Costa poco e beve niente
È leggero e facile da guidare, ha un motore poco assetato e una dotazione soddisfacente. Economiche le sospensioni, debole il freno dietro
Image
€ 1.899
Pregi
La sella bassa e il peso ridotto, lo spazio più che sufficiente per piloti di tutte le taglie. Il prezzo e i consumi ridotti
Difetti
Le sospensioni economiche fanno sentire le buche, il serbatoio è piccolo. Il freno posteriore ha poco mordente, qualche finitura troppo economica
Foto e immagini
In sintesi
Da qualche tempo gli scooter economici sono tra i più richiesti. Non è solo effetto della crisi: avere un mezzo semplice, da lasciare in strada senza troppe preoccupazioni e con costi di gestione ridotti è diventata ormai quasi una moda. Le case hanno fiutato l’affare e le offerte si stanno moltiplicando: tra gli ultimi arrivati, l’Address 110 della nostra prova. Il piccolo Suzuki ha dimensioni e agilità da cinquantino, pesa meno di 100 kg ed è spinto da un motore a iniezione in grado di percorrere quasi 50 km con un litro. La dotazione offre ciò che serve: il cruscotto è ridotto al minimo e il freno posteriore è a tamburo, ma in compenso troviamo il doppio cavalletto, un vano sottosella capiente (ci sta un caso integrale), due piccole tasche portaoggetti nel retroscudo, il portapacchi pronto per il bauletto (optional da 52 euro), la pedivella di avviamento per il motore (ormai una rarità) e addirittura il freno di stazionamento (ancor più raro su mezzi di questo genere), che permette di parcheggiare anche su strade in pendenza.
Le dimensioni compatte non devono ingannare: l’Address offre un’ottima abitabilità a piloti di tutte le taglie. La sella bassa permette anche ai più bassi di appoggiare i piedi a terra, ma anche chi supera il metro e 80 ha il giusto spazio per le gambe. Queste caratteristiche lo rendono perfetto anche per chi è alle prime armi e non ha alcuna esperienza. La “ciliegina sulla torta” è il prezzo basso, decisamente invitante considerando le tante qualità del “suzukino”.
Le dimensioni compatte non devono ingannare: l’Address offre un’ottima abitabilità a piloti di tutte le taglie. La sella bassa permette anche ai più bassi di appoggiare i piedi a terra, ma anche chi supera il metro e 80 ha il giusto spazio per le gambe. Queste caratteristiche lo rendono perfetto anche per chi è alle prime armi e non ha alcuna esperienza. La “ciliegina sulla torta” è il prezzo basso, decisamente invitante considerando le tante qualità del “suzukino”.
Come va
su strada
La posizione di guida è comoda, nonostante le dimensioni compatte. La sella è poco imbottita ma bassa, si mettono i piedi a terra con sicurezza, grazie anche alla pedana stretta. Il retroscudo è “scavato” a dovere per evitare che i più alti tocchino con le ginocchia. Rimane giusto lo spazio per due tasche che possono accogliere però solo piccoli oggetti. Il motore è abbastanza brillante considerando la cilindrata e permette di raggiungere abbastanza rapidamente la velocità di punta di poco superiore ai 100 km/h. I consumi sono sempre ridotti, anche andando al massimo il piccolo serbatoio (5,2 litri compresa la riserva, si poteva fare di più...) garantisce un’autonomia di oltre 150 km, che diventano 230 se si guida in città. La tenuta di strada è più che buona, anche se le sospensioni sono un po’ rigide. Nelle curve prese più “allegramente” lo scooter mantiene la traiettoria. Migliorabile la frenata: il piccolo disco anteriore è ben modulabile ed adeguato alle prestazioni dell’Address, mentre il tamburo dietro è fiacco e se viene tirato con forza rischia di bloccare la ruota.
in città
Questo è il suo ambiente ideale: grazie alle dimensioni compatte e all’interasse di soli 124 cm, il piccolo Suzuki si infila con facilità tra le auto in coda. La sella bassa infonde sicurezza ai più piccoli di statura, il manubrio alto garantisce una posizione che non stanca e facilita la vita quando bisogna manovrare in poco spazio. In città si apprezzano anche le qualità del motore a iniezione, sempre pronto al comando del gas e con consumi ridotti: il nostro test ha confermato i (quasi) 50 km con 1 litro dichiarati dalla casa. Le sospensioni perdonano poco sul pavé, ma lo scooter non si scompone. Molto buona la capacità di carico tra pedana piatta e sottosella si trasporta quello che si vuole, mentre lo scudo stretto ripara assai poco: d’inverno è d’obbligo la copertina, oltre a un parabrezza medio o alto.
La posizione di guida è comoda, nonostante le dimensioni compatte. La sella è poco imbottita ma bassa, si mettono i piedi a terra con sicurezza, grazie anche alla pedana stretta. Il retroscudo è “scavato” a dovere per evitare che i più alti tocchino con le ginocchia. Rimane giusto lo spazio per due tasche che possono accogliere però solo piccoli oggetti. Il motore è abbastanza brillante considerando la cilindrata e permette di raggiungere abbastanza rapidamente la velocità di punta di poco superiore ai 100 km/h. I consumi sono sempre ridotti, anche andando al massimo il piccolo serbatoio (5,2 litri compresa la riserva, si poteva fare di più...) garantisce un’autonomia di oltre 150 km, che diventano 230 se si guida in città. La tenuta di strada è più che buona, anche se le sospensioni sono un po’ rigide. Nelle curve prese più “allegramente” lo scooter mantiene la traiettoria. Migliorabile la frenata: il piccolo disco anteriore è ben modulabile ed adeguato alle prestazioni dell’Address, mentre il tamburo dietro è fiacco e se viene tirato con forza rischia di bloccare la ruota.
in città
Questo è il suo ambiente ideale: grazie alle dimensioni compatte e all’interasse di soli 124 cm, il piccolo Suzuki si infila con facilità tra le auto in coda. La sella bassa infonde sicurezza ai più piccoli di statura, il manubrio alto garantisce una posizione che non stanca e facilita la vita quando bisogna manovrare in poco spazio. In città si apprezzano anche le qualità del motore a iniezione, sempre pronto al comando del gas e con consumi ridotti: il nostro test ha confermato i (quasi) 50 km con 1 litro dichiarati dalla casa. Le sospensioni perdonano poco sul pavé, ma lo scooter non si scompone. Molto buona la capacità di carico tra pedana piatta e sottosella si trasporta quello che si vuole, mentre lo scudo stretto ripara assai poco: d’inverno è d’obbligo la copertina, oltre a un parabrezza medio o alto.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 100,4 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 21,8 |
0-1000 metri | 43,9 |
0-100 km/h | 5,1 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 18,4 |
1000 metri | 39,9 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 7,7/5,8 |
Giri al minuto | 7800 |
Frenata | metri |
Da 60 km/h | 15,9 |
Consumi | km/l |
Autostrada | nr |
Extraurbano | 45,0 |
città | 48,8 |
A 120 km/h | nr |
Al massimo | 30,5 |
Autonomia | km |
A 60 km/h | 234 |
Al massimo | 154 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi monocilindrico |
Cilindrata (cm3) | 113 |
Cambio | automatico |
Potenza CV(kW)/giri | 9(6,7)/8000 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a tamburo |
Pneumatico anteriore | 80/90 - 14" |
Pneumatico posteriore | 90/90 - 14" |
Altezza sella (cm) | 76 |
Peso (kg) | 97 |
Capacità serbatoio (litri) | 5,2 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Tempo di consegna | immediato |
Dimensioni rilevate da inSella
Image
Passo |
124.30
|
Lunghezza |
194.00
|
Altezza sella |
76.00
|
Suzuki Address 110 2015
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