Prova Moto Guzzi V100 Mandello: sofisticata e veloce

Un bel viaggio dipende tanto dalle strade che si percorrono, ma anche dalla moto che si ha a disposizione. Una sport tourer è la scelta migliore: il comfort - anche per il passeggero- è l'aspetto principale per cui sceglierla, ma chi prende una moto come la Mandello può godere anche di un motore di carattere e apprezzare le linee eleganti di una bicilindrica che sembra senza tempo.

La V100 Mandello monta il nuovo motore Compact Block che mantiene l’architettura a V trasversale di 90°, ma è raffreddato a liquido e ha le teste ruotate di 90° con scarichi all’esterno (per lasciare spazio alle gambe e migliorare l’aspirazione) e ha la trasmissione a cardano. La Mandello è l’unica moto al mondo dotata di un sistema di aerodinamica adattiva: i deflettori che migliorano la protezione aerodinamica sono sempre aperti in mappa pioggia, in quella Turismo si aprono superati i 60 km/h mentre in Sport e Strada restano chiusi. Il cupolino è compatto ma efficace ed è regolabile elettricamente tramite i pulsanti sul blocchetto di sinistra. Di ottimo livello i comandi al manubrio, decisamente comodi, in particolare i classici quattro tasti per i menu, la leva per il controllo di trazione e il pulsante per i riding mode.  Lo schermo TFT è piccolo - solo 5"- ma completo e a colori. Sulla S è di serie il sistema Moto Guzzi MIA per la connessione allo smartphone.

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Il cruscotto è piccolo, ma le indicazioni sono chiare

La versione S di questa prova ha di serie le sospensioni Öhlins a controllo elettronico, il cambio elettronico, i sensori di pressione gomme e le manopole riscaldabili. Le due valigie laterali hanno una buona capienza, 59 litri ma sono optional, per averle però ci vogliono 999 euro.

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Le valigie laterali sono optional

Questa Guzzi è spaziosa e ospita al meglio anche i piloti sopra i 180 cm. La posizione di guida è azzeccata, ci si trova subito a proprio agio e il passeggero è ben accolto. La sella è larga e ben imbottita: sui lati ci sono due solide maniglie e le pedane alla giusta distanza rendono la posizione del secondo confortevole.

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Spinta piena già ai bassi

In movimento, il V2 di Mandello è molto pieno ai bassi (l’85% della coppia viene erogato sotto i 3.500 giri) e soddisfacente anche quando la lancetta del contagiri sale verso l’alto. Le mappature sono ben calibrate e permettono di gestire la potenza in tutte le condizioni. L’elettronica è perfettamente a punto ed è ottima anche la ciclistica: va detto però che solo la versione V100 Mandello S ha di serie le sospensioni semiattive, in grado di adattare da sole la taratura in base a stile di guida e percorso. La Moto Guzzi, per dare il meglio richiede una guida decisa, spostando il corpo, soprattutto quando ci sono curve strette. Buona la frenata, anche se ci saremmo aspettati una risposta più pronta nella prima parte di corsa della leva. Se utilizzato intensamente, il cambio elettronico si indurisce, sia in inserimento sia in scalata

Bene in autostrada

L'autostrada è il terreno preferito di questa sport tourer. La V100 va benissimo anche per viaggiare in coppia: il comfort di marcia è notevole e il bicilindrico spinge con vigore appena si apre il gas. Efficace il cupolino regolabile elettricamente: anche se snello, ripara molto bene dall’aria la testa e le spalle del pilota. L’unica vera pecca sta nei consumi. Se si spalanca il gas, la V100 beve parecchio e sulle strade a scorrimento veloce percorre appena 10,7 km/l. Questo dato si riflette anche sull’autonomia che per la moto di Mandello è di soli 192 km, un po’ pochi per una viaggiatrice. 

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Non male l'agilità

Non lo si direbbe, ma questa moto se la cava bene anche in città, grazie alla ciclistica azzeccata che le rende discretamente agile a bassa velocità: una volta smontate le valigie (ovviamente), ci si infila nel traffico senza problemi. Bisogna solo abituarsi a gestire i pesi nelle manovre da fermo e in questo la V100 (grazie al manubrio alto e rialzato) se la cava piuttosto bene. Un po’ scorbutico ai medi e bassi regimi il propulsore della V100, che si "aggiusta" con il pacchetto elettronico: il riding mode Pioggia è perfetto anche per l’uso urbano, mentre le sospensioni semiattive presenti sulla versione S non fanno soffrire neppure su buche e pavé. Peccato solo che il cambio sia un po’ duro, specie nei continui “stop and go” di città.

Dati tecnici dichiarati dalla casa

Dimensioni rilevate da inSella

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