Suzuki GSX-S 1000 F - La Sportiva viaggia leggera
Potente ed efficace come una superbike, è comoda (quasi) come una granturismo ma non si può caricare. Ben dotata, prezzo ok
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€ 12.590
Pregi
La posizione di guida è confortevole, l’elettronica che serve è tutta “di serie” e ha un motore che è una vera bomba.
Difetti
Il parabrezza non è regolabile, mancano le maniglie per il passeggero e il comando del gas ha un leggero effetto on/off ai bassi regimi.
Foto e immagini
In sintesi
Difficile inquadrare l’ultima nata di casa Suzuki in una categoria ben precisa. A prima vista sembra una sport-tourer, magari un po’ più cattiva delle altre. In realtà la GSX-S 1000F è una vera sportiva, derivata dalla naked GSX-S 1000 e vestita come la superbike GSX-R 1000, ma molto più comoda e adatta all’uso su strada di entrambe, grazie al suo largo manubrio rialzato e alla carenatura con doppio faro anteriore a led (tanto di moda ultimamente), mantenendo il largo manubrio della naked e la stessa comoda posizione di guida.
motore a corsa lunga
Il quattro cilindri bialbero Suzuki da 999 cm3 deriva da quello “a corsa lunga” montato sulla vecchia GSX-R 1000 in produzione dal 2005 al 2008: un propulsore che offriva molta più spinta ai bassi e medi regimi di quelli usati nelle ultime versioni, giudicato per questo più adatto a una sportiva stradale come questa. Adatto al punto che la GSX-F non ha le mappature selezionabili del motore, ma solo il controllo di trazione (disinseribile) con tre livelli di intervento: 1 poco invasivo, più adatto alla guida sportiva; 2 perfetto per la guida di tutti i giorni; 3 adatto per guidare in sicurezza sui fondi scivolosi. Di serie ovviamente anche l’ABS: il sistema prodotto da Bosch è compattissimo e pesa appena 640 grammi. La moto è offerta fino a fine ottobre a un prezzo di lancio di 12.590 euro; successivamente passerà a 12.890 euro. Tre le colorazioni: il classico blu elettrico della moto in prova, un elegante rosso/nero e un grigio opaco molto “cattivo”.
motore a corsa lunga
Il quattro cilindri bialbero Suzuki da 999 cm3 deriva da quello “a corsa lunga” montato sulla vecchia GSX-R 1000 in produzione dal 2005 al 2008: un propulsore che offriva molta più spinta ai bassi e medi regimi di quelli usati nelle ultime versioni, giudicato per questo più adatto a una sportiva stradale come questa. Adatto al punto che la GSX-F non ha le mappature selezionabili del motore, ma solo il controllo di trazione (disinseribile) con tre livelli di intervento: 1 poco invasivo, più adatto alla guida sportiva; 2 perfetto per la guida di tutti i giorni; 3 adatto per guidare in sicurezza sui fondi scivolosi. Di serie ovviamente anche l’ABS: il sistema prodotto da Bosch è compattissimo e pesa appena 640 grammi. La moto è offerta fino a fine ottobre a un prezzo di lancio di 12.590 euro; successivamente passerà a 12.890 euro. Tre le colorazioni: il classico blu elettrico della moto in prova, un elegante rosso/nero e un grigio opaco molto “cattivo”.
Come va
su strada
La posizione di guida è da naked sportiva col busto discretamente inclinato verso il largo manubrio. Bastano pochi km per entrare in sintonia con la GSX-S e sentire la ruota davanti “tra le mani”, pronti a sfruttare la sua agilità tra le curve. Ma ciò che impressiona di più è il motore, potente e vigoroso a tutti i regimi. In sesta marcia, a 50 km/h, riprende senza battere ciglio da poco meno di 2.000 giri, con una spinta progressiva, piena e corposa fino ai 7.500 giri. Poi si scatena con un allungo da vera sportiva fino a 12.000 giri, quando interviene bruscamente il limitatore. Il tutto è accompagnato da una “voce” da vera SBK. Da segnalare solo un leggero effetto on-off del comando dell’acceleratore ai bassi regimi. Ben a punto la ciclistica: grazie anche al peso di appena 204 kg (valore rilevato “a secco”), sembra di guidare una 600 per la rapidità con cui scende in piega e affronta i cambi di direzione. Nei tratti misto-veloci invece, grazie alla taratura piuttosto sportiva delle sospensioni e all’aerodinamica dell’ampia carenatura, la Suzukona è stabilissima e “incollata” all’asfalto. Particolarmente a punto l’impianto frenante, potente e sempre ben dosabile, con un ABS efficace: una dote più che apprezzabile, visti i cavalli in gioco.
in autostrada
Anche se ne ha l’aspetto, la GSX-S 1000F non è una sport-tourer, almeno secondo Suzuki. Questo spiega perché la casa giapponese non offra (di serie oppure optional) portapacchi, borse laterali o altri sistemi per portare dei bagagli: la capacità di trasporto è limitata a una borsa da serbatoio e a un borsone da collocare sulla seduta del passeggero (che su questa moto è un ospite poco gradito). Detto questo, la posizione di guida è comoda e non affatica la schiena, invogliando a macinare chilometri. Bene anche l’ampia carenatura, a parte il piccolo parabrezza non regolabile (una mancanza incomprensibile, visto anche il prezzo)che ripara discretamente fino a velocità Codice, oltre è poco efficace. Chi viaggia dovrà acquistare il parabrezza più alto. Le vibrazioni sono praticamente inesistenti.
in città
Le dimensioni compatte, il buon raggio di sterzo e il peso tutto sommato contenuto fanno apprezzare la GSX-S 1000F anche nell’utilizzo di tutti i giorni. Le sospensioni in questo caso appaiono piuttosto “sportive”, cioè rigide, ma basta intervenire sui registri di compressione (molto sensibili ai vari “click” ) per trovare l’assetto giusto per affrontare buche e pavè. Un consiglio: in città regolate il controllo di trazione sul livello 2 stradale, lavorerà in modo efficace e discreto, evitando di sentire la ruota pattinare su strisce pedonali e altri fondi a scarsa aderenza, vista la sostanziosa coppia trasmessa dal motore.
La posizione di guida è da naked sportiva col busto discretamente inclinato verso il largo manubrio. Bastano pochi km per entrare in sintonia con la GSX-S e sentire la ruota davanti “tra le mani”, pronti a sfruttare la sua agilità tra le curve. Ma ciò che impressiona di più è il motore, potente e vigoroso a tutti i regimi. In sesta marcia, a 50 km/h, riprende senza battere ciglio da poco meno di 2.000 giri, con una spinta progressiva, piena e corposa fino ai 7.500 giri. Poi si scatena con un allungo da vera sportiva fino a 12.000 giri, quando interviene bruscamente il limitatore. Il tutto è accompagnato da una “voce” da vera SBK. Da segnalare solo un leggero effetto on-off del comando dell’acceleratore ai bassi regimi. Ben a punto la ciclistica: grazie anche al peso di appena 204 kg (valore rilevato “a secco”), sembra di guidare una 600 per la rapidità con cui scende in piega e affronta i cambi di direzione. Nei tratti misto-veloci invece, grazie alla taratura piuttosto sportiva delle sospensioni e all’aerodinamica dell’ampia carenatura, la Suzukona è stabilissima e “incollata” all’asfalto. Particolarmente a punto l’impianto frenante, potente e sempre ben dosabile, con un ABS efficace: una dote più che apprezzabile, visti i cavalli in gioco.
in autostrada
Anche se ne ha l’aspetto, la GSX-S 1000F non è una sport-tourer, almeno secondo Suzuki. Questo spiega perché la casa giapponese non offra (di serie oppure optional) portapacchi, borse laterali o altri sistemi per portare dei bagagli: la capacità di trasporto è limitata a una borsa da serbatoio e a un borsone da collocare sulla seduta del passeggero (che su questa moto è un ospite poco gradito). Detto questo, la posizione di guida è comoda e non affatica la schiena, invogliando a macinare chilometri. Bene anche l’ampia carenatura, a parte il piccolo parabrezza non regolabile (una mancanza incomprensibile, visto anche il prezzo)che ripara discretamente fino a velocità Codice, oltre è poco efficace. Chi viaggia dovrà acquistare il parabrezza più alto. Le vibrazioni sono praticamente inesistenti.
in città
Le dimensioni compatte, il buon raggio di sterzo e il peso tutto sommato contenuto fanno apprezzare la GSX-S 1000F anche nell’utilizzo di tutti i giorni. Le sospensioni in questo caso appaiono piuttosto “sportive”, cioè rigide, ma basta intervenire sui registri di compressione (molto sensibili ai vari “click” ) per trovare l’assetto giusto per affrontare buche e pavè. Un consiglio: in città regolate il controllo di trazione sul livello 2 stradale, lavorerà in modo efficace e discreto, evitando di sentire la ruota pattinare su strisce pedonali e altri fondi a scarsa aderenza, vista la sostanziosa coppia trasmessa dal motore.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 243 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 10,8 |
0-1000 metri | 20,1 |
0-100 km/h | 3,2 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 12,1 |
1000 metri | 22,1 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 142,4/106,6 |
Giri al minuto | 10800 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 37,5 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 19,7 |
Extraurbano | 22,2 |
A 90 km/h | 23,5 |
A 120 km/h | 21,4 |
Al massimo | 11,8 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 364,6 |
Al massimo | 200,7 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi 4 cilindri |
Cilindrata (cm3) | 999 |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV(kW)/giri | 145,6(107)/10000 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Pneumatico anteriore | 120/70 - 17" |
Pneumatico posteriore | 190/50 - 17" |
Altezza sella (cm) | 81 |
Peso (kg) | 214 |
Capacità serbatoio (litri) | 17 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Tempo di consegna | immediato |
Dimensioni rilevate da inSella
Image
Passo |
146.00
|
Lunghezza |
212.00
|
Altezza sella |
81.00
|
Suzuki GSX-S 1000 F 2015
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Commenti
concordo con la vostra prova, moto molto divertente e performante , plexy in effetti da sostituire con uno più protettivo
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