Triumph Tiger 1200 Rally Explorer: tanta voglia di avventura
La maxi crossover inglese punta al trono della categoria, grazie a un motore potente, a una dotazione di serie ricca e a una personalità decisa, unita a una qualità costruttiva elevata
Pregi
Le prestazioni da sportiva del tre cilindri inglese, la dotazione elettronica di serie ricchissima, il comfort di viaggio, la qualità costruttiva
Difetti
Peso e dimensioni notevoli, il cambio non rapidissimo negli innesti, qualche vibrazione sopra i 6.000 giri
Foto e immagini
In sintesi
La Tiger 1200 nel 2022 è stata completamente rivista: nuovi il motore, il telaio e le avanzate dotazioni tecniche (tutte di serie). La moto è più leggera sulla bilancia (25 kg in meno) e nell’estetica, grazie alle nuove linee disegnate da Rodolfo Frascoli, che hanno valorizzato le caratteristiche di questa Triumph. Il gruppo ottico con luci diurne DRL, è rigorosamente a LED e offre la funzione adattiva di tipo cornering di serie. L’ampio schermo TFT a colori misura ben 7 pollici, ha una serie di utili “animazioni” e si può collegare via BT allo smartphone. Affollati ma ben fatti i blocchetti, facili e intuitivi, dotati di retroilluminazione per la guida notturna.
L’impianto frenante sfoggia all’anteriore pinze Brembo ad attacco radiale a quattro pistoncini e due dischi da 320 mm di diametro. Sulla Tiger 1200 Rally Explorer le sospensioni a regolazione elettronica (realizzate in collaborazione con la giapponese Showa) sono di serie. La Tiger ha di serie anche il radar posteriore che segnala nello specchietto i veicoli in avvicinamento. La cura dei dettagli è anche nelle piccole cose: per non rovinare le scarpe nella guida ”cittadina”, i pedali hanno il gommino che si può rimuovere per l’uso in fuoristrada. Ben fatto il terminale di scarico rastremato dalle dimensioni compatte. Le finiture sono comunque curatissime nel complesso: la Tiger 1200 è costruita bene e lo si nota nei particolari e nella qualità dei componenti.
Come va
La posizione di guida è compatta e sportiva, ottima sia per macinare km sia per affrontare il fuoristrada. Nonostante il gigantesco serbatoio, i fianchi molto snelli aiutano a gestire meglio gli ingombri (comunque elevati). È una moto su cui si viaggia comodissimi anche in due, ben protetti dal cupolino (regolabile con una mano) e dal maxiserbatoio. Nella guida “sportiva”, quella tipica dei passi alpini, piace la nuova ciclistica della Triumph, rotonda, equilibrata, ben bilanciata, che dà l’idea di poter tenere ritmi più incalzanti, ma a ricordarci di adottare una guida “rotonda” ci pensa il ruotone da 21”, perché l’inerzia nei rapidi cambi di direzione si sente. Meglio adottare una guida fluida e rotonda e godersi la coppia esagerata del tre cilindri inglese. Le prestazioni d'altronde sono ottime: il tre cilindri è potentissimo (anche se la trasmissione assorbe molti CV), specie ai medi e alti regimi. Il cambio invece è migliorabile: preciso e silenzioso, ma senza la rapidità di un quickshift e ambizioni sportive.
Le sospensioni a lunga escursione griffate Showa sono di ottimo livello e assicurano sempre il giusto assetto. I freni sono ottimi: l’impianto è tutto Brembo e garantisce una frenata potente e sicura in ogni situazione. I consumi sono ottimi: la media nel combinato sfiora i 20km/l, nonostante la mole non indifferente. L’autonomia inoltre è davvero notevole: abbiamo percorso ben 602 km con l’inglesona. Non ci sarebbe dispiaciuto avere un parabrezza leggermente più protettivo sulla Tiger 1200, ma parliamo veramente del classico “pelo nell’uovo”. In autostrada abbiamo invece apprezzato la sicurezza garantita dal radar posteriore della Triumph che segnala al pilota i veicoli in avvicinamento nell’angolo cieco con i LED arancione negli specchietti.
La Triumph sulla carta avrebbe tutte le carte in regola per cavarsela discretamente anche in fuoristrada: i cerchi da 21” e 18”, le sospensioni con buona escursione, gli pneumatici tassellati sono tutti elementi positivi. Ma, visti gli ingombri, è meglio limitarsi a qualche percorso “da auto” non troppo impegnativo. E attenzione alle manovre da fermo! Nelle manovre, la sella alta e le dimensioni si fanno sentire parecchio anche in città. L’agilità nel traffico però è buona, una volta prese le misure, e la posizione di guida rialzata aiuta anche nel vedre cosa c'è intorno. L’elettronica garantisce sicurezza in ogni frangente, anche nelle situazioni di grip peggiori.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 198,7 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 11,2 |
0-1000 metri | 22,2 |
0-100 km/h | 3,3 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 12,8 |
1000 metri | 24,1 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 130,5/97,3 |
Giri al minuto | 8.800 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 41,1 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 18,7 |
Extraurbano | 24,6 |
A 90 km/h | 23,9 |
A 120 km/h | 19,7 |
Al massimo | 8,1 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 602,1 |
Al massimo | 248,3 |
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi tre cilindri |
Cilindrata (cm3) | 1.160 |
Cambio | a sei marce |
Potenza CV(kW)/giri | 150(110,4)/9.000 |
Freno anteriore | a doppio disco da 320 mm |
Freno posteriore | a disco da 282 mm |
Pneumatico anteriore | 90/90-21” |
Pneumatico posteriore | 150/70-18” |
Altezza sella (cm) | 88-90 |
Peso (kg) | 261 |
Capacità serbatoio (litri) | 30 |
Autonomia (km) | 602 |
Velocità massima (km/h) | 198,7 |
Tempo di consegna | - |
Dimensioni rilevate da inSella
Passo |
156.00
|
Lunghezza |
231.00
|
Altezza sella |
90.00
|
Triumph Tiger 1200 Rally Explorer 2023
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