Beta Alp X, l'altra faccia della scrambler
La nuova proposta della toscana Betamotor è agile e leggera, ottima nel traffico ma anche sullo sterrato. Ben costruita, monta componenti di qualità. Prezzo corretto
Foto e immagini
Nasce dal tassello
Sono tante le moto che le case definiscono “scrambler”, cioè buone per l’asfalto come per il fuoristrada leggero. Poi però, alla prova dei fatti, si scopre che molte sono già in difficoltà sulle strada bianche. Ci sono ovviamente anche le eccezioni: come la Alp X, sorella “urbana” della rinnovata Alp 4.0 (qui le sue prestazioni) ed efficace anche in fuoristrada. Non è un caso: la Alp X arriva da un’azienda specializzata in moto da offroad “vero”, la toscana Betamotor (per gli amici Beta). La Alp X monta pneumatici semitassellati, adatti anche all’uso stradale, e ruote a raggi da 19 anteriore e 17 posteriore. A livello di ciclistica troviamo un telaio in tubi in acciaio, sospensioni tradizionali a lunga escursione (185 mm e 195 mm) e freni a disco da 290 mm all’anteriore e 220 mm al posteriore. L’ABS è Bosch a due canali, disinseribile sulla ruota posteriore quando si inserisce la mappa motore Offroad tramite un pulsante sul blocchetto elettrico sinistro.
Nel display del cruscotto sono bene in vista il contagiri, l’indicatore della marcia inserita, il tachimetro e in basso l’indicazione della mappa inserita e le info di viaggio
Cuore grintoso
La Alp X è una scrambler particolare anche nelle linee. Niente stile retrò, ma linee moderne, componenti raffinate e il motore raffreddato a liquido bene in vista: un monocilindrico sviluppato insieme a Betamotor dalla cinese Tayo Motorcycles, proprietaria anche di Zontes (che Beta distribuisce in Italia), con una cilindrata di 348 cm³, distribuzione bialbero in testa e cambio a sei marce. La potenza dichiarata è di 35 CV a 9.500 giri: non tanti in assoluto, ma più che abbastanza per divertirsi con una moto che pesa solo 140 kg a secco. Due le mappature motore, Road e Offroad, che vanno a modificare - di poco - la risposta al gas così da adattarsi al percorso affrontato.
Il terminale in stile stradale è piuttosto basso, compatto e “discreto”. La targa e le frecce sono montati a sbalzo sulla ruota posteriore
Come va
Montando in sella alla Alp X si scopre una moto compatta, con il manubrio vicino al busto e i fianchi stretti che permettono anche ai meno alti di toccare terra facilmente. Lo spazio per il passeggero però è scarso. Leggerissima, in manovra si muove in un fazzoletto senza sforzo, mentre gli pneumatici semitassellati non rappresentano un limite su asfalto (anche bagnato), dove offrono un comportamento rotondo e intuitivo. Convincono anche su strade bianche e sterrati, scaricando dolcemente a terra la potenza. Il motore risponde pronto al richiamo del gas, è brillante su tutto l’arco di erogazione e vibra poco. Poca la differenza tra le due mappe: Road per la strada, Offroad per la terra (che permette di disinserire l’ABS). Le sospensioni sono morbide ma offrono un buon supporto. In più, la loro lunga escursione filtra bene le buche. La frenata è poco aggressiva e modulabile, la si (apprezza) sullo sterrato.
Carta d'identità
Motore | monocilindrico 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 348 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 35(25,7)/9500 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Altezza sella (cm) | 85,5 |
Interasse (cm) | 144 |
Lunghezza (cm) | 220 |
Peso (kg) | 142 |
Pneumatico anteriore | 100/90 - 19" |
Pneumatico posteriore | 140/80 - 17" |
Capacità serbatoio (litri) | 11 |
Riserva litri | 2,3 |
Betamotor Alp X 2024
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