Triumph Street Twin 2019: più ricca e potente
Per il 2019 la versione di accesso delle Triumph "classiche" offre migliori prestazioni, più comfort e maggiore sicurezza. Il motore guadagna 10 CV, la dotazione elettronica è praticamente la stessa delle 1200 e si notano tanti miglioramenti nelle dotazioni e nelle finiture. Il prezzo rimane praticamente lo stesso
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€ 8.950
Foto e immagini
Con 17.500 unità vendute a poco più di due anni dal lancio, la Street Twin era già la versione di maggiore successo (nonché la più abbordabile economicamente) della famiglia Modern Classic di Triumph. La Street Twin my 2019 diventa ancora più interessante e attraente perché offre migliori prestazioni, una dotazione tecnica arricchita e una maggior cura costruttiva. Partiamo dal bicilindrico Bonneville High Torque di 900 cm3 che guadagna 10 CV e 500 giri motore in più (7.500 contro i precedenti 7.000) grazie ad un alleggerimento di albero motore, contralberi e frizione. Il bicilindrico 900 può ora contare anche su due mappe motore (Road e Rain, come il fratello maggiore 1200) che vanno ad arricchire il pacchetto elettronico che comprende ABS e controllo di trazione (entrambi disinseribili) e il comando del gas "ride by wire". Rimane immutato il telaio a culla in acciaio, ma la forcella Kayaba con steli da 41 mm lavora meglio, grazie a nuove cartucce interne, mentre l’impianto frenante anteriore guadagna una pinza Brembo a quattro pistoncini che va a “mordere” il disco singolo flottante da 310 mm di diametro. Apprezzabile il fatto che questi miglioramenti non vanno a incidere sul prezzo di listino che rimane praticamente immutato: 8.950 euro franco concessionario.
Il cruscotto è racchiuso in un unico strumento, la sella è ben imbottita e bassa (76 cm da terra)
Sempre bella, ma meglio rifinita
Essenziale ed elegante, la Street Twin esteticamente non cambia, ma si nota un evidente miglioramento nella cura costruttiva: basta osservare i loghi (rinnovati nella grafica), le verniciature al limite della perfezione, pedane, supporti faro e terminali di scarico dall’aria “artigianale”, i cerchi in lega a razze sdoppiate ridisegnati fino ad arrivare alle teste “alettate” dei cilindri, impreziosite dai coperchi della distribuzione in magnesio. Azzeccata la nuova sella, più comoda e meglio imbottita: la seduta ora è a 76 cm (contro i 75 del modello precedente), un'altezza che permette di mettere facilmente i piedi a terra anche ai piloti di corporatura minuta. Disponibile in tre colori (rosso, nero e grigio opaco), la Street Twin ora vanta anche un catalogo di accessori più due kit di personalizzazione “ufficiali” firmati direttamente dalla casa: lo sportivo Cafè Kustom sfoggia terminali di scarico Vance & Hines, ammortizzatori Fox con serbatoio separato, kit di rimozione del parafango posteriore e frecce a led; l'elegante Urban Ride invece offre la sella in pelle marrone trapuntata, la borsa laterale in cotone cerato, frecce a Led e kit paracoppa nero.
Come va: sempre facile, ma più pronta
I benefici della maggior potenza si sentono fin dai primi metri in sella alla Street Twin my 2019. Il bicilindrico ora sale deciso di giri e mantiene una spinta vigorosa anche ai medi regimi: tra le curve la "piccola" Triumph può dare grosse soddisfazioni, anche nelle mani di piloti esperti. Migliora anche l’allungo, ma non aspettatevi miracoli: i 7.500 giri/minuto raggiungibili ora sono un regime al quale il bicilindrico 900 High torque non ama viaggiare, nonostante la quasi totale assenza di vibrazioni. Meglio sfruttare la spinta ai medi regimi, anch'essa più vigorosa in questa nuova versione.
Guida "dolce" per andare veloci
La ciclistica equilibrata e l'assetto non troppo rigido prediligono la guida “rotonda”, con inserimenti in traiettoria graduali e mai troppo decisi, assorbendo bene buche e avvallamenti. In realtà le sospensioni sopportano anche la guida “allegra” nel misto, dove la Street Twin si dimostra abbastanza precisa in percorrenza e discretamente agile nei cambi di direzione, con il controllo di trazione sempre pronto a intervenire ma davvero poco invasivo. La Street vanta ora anche due mappature motore come la T120, una opportunità rara tra le “classiche” e sicuramente apprezzabile, soprattutto sul bagnato: selezionando la mappa Rain il bicilindrico non perde vigore ma offre un’erogazione della potenza più “dolce”, rendendo la Street più sicura sui fondi viscidi con poca aderenza dove gli pneumatici di primo equipaggiamento (Pirelli Phantom) hanno mostrato di non trovarsi a proprio agio. Bene la frenata, sempre all’altezza della situazione e con un ABS difficilmente avvertibile nell’intervento. Ok anche il cambio, preciso e rapido negli innesti che si fanno però più “ruvidi” se lo si utilizza con poco riguardo.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | bicilindrico 4T |
Cilindrata (cm3) | 900 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 65 CV (48 kW)/7.500 |
Freno anteriore | a disco da 310 mm |
Freno posteriore | a disco da 255 mm |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 76 |
Interasse (cm) | nd |
Lunghezza (cm) | 209 |
Peso (kg) | 198 |
Pneumatico anteriore | 100/90-18" |
Pneumatico posteriore | 150/70-17" |
Capacità serbatoio (litri) | 12 |
Riserva litri | nd |
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