Vespa Primavera, maneggevole e ben fatta

Si chiama Primavera come uno dei modelli più riusciti nella storia della Vespa e ripropone addirittura molti dettagli dell’antenata degli anni 70 (complimenti ai designer Piaggio) ma con uno stile moderno che richiama in alcuni aspetti la lussuosa 946. Nata come erede della LX, la nuova Primavera ha una scocca più robusta e rigida (ma il peso totale rimane contenuto), mentre le linee semplici e “pulite” sfoggiano una coda appuntita come le prime Vespa. Più lunga e spaziosa rispetto alla LX, ha un interasse maggiore (6 cm) che migliora l’abitabilità e la stabilità, insieme alle ruote da 11” e alla nuova sospensione anteriore.
La nuova Vespa è costruita con cura e rifinita bene: lo si vede in ogni dettaglio, dai blocchetti sul manubrio circondati da cornici in metallo al nuovo cruscotto misto analogico-digitale, ai fari (con il posteriore a led). Nella meccanica ritroviamo il motore 3 valvole che equipaggia i recenti scooter 125 del gruppo Piaggio, noto per le prestazioni brillanti e per i bassi consumi (se non si alza troppo il ritmo). L’impianto freni convince solo a metà: buona la resa del disco anteriore, ma dietro c’è ancora un tamburo (poco modulabile) e non c’è la possibilità di avere l’ABS, almeno per ora. Il prezzo è elevato, ma come le altre Vespa anche la Primavera è destinata a mantenere il valore nel tempo.

Su strada
Fin dai primi metri si apprezza l’elevata stabilità (sembra quasi di essere a bordo di una GTS) e la precisione nella guida. La ruota posteriore da 11 pollici, le sospensioni a punto e il motore bello “pronto” rendono la guida divertente e sicura, anche a tutto gas. Solo nei curvoni presi a velocità sostenuta lo scooter tende ad allargare un poco la traiettoria. Grazie al motore 3V la Primavera è brillante (ma non è una “bruciasemafori”) e beve poco, a patto di non spalancare sempre il gas. Ottima l’abitabilità per piloti di tutte le taglie: la sella è bassa e spaziosa (solo un po’ dura), lo scudo scavato lascia spazio alle gambe. 

In città
Estremamente maneggevole come tutte le Vespa di taglia piccola, la nuova Primavera è perfetta per la citta, anche perché si rivela inaspettatamente spaziosa e confortevole per viaggiare in due o per trasportare oggetti sulla pedana. Le sospensione digeriscono bene anche i fondi più rovinati e il bilanciamento dello scooter è azzeccato. Buona la frenata ma solo a metà: il disco anteriore va bene, mentre il tamburo posteriore (pur essendo aumentato di dimensione rispetto alla LX) ha un’azione troppo “secca” e tende a bloccare la ruota. In ogni caso la mancanza dell’ABS (anche optional) è un po’ grave.