La purosangue più abbordabile
La nuova 848 Evo Corse è l’ideale per chi vuole divertirsi in pista con una “vera” Ducati senza l’impegno delle grosse Superbike. Di serie offre il controllo di trazione DTC e il cambio elettronico DQS. Al posteriore c’è un mono Öhlins e il diametro dei dischi dell’impianto frenante anteriore sale a 330 mm. Prezzo interessante
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€ 15.690
Foto e immagini
Se non fosse per la bella colorazione tricolore, questa sembrerebbe una “normale” 848. In realtà la Evo Corse offre una dotazione tecnica di serie analoga alla vecchia 1198 SP, compresi il controllo di trazione DTC regolabile su otto livelli d’intervento e il cambio elettronico DQS che permette di cambiare le marce senza usare la frizione e a “gas aperto”. Due sistemi che rendono efficacissima la piccola Ducati: in circuiti con molte curve si batte alla pari con concorrenti molto più potenti.
Il motore è il solito bicilindrico “Testastretta” di 849 cm3, con i coperchi delle teste in magnesio. Non cambia il classico telaio a traliccio in tubi di acciaio. Novità invece per la sospensione posteriore che vanta un monoammortizzatore Öhlins regolabile come la forcella Showa con steli di 43 mm. Anche l’impianto frenante Brembo può contare ora su pinze “monoblocco” e dischi di maggior diametro, 330 mm. La Evo Corse costa 15.690 euro: una cifra tutto sommato corretta, considerate le doti.
La posizione di guida è da sportiva, caricata sui polsi, ma lo spazio a bordo è sufficiente per piloti di ogni taglia. Il bicilindrico della 848 spinge forte sin dai bassi regimi, poi l’erogazione è lineare e progressiva fino al limitatore. Peso ridotto, ciclistica e sospensioni a punto (con una taratura che favorisce la guida sportiva) rendono la Evo agilissima in curva, fulminea nello scendere in piega ma sempre ben piantata e sicura, grazie al controllo di trazione e alla frizione antisaltellamento. Solo in pista si apprezza invece il cambio elettronico che permette di inserire le marce senza dover chiudere il comando del gas. Potente la frenata grazie alle nuove pinze “monoblocco” e ai dischi cresciuti a ben 330 mm di diametro.
Il motore è il solito bicilindrico “Testastretta” di 849 cm3, con i coperchi delle teste in magnesio. Non cambia il classico telaio a traliccio in tubi di acciaio. Novità invece per la sospensione posteriore che vanta un monoammortizzatore Öhlins regolabile come la forcella Showa con steli di 43 mm. Anche l’impianto frenante Brembo può contare ora su pinze “monoblocco” e dischi di maggior diametro, 330 mm. La Evo Corse costa 15.690 euro: una cifra tutto sommato corretta, considerate le doti.
Come va
La posizione di guida è da sportiva, caricata sui polsi, ma lo spazio a bordo è sufficiente per piloti di ogni taglia. Il bicilindrico della 848 spinge forte sin dai bassi regimi, poi l’erogazione è lineare e progressiva fino al limitatore. Peso ridotto, ciclistica e sospensioni a punto (con una taratura che favorisce la guida sportiva) rendono la Evo agilissima in curva, fulminea nello scendere in piega ma sempre ben piantata e sicura, grazie al controllo di trazione e alla frizione antisaltellamento. Solo in pista si apprezza invece il cambio elettronico che permette di inserire le marce senza dover chiudere il comando del gas. Potente la frenata grazie alle nuove pinze “monoblocco” e ai dischi cresciuti a ben 330 mm di diametro. Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | bicilindrico 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 849,4 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 140(103)/10500 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 83 |
Interasse (cm) | 143 |
Lunghezza (cm) | 210 |
Peso (kg) | 168 |
Pneumatico anteriore | 120/70 - 17" |
Pneumatico posteriore | 180/55 - 17" |
Capacità serbatoio (litri) | 15,5 |
Riserva litri | nd |
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Ducati al posto di buttare una valanga di soldi in piloti che poi si rivelano non all'altezza sarebbe meglio che puntasse un po' piu sull'affidabilità e non solo puntare sull'estetica delle proprie moto come del resto tutte le moto italiane
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