Triumph Tiger 900 GT Pro: grande senza esagerare
Confortevole e accessoriatissima, la 900 inglese ha carattere ed è persino più godibile della sorella di cilindrata superiore. L'elettronica è molto raffinata, ma il prezzo non è proprio abbordabile
Pregi
Il carattere del motore tre cilindri, la qualità generale, la dotazione elettronica completissima
Difetti
Le borse laterali non comprese nel prezzo, il parabrezza un po’ stretto, il prezzo altino
Foto e immagini
In sintesi
La Tiger 900 GT Pro è stata a lungo attesa sul mercato e le aspettative non sono andate deluse. Rispetto alla 1200 è più "facile", ma mantiene lo stesso carattere e la stesso "family feeling", a partire dal cupolino. Il parabrezza è regolabile in altezza su tre livelli - anche in movimento- tramite una comoda maniglia. Due piccoli deflettori sui lati “alleggeriscono” invece la pressione dell’aria sulle spalle. Tutte le luci della Tiger 900 sono a LED. Caratteristiche le luci diurne DRL, che rendono riconoscibile e ben visibile la moto anche di giorno.
Lo schermo TFT a colori è davvero grande: misura ben 7” ed è antiriflesso. Oltre alle info e ai controlli dei sistemi di bordo, si connette via BT allo smartphone tramite la app My Triumph. I blocchetti al manubrio hanno tasti retroilluminati, facili da utilizzare e per offrire il massimo comfort di guida tutto l’anno, di serie c'è la sella riscaldata sia per il pilota, sia per il passeggero: un bell'incentivo a non lasciare la moto in garage durante l'innerno. Accessoriata di tutto punto sì, ma questa Triumph ha anche un piccolo difetto: le borse Trekker sono un optional ufficiale e costano 1.016 euro, compresi i telaietti. La destra ha una capacità di 33 litri, la sinistra di ben 44 litri.
La dotazione elettronica della Tiger 900 GT Pro è ricca e raffinata: offre di serie ABS e controllo di trazione con funzione cornering, 5 mappature motore (Road, Rain, Sport, Off-Road e Rider) e un ottimo cambio elettronico Quick Shift. La forcella con steli da 45 mm ha una corsa di 180 mm ed è completamente regolabile “manualmente”. Per quanto riguarda il posteriore, solo la GT Pro (che è la versione al vertice della gamma Tiger 900) monta di serie il monoammortizzatore a regolazione elettronica.
Come va
La Tiger 900 GT Pro è una vera granturismo, comoda anche in due e l’ampio parabrezza ripara a dovere. Il passeggero è trattato molto bene: la sella è accogliente, le pedane sono collocate alla giusta distanza e ci sono due comodi maniglioni ai quali ancorarsi. La posizione di guida è da crossover: comoda e perfetta per macinare km. Si sta col busto eretto e le braccia ben distese.
Una volta in movimento, grazie alla nuova sequenza di accensione (1/3/2) il tre cilindri Triumph ha un’erogazione estremamente corposa, simile a quella di un grosso bicilindrico ai bassi, ma decisamente più regolare e rapido a prendere i giri. Agile e divertente, questa crossover tra le curve e i passi alpini è efficace quasi come una naked. Ci sono piaciute le sospensioni, soprattutto il mono a regolazione elettronica. Il cambio elettronico è a punto e rapido, mentre l'impianto frenante è potente ma sempre perfettamente dosabile.
Con una posizione di guida azzeccata, una sella ben imbottita e il parabrezza regolabile si viaggia comodi in autostrada, anche in due, perché lo spazio a bordo è tanto, mentre il cruise control di serie si rivela molto comodo nei lunghi viaggi. Le percorrenze ad andature autostradali sono di 18,2 km/litro per la Triumph, che a velocità inferiori e senza esagerare riesce anche a farne più di 20. Bisogna davvero esagerare con il gas per trovarsi a fare 10 km/l.
In città è relativamente snella (senza le borse, ovviamente) e molto maneggevole. Se la cava benissimo anche nell’uso di tutti i giorni. Nel traffico si apprezza la docilità del tre cilindri inglese e l'elettronica aiuta con il bagnato.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 194,8 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 12,1 |
0-1000 metri | 23,5 |
0-100 km/h | 3,6 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 13,0 |
1000 metri | 24,9 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 87,2/65,0 |
Giri al minuto | 8200 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 35,8 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 18,2 |
Extraurbano | 25,0 |
A 90 km/h | 26,37 |
A 120 km/h | 20,5 |
Al massimo | 9,6 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 390,5 |
Al massimo | 183,2 |
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi 3 cilindri |
Cilindrata (cm3) | 888 |
Cambio | a 6 marce 95 |
Potenza CV(kW)/giri | (70)/8750 |
Freno anteriore | a doppio disco da 320 mm |
Freno posteriore | a disco da 255 mm |
Pneumatico anteriore | 100/90-19” |
Pneumatico posteriore | 150/70-17” |
Altezza sella (cm) | 82-84 |
Peso (kg) | 198 a secco |
Capacità serbatoio (litri) | 20 |
Autonomia (km) | 390,5 |
Velocità massima (km/h) | 194,8 |
Tempo di consegna | - |
Dimensioni rilevate da inSella
Passo |
155.60
|
Lunghezza |
229.00
|
Altezza sella |
82.00
|