Cresce la cilindrata, scendono i consumi
Il PCX cresce di cilindrata e sfoggia un nuovo motore: Honda promette 44 chilometri con un litro, senza sacrificare le prestazioni. Su strada lo scooter giapponese è agile e scattante. Poco lo spazio per i piedi sulla pedana, sicura la frenata
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€ 2.410
Foto e immagini
Obiettivo: ridurre i consumi
A due anni dal debutto del 125, che nel 2011 è stato il mezzo a due ruote più venduto in Europa (con oltre 23.000 pezzi ), Honda presenta la versione “autostradale” del PCX. Il PCX 150 monta un motore cresciuto a 153 cm3 con 13,6 CV, ottimizzato per ridurre ulteriormente i consumi: rispetto al 125 sono cambiati parecchi pezzi, in particolare è stato rivisto il cilindri mentre il pistone è più leggero. Il propulsore ha migliorato l'efficienza permettendo di usare una ventola di raffreddamento del motore più piccola. I risultati si vedono, secondo Honda, dal benzinaio: il PCX 150 può percorrere oltre 44 km con un litro di benzina nel ciclo misto (un percorso che comprende città, strade extraurbane e autostrade) e, grazie al serbatoio da 5,9 litri, ha un’autonomia di oltre 260 km.
Per contenere ulteriormente i consumi anche sul 150, come sul 125, c'è il sistema Start & Stop disinseribile: quando ci si ferma per più di 3 secondi, lo scooter si spegne automaticamente, ma basta girare la manopola del gas per ripartire all'istante.
Per contenere ulteriormente i consumi anche sul 150, come sul 125, c'è il sistema Start & Stop disinseribile: quando ci si ferma per più di 3 secondi, lo scooter si spegne automaticamente, ma basta girare la manopola del gas per ripartire all'istante.
Costruito bene
Il PCX 150 è identico al 125, ossia compatto con plastiche e assemblaggi curati, il manubrio è da naked mentre il cruscotto ben leggibile, manca però l’orologio. Lo spazio sulla sella è buono per il pilota mentre risulta un po' sacrificato per il passeggero mentre la pedana, occupata dal serbatoio della benzina, lascia poco posto per i piedi, che non si possono neanche spostare in avanti per distendere le gambe. Il cupolino praticamente inesistente ripara poco e costringe a montare un parabrezza alto (optional da 164 euro). Lo spazio di carico è limitato al sottosella che può contenere un casco integrale e a un piccolo portaoggetti dietro allo scudo, ma si può montare un bauletto (Honda ne propone uno nero opaco da 26 lt) sfruttando il portapacchi posteriore di serie.
Anche ciclistica e freni sono gli stessi del fratello minore: ruote da 14 pollici e frenata combinata che agisce sul disco anteriore e sul tamburo posteriore. Il prezzo cresce di poco rispetto al 125: il PCX 150 infatti costa 2.410 euro ed è già disponibile dai concessionari.
Anche ciclistica e freni sono gli stessi del fratello minore: ruote da 14 pollici e frenata combinata che agisce sul disco anteriore e sul tamburo posteriore. Il prezzo cresce di poco rispetto al 125: il PCX 150 infatti costa 2.410 euro ed è già disponibile dai concessionari.
Scattante e agile
Lo scooter si mette in moto silenzioso, appena si accelera si avverte lo scatto più deciso rispetto al 125. Il suo terreno ideale rimane la città: si manovra bene grazie a un raggio di sterzo inferiore ai 2 metri che permette di fare inversione in un fazzoletto.
Il PCX è agile e preciso nelle traiettorie, merito di una corretta distribuzione dei pesi, ottenuta montando il serbatoio nel tunnel centrale (però toglie un bel po’ di spazio sulla pedana).
Il PCX è agile e preciso nelle traiettorie, merito di una corretta distribuzione dei pesi, ottenuta montando il serbatoio nel tunnel centrale (però toglie un bel po’ di spazio sulla pedana).
A prova di sampietrini
Le sospensioni, ben sollecitate nel test effettuato sulle strade di Roma, lavorano più che discretamente anche se il posteriore è risultato un po' rigido; buona la frenata nonostante la presenza del tamburo sulla ruota posteriore, di serie c'è il sistema combinato che ripartisce automaticamente l'azione su entrambe le ruote, garantendo così buoni spazi d'arresto.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | monocilindrico 4T |
Cilindrata (cm3) | 153 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | automatico |
Potenza CV (kW)/giri | 13,6(10)/8500 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a tamburo |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 76 |
Interasse (cm) | 131,5 |
Lunghezza (cm) | 191,5 |
Peso (kg) | 129 |
Pneumatico anteriore | 90/90 - 14" |
Pneumatico posteriore | 100/90 - 14" |
Capacità serbatoio (litri) | 5,9 |
Riserva litri | nd |
Honda PCX 150 2011
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Veramente bello, tecnologico e ben rifinito come scooter economico considerato il prezzo di vendita, ma mi chiedo e mi rivolgo a Honda, perchè usare un freno a tamburo dietro al posto di uno a disco che non dovrebbe far lievitare di chi sa quanto il prezzo di vendita? Ma soprattutto visti i consumi ridotti, a quando una versione 300 (279cc) adatto anche ad autostrade e tangenziali? Comunque complimenti davvero a Honda in tempi di crisi sono idee come queste a risultare veramente utili e vincenti specie se come risultato danno un prodotto così curato, ben rifinito, utile e bello da vedere!!!
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Esatto ... una Stronzata Non aver Messo il Freno a Disco Posteriore .... Ne Valeva la Pena Aumentare il Prezzo !!! E anche un bel 250 cc Avrebbe fatto Furori in Italia Visto che Ormai NON CE NE SONO PIU' ... ma anche Aumentare la Cilindrata a 175 - 200 cc Sarebbe una Cosa Molto Apprezzata !!!!!!!!
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