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Yamaha X-MAX 250 ABS, confortevole e sportivo

Aggressivo e grintoso, l’X-Max 250 tiene bene la strada e permette anche di divertirsi sui percorsi con molte curve. In città è agile e facile da guidare, le sospensioni però sono rigide mentre il parabrezza protegge bene. Molto buona la frenata con ABS, soddisfacente la capacità di carico
Come è fatto
Il nuovo Yamaha Xmax 250 ha un frontale aggressivo con la coda affusolata che sottolinea la parentela con il Tmax 530. In sella si apprezza il ponte di comando, “full LCD”, con due schermi digitali ricchi di informazioni, selezionabili con un pulsante posto sul blocchetto destro dei comandi al manubrio. I cerchi in alluminio hanno eleganti razze sottili, mentre rimangono invariate le dimensioni delle ruote, da 15” all’anteriore e da 14” al posteriore. Grazie ai cerchi e al telaio alleggerito il peso dell’X-Max 250 scende di 2 kg (4 kg per il 125), per un peso complessivo di 178 kg a secco (169 per il 125). Migliorato anche il comfort di marcia grazie al parabrezza più alto di 5 cm, ai deflettori per le mani e alla nuova sella anatomica con il supporto lombare per il pilota, spaziosa e ben imbottita. Aumenta anche la capienza del sottosella, che ora può contenere due caschi integrali, mentre per i piccoli oggetti ci sono due vani nel retroscudo con la serratura. Tanti gli accessori ufficiali per i due scooter di Yamaha, alcuni compresi nei due “pacchetti” disponibili fin da ora: lo Sport (con parabrezza sportivo, portatarga e pedane in alluminio, da 240 euro) e il Touring (con parabrezza alto, portapacchi e baule da 39/50 litri in tinta con la carrozzeria, da 468 euro). Solo colori “classici” per gli X-Max 125 e 250, proposti in nero, bianco o antracite. Invariato il prezzo del 125: 4.190 euro, che salgono a 4.590 per la versione ABS, mentre quello del 250 scende di ben 300 euro, con un prezzo fissato a 4.590 euro che diventano 4.990 per la versione dotata di ABS.

Come va
L’Xmax 250 è un “cittadino” che si è però rivelato sportivo, non solo nella linea. Stretto e leggero, nel traffico si muove disinvolto, il monocilindrico a iniezione raffreddato a liquido eroga i suoi 20,4 CV (dichiarati) in maniera lineare, lo spunto è deciso e la trasmissione automatica non ha incertezze. Uscendo dalla città si apprezzano invece le doti dinamiche dell’Xmax: tra le curve diverte, scende in piega rapido, sostenuto da sospensioni a punto, un po’ rigide sullo sconnesso ma che rendono il “medio” di Yamaha stabile nella guida sportiva tanto che nonostante una buona “luce a terra” non è difficile arrivare a strisciare le estremità del cavalletto sull’asfalto. La seduta è comoda ma la sella è larga e alta, chi è sul poco sopra il metro e settanta deve spostarsi verso la punta per appoggiare comodamente i piedi a terra. Il comfort di marcia è comunque soddisfacente: il parabrezza protegge bene il pilota, che ha a disposizione spazio a sufficienza per le gambe e sulla pedana dove, nonostante il tunnel centrale, i piedi hanno libertà di avanzare o arretrare. Bene la frenata: i due dischi dell’impianto sono ben dimensionati a peso e prestazioni e l’ABS è a punto.           

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore monocilindrico 4 tempi
Cilindrata (cm3) 249
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio automatico
Potenza CV (kW)/giri 20 (15)/7500
Freno anteriore a disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 78,5
Interasse (cm) 154,5
Lunghezza (cm) 216
Peso (kg) 178
Pneumatico anteriore 120/70 - 15"
Pneumatico posteriore 140/70 - 14"
Capacità serbatoio (litri) 13,2
Riserva litri nd
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Yamaha Xmax 250 2014

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pigi55
Ven, 04/25/2014 - 02:38
ma che uno scooter 250 costa quasi come una moto o come una utilitaria non vi lascia perplessi? come è possibile che un motorino, termine riduttivo ma che rende l'idea (ammasso di plastiche con un motore le cui spese di sviluppo sono state già ampiamente amortizzate) costi quasi come una i10, Mii, Up, 108... ecc ecc? mi sembra si stia esagerando.. e poi ci si stupisce che le concessionarie chiudono e che il mercato sia in crisi... se si vende un prodotto che al massimo costa 1.500 euro a 5000 euro in un momento di crisi delle famiglie enorme, lucrando sul fatto che le persone utilizzano il motorino per economizzare (costi di gestione estremamente minori rispetto ad una vettura anche micragnosa), è chiaro che poi la gente va in bicicletta. La cosa che mi dispiace è che poi chiudono solo i concessionari (italiani) mentre la Yamaka continua a fare affari d'oro ... (ora si parla di yamaka... ma le alre marche non sono da meno)...