Morbidelli SC 300, maneggevole e ben dotato

Il marchio Morbidelli fa parte del gruppo cinese Keeway Motor e offre un'ampia gamma di modelli, da poco ha deciso di entrare anche nel mercato degli scooter e tra quelli più interessanti c'è senza dubbio questo SC300, un midi compatto con una ricca dotazione.

Ha tutto ciò che serve

Di serie offre i fari full LED, la presa USB nel retroscudo, i comandi al manubrio retroilluminati, le manopole riscaldabili, il cruscotto che si connette al cellulare, l’accensione con telecomando keyless, il controllo di trazione e anche quello della pressione delle gomme. Il motore è un classico monocilindrico 4 valvole con raffreddamento a liquido da 26 CV e 24,5 Nm di coppia. La ciclistica prevede una forcella KYB tradizionale e una coppia di ammortizzatori con serbatoio separato, regolabili nel precarico della molla su sette posizioni.

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Il cruscotto sfrutta uno schermo TFT a colori da 5 pollici che si connette via bluetooth al cellulare. Le indicazioni si leggono abbastanza bene

Dischi a margherita

L’impianto frenante J.Juan sfoggia due dischi con profilo a margherita, da 240 mm all’anteriore e da 220 mm al posteriore, controllati dall’ABS (obbligatorio per legge). Da segnalare le leve al manubrio regolabili nella distanza dalle manopole. Il prezzo appena sotto i 4.000 euro è concorrenziale (pari a quello di uno scooter 150 “premium”) e le finiture nel complesso sono di discreto livello. Qualche plastica, in particolare nel retroscudo, è economica, ma a conti fatti non ci si può lamentare. L’SC esiste anche in versione 125 da patente B: costa 2.990 euro.

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Il vano è regolare, ma non molto largo, comunque sufficiente per un integrale, ma non c’è spazio per altri oggetti

Come va

La posizione di guida rialzata permette di avere tutto sotto controllo, la sella è comoda e il manubrio alla giusta distanza. Buono anche lo spazio per le gambe, un po’ meno quello per i piedi che devono fare i conti con un tunnel centrale piuttosto ingombrante. In movimento l’SC300 è agile e ben bilanciato, si infila rapido tra le auto e “gira” in un fazzoletto. Le sospensioni invece hanno una taratura piuttosto rigida che fa saltare un po’ sul pavé, ma garantisce un assetto neutro quando si guida sportivamente. Il motore è brillante, ottimo nello spunto da fermo e rapido anche in ripresa. Così così la protezione dall’aria: lo scudo è stretto e il parabrezza basso toglie solo un po’ di pressione dal petto del pilota. I freni sono potenti, ma i comandi vanno azionati con decisione. 
 

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