FB Mondial Piega 452, la piccola hypernaked
Concepita e disegnata in Italia, sfoggia dettagli unici nella sua categoria: forcellone monobraccio, scarico rialzato e impianto freni da sBK. Ecco le nostre impressioni di guida
Foto e immagini
Questa naked ha un nome che i lettori “diversamente giovani” ricorderanno certamente: si chiamava Piega la moto della rinascita del marchio Mondial nel 1999, una superbike raffinata e visionaria che suscitò grande entusiasmo tra gli appassionati. Anche questa Piega 452 è un modello importante per la “nuova Mondial” creata dalla lombarda Pelpi International su licenza della famiglia Boselli (i fondatori dell’azienda e tuttora proprietari del marchio).
Lo stile è molto personale, aggressivo e compatto: le linee spigolose che integrano la meccanica sono opera di Rodolfo Frascoli, il designer italiano autore di alcune tra le moto più belle degli ultimi 30 anni.
Lo stile è frutto della matita di Rodolfo Frascoli
Design italiano
La Piega non passa inosservata: design aggressivo, doppio faro verticale all'anteriore e assenza (totale) del faro posteriore che rende pulitissimo il codino. Le funzioni di "posizione", "frecce" e "stop" sono fornite dagli indicatori di direzione a led, collocati sopra alla targa sostenuta da un supporto laterale.
Lo scarico sdoppiato e rialzato è una delle caratteristiche esclusive della Piega
Motore "collaudato", scarico dedicato
Il propulsore è realizzato da CFmoto, si tratta di un bicilindrico parallelo frontemarcia da 449,5 cm3 dotato di manovellismo a 270°, raffreddato a liquido e distribuzione 4 valvole con doppio albero a camme in testa. Eroga una potenza di 46,5 cv (34,2 kW) a 10.000 giri, con una coppia di 39,1 Nm a 6.500 giri. Ci sono inoltre due contralberi per smorzare le vibrazioni, che confermiamo essere limitate. La frizione è invece antisaltellamento, abbinata a un cambio a 6 marce. Esclusivo l’impianto di scarico con doppio tromboncino conico, realizzato in acciaio inox e portato davvero ai limiti in termini di Db consentiti dalla legge.
Ciclistica di qualità, interasse record
Un'altra particolarità della Piega 452 è al retrotreno: dove troviamo un forcellone monobraccio in alluminio con un mono che agisce su leveraggi progressivi. All'anteriore invece c'è una forcella upside-down da 41 mm di diametro ed una corsa di 120 mm. Una menzione sicuramente d'onore va alla gommatura, dove Mondial non ha lesinato, ricorrendo a pneumatici Pirelli Angel GT da 120/70-R17 all’avantreno e 160/60-R17 al retrotreno.
L'impianto frenante invece vede al lavoro un disco da 320 mm con pinza radiale Brembo a 4 pistoncini, sui quali "spinge" una pompa radiale. Al posteriore c'è un disco da 240 mm, con pinza flottante a 2 pistoni. Da segnalare l’interasse di soli 1.355 mm, che, unito a un peso di 165 Kg (a secco), promette una maneggevolezza da riferimento.
La Piega è l'unica nella sua categoria ad avere il forcellone monobraccio
Elettronica adeguata
Il cruscotto è composto da un'unità TFT da 5” a colori, con modalità chiara/scura automatica, ben leggibile anche con il sole a picco. Offre le principali informazioni (temperatura acqua, livello benzina, contagiri, velocità, orologio ecc)... oltre alla pressione degli pneumatici. Tramite il comando sul blocchetto sinistro è possibile selezionare invece i due riding mode: PIEGA e RACE. Il primo mantiene attivi ABS e Traction Control, mentre il secondo disabilita entrambi. Presenti anche le funzioni di connettività smartphone e screen mirroring.
Come va
La Mondial Piega 452 è compatta e chi supera i 185 cm di altezza si trova un po' rannicchiato. La posizione di guida è sportiva e invita a caricare l'avantreno. Le sospensioni non sono troppo rigide nella prima parte di affondamento e riescono a filtrare adeguatamente le buche. Anche la frenata è a punto, garantisce spazi di arresto ridotti, rimanendo sempre modulabile; un po' invasivo l'intervento dell'ABS al posteriore, in caso di frenate "forti" che portano a caricare l'avantreno.
Erogazione costante
Il motore ha una buona progressione già dai bassi regimi, sale costante ma senza particolare esplosività, il sound invece è appagante. Il cambio a sei marce ha un leva morbida e l'innesto è preciso, ma solo se assecondato con un minimo di garbo, senza "pestare" troppo. Morbida la frizione, mai stancante: l'avremmo però preferita con una maggiore modulabilità e con un punto di stacco meno risicato (va precisato però che la moto in prova era una pre-serie usata per test ride e dimostrazioni, dunque alcuni aspetti dovrebbero migliorare). In movimento è piacevolissima da guidare soprattutto nel misto, grazie alla sua maneggevolezza che la rende facile per chi comincia ma divertente anche per i piloti esperti.
Carta d'identità
Motore | Bicilindrico frontemarcia |
Cilindrata (cm3) | 449,5 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 rapport |
Potenza CV (kW)/giri | 46,5 (34,5)/10.000 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | n.d. |
Altezza sella (cm) | |
Interasse (cm) | 135,5 |
Lunghezza (cm) | 196,5 |
Peso (kg) | 165 (a secco) |
Pneumatico anteriore | 120/70 R17 |
Pneumatico posteriore | 160/60 R17 |
Capacità serbatoio (litri) | 10 |
Riserva litri | n.d. |
Mondial Piega
Condividi il tuo giudizio! Clicca sulle moto qui sopra per valutare questa moto.