreddamento a liquido, distribuzione 4 valvole con doppio albero a camme in testa, capace di 42 CV a 10.750 giri/min e con coppia massima di 3 kgm a 9.000 giri. I cilindri, come quelli della R1 e della MT, sono in alluminio, il telaio in tibi d’acciaio con schema “a diamante” sfrutta il motore come parte portante. Anche il forcellone assimetrico è in acciaio stampato e su di esso lavora un ammortizzatore non regolabile, così come la forcella rovesciata che ha steli da 41 mm di diametro. Il peso in ordine di marcia è di 169 kg, l'interasse è 138 cm e la sella è a 78 cm da terra. L’impianto frenante ha di serie il sistema ABS e monta due freni a disco: da 298 mm all’anteriore con pinza ad attacco tradizionale e da 220 mm al posteriore. I cerchi a 10 razze sono in alluminio e calzano gomme “strette” che esaltano l’agilità (Michelin Super Pilot 110/70 anteriore e 140/70 posteriore).
La strumentazione è moderna, multifunzione, dotata di tutti gli indicatori utili nella guida, compreso quello della marcia inserita. Il serbatoio ha una capacità di ben 14 litri

Leggera ed efficace
Abbiamo testato la nuova R3 sulle bellissime strade intorno a Tarragona (Spagna) e sul circuito di Calafat. La moto è snella ma abbastanza ospitale: anche i piloti alti riescono ad accucciarsi dietro al cupolino, arretrando lungo la sella. La posizione di guida è sportiva ma non stanca in fretta: la R3 va bene anche per fare qualche gitarella domenicale senza impegno. Il motore ha un bel carattere, con un’erogazione fluida (più delle rivali monocilindriche): la spinta è sufficiente già intorno ai 3.000 giri e diventa più corposa intorno ai 5.000 giri. Il meglio però arriva dopo la soglia dei 7.000 giri, quando il bicilindrico della R3 comincia a “cantare” per bene. Su strada si apprezza la leggerezza: nelle manovre da fermo e in mezzo al traffico non si fatica. Ma è sulle strade “aperte” che ci si diverte di più: l'assetto è abbastanza morbido, ma la R3 nella guida sportiva non delude, garantendo stabilità e precisione delle traiettorie nei tratti misti. La moto è ben bilanciata (50% e 50% tra anteriore e posteriore), si inserisce in curva rapida e sicura e anche in frenata non si rilevano problemi. L'azione dei due dischi è adeguata alle prestazioni, anche se vanno azionati con decisione per ottenere il meglio; OK anche la taratura dell’ABS.



In pista se la cava bene
Il circuito di Calafat è un bel tracciato, adatto a una piccola sportiva cone la R3, qui si riesce a sfruttare per bene le doti ciclistiche della nuova Yamaha che, nonostante la taratura delle sospensioni un po’ morbida, passa rapida da una curva all’altra, solo la forcella alla fine risulta un poco cedevole e il mono difficilmente va in crisi. Stesso giudizio per le gomme Michelin Pilot Street che, essendo pensate per uso stradale, seppur sportivo, mostrano qualche limite forzando il passo in pista, ma questo è normale. Il potenziale sportivo della R3 è tutto da esplorare, ma vedremo presto quanto vale: la prima R3 in allestimento "sperimentale" Sport Production 2016 debutterà alla tappa di Imola del CIV, in programma il 18 e 19 luglio.  
 

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore bicilindrico 4 tempi
Cilindrata (cm3) 321
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a inizione
Cambio a 6 marce
Potenza CV (kW)/giri 47,2 (30,9)/10.750
Freno anteriore a disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 78
Interasse (cm) 138
Lunghezza (cm) 209
Peso (kg) 169
Pneumatico anteriore 110/70-17"
Pneumatico posteriore 140/70-17"
Capacità serbatoio (litri) 14
Riserva litri 2,4

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Yamaha YZF R3 2015

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