Salta al contenuto principale

Triumph Speedmaster: una stradale "vestita" da cruiser

Motore importante, linee classiche ma dotazione elettronica moderna: fa bella figura e va bene per viaggiare, ma la sospensione posteriore è un po' rigida

Pregi

Pregi

Il motore fluido e pieno ai bassi regimi, il cambio scorrevole e preciso, la grande maneggevolezza in città
 

Difetti

Difetti

Pur essendo in generale più comoda della rivale, la risposta della sospensione posteriore sullo sconnesso è molto secca

In sintesi

Il motore è una bandiera: il bicilindrico parallelo da 1.200 cm3 è perfetto per la guida rilassata, sfruttando la spinta ai bassi regimi. Merito della fasatura a 270°.  Le sospensioni Showa e il sistema frenante Brembo completano un pacchetto che garantisce sicurezza e comfort. All’avantreno la Speedmaster sfoggia un paio di dischi da 310 mm con pinze assiali molto efficaci. Peccato solo per il monoammortizzatore (nascosto sotto la sella), che ha una risposta un po’ secca, fastidiosa soprattutto sulle buche delle strade di città. 

Image

Il motore bicilindrico 1200 è uno dei punti di forza della Speedmaster, però scalda parecchio le gambe

Il calore che emana il bicilindrico non è vicino alle gambe come su un boxer, ma comunque non scherza. Qui il caldo viene dagli scarichi. Se non altro i terminali della Speedmaster hanno una voce “educata” ma... scoppiettante in fase di rilascio e parecchio gustosa.

La dotazione elettronica di serie è ricca e versatile: i due riding mode (Rain e Road) permettono di adattare la guida alle condizioni della strada. Il controllo di trazione di serie è disinseribile.

Come su tante altre moto moderne dal sapore retrò, anche sulla Triumph sono montati dei gruppi ottici full LED. Ben fatto, il faro frontale illumina bene e con le frecce tonde completa l’estetica “classica” della Speedmaster. Lo strumento circolare della Speedmaster è compatto e ben posizionato. La parte analogica si vede bene, il piccolo display digitale (e le spie) un po’ meno. I blocchetti al manubrio appaiono un po’ spogli e nel complesso poco “lussuosi”. Le finiture sono molto buone, ma i dettagli non sono al "top" della categoria. 

Image

Semplice, anche troppo, il cruscottino analogico digitale

Come va

La posizione di guida è da stradale: malgrado le pedane avanzate, si controlla sempre bene la moto e non ci si stanca. Il comfort è buono, grazie alla sella bassa e morbida e all’impostazione "rilassata". Viaggia comodo anche il passeggero. La Speedmaster ha una bella sella doppia e spazio in abbondanza per il secondo, che siede poco più alto del pilota. Comode le pedane e anche il maniglione posteriore.

Image

Inaspettatamente la Triumph Speedmaster, nonostante la potenza contenuta (il suo bicilindrico parallelo ha 76,7 CV) e un peso davvero importante se la cava bene nel misto stretto, dove si esibisce in cambi di direzione rapidi e precisi. Nel complesso, anche se la potenza non è elevata, la coppia vigorosa e l’erogazione fluida rendono la Triumph divertente. L’inglese offre una sensazione di grande agilità. La forcella è ben tarata, assorbe le asperità senza essere cedevole. Dietro invece la risposta è un po’ secca.

Il cambio è fuido e sempre piacevole da utilizzare, le marce entrano senza problemi anche se si alza il ritmo. I freni Brembo anteriori sono una garanzia: nonostante il peso, la frenata è solida e gestibile. 

Image

In autostrada, la mancanza di riparo aerodinamico rende la Speedmaster poco adatta all’utilizzo autostradale. L’effetto “vela” del busto eretto affligge l’inglese. In compenso  ha una sella parecchio morbida, un toccasana quando si fanno tanti km. Un altro aspetto importante nei viaggi è quello dei consumi e qui la Speedmaster mette a segno un altro punto: a velocità autostradale percorre oltre 20 km con un litro, anche se l'autonomia non è da primato. 

Questa Triumph si comporta bene nell’utilizzo urbano. La Speedmaster si dimostra persino maneggevole, grazie al suo angolo di sterzo ridotto e alla sella bassa (71 cm) che rendono la moto facile da gestire anche a basse velocità, sgattaiolando agile tra le auto anche nelle ore di punta. Per contro, soffre un po’ sul pavé cittadino, dove la sospensione posteriore un po’ secca e la posizione di guida col busto pressoché verticale scaricano le sollecitazioni direttamente sulla schiena. Dal punto di vista dell’elettronica, il controllo di trazione si comporta bene. Molto valido anche l'ABS, silenzioso e ben tarato: fa il suo dovere, “digerendo” abilmente il pavé umido e le insidiose rotaie del tram.

Rilevamenti

Velocità massima (km/h)180
Accelerazionesecondi
0-400 metri12,5
0-1000 metri24,6
0-100 km/h4,0
Ripresa (da 50 km/h)secondi
400 metri15,2
1000 metri28,8
Potenza massima alla ruota 
CV/kW76,7/57,2
Giri al minuto6083
Frenatametri
Da 100 km/h39,9
Consumikm/l
Autostrada20,7 
Extraurbano22,5 
A 90 km/h26,4 
A 120 km/h21,0
Al massimo9,9
Autonomiakm
A 120 km/h252,1
Al massimo118,6

 

Acquisizione dati con sistema satellitare Leane – Suchy Data System.
Banco prova Dynojet’s 150 Dynamometer. 
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.

 

Dati tecnici

Dati tecnici dichiarati dalla casa

Motore4 tempi bicilindrico
Cilindrata (cm3)1200
Cambioa 6 rapporti
Potenza CV(kW)/giri78(57,5)/6.100 
Freno anteriorea doppio disco da 310 mm
Freno posteriorea disco da 255 mm 
Pneumatico anteriore90-16” 
Pneumatico posteriore150/80-16” 
Altezza sella (cm)71 
Peso (kg)263
Capacità serbatoio (litri)12
Autonomia (km)252,1
Velocità massima (km/h)180
Tempo di consegna-

Dimensioni rilevate da inSella

Passo
150,5
Lunghezza
222
Altezza sella
71
Leggi altro su:
Triumph Bonneville Speedmaster
Prezzo Prezzo
15.995
Cilindrata Cilindrata
1.200
cm3
Peso Peso
258,00
kg
Potenza Potenza
78,00
CV
Velocita Velocità
180,00
km/h
Voto medio
4
Comfort
4
Tenuta di strada
5
Consumo
4
Cambio
5
Vano sottosella
1
Posizione di guida
5
Finiture
4
Prestazioni
4
Freni
5
Sospensioni
3
Aggiungi un commento