Kawasaki Ninja 400, sportiva "facile" per fare esperienza
La Ninja per 18enni (e non solo) è ben fatta e controllabile, ma tira fuori le unghie quando c’è da guidare sul serio. Prezzo OK
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€ 6.290
Pregi
Il motore facile, l’agilità nel misto e la posizione di guida comoda per una sportiva
Difetti
La poca grinta ai bassi del motore, l’ABS invasivo al posteriore, gli specchietti retrovisori larghi che tra le auto in coda danno fastidio
Foto e immagini
In sintesi
Accanto alle moto ad alte prestazioni, la “bandiera” della casa, Kawasaki sta proponendo moto più piccole ma decisamente interessanti: “facili” come prezzi e costi di gestione, ma allo stesso tempo efficaci e divertenti da guidare come impone il marchio. Le Z e Ninja 125 presentate recentemente sono un esempio, ma lo è soprattutto la Ninja 400 in queste pagine. Non si tratta di un aggiornamento della 300, ma una moto tutta nuova che permette ai neopatentati A2 (e non solo a loro) di affacciarsi al mondo delle sportive carenate, contando su buone prestazioni e linee che richiamano la “sorellona” H2.
Più cavalli, meno chili
Il bicilindrico parallelo di 399 cm3, più corto e leggero del 300, vanta una potenza di oltre 46 CV rilevati grazie a nuovi condotti di aspirazione e un airbox “maggiorato”. Nuova anche la frizione assistita, più leggera e morbida da azionare. Il telaio è un traliccio in acciaio con il motore a fare da elemento portante, la forcella telescopica con steli da 41 mm è fissa mentre il monoammortizzatore è regolabile nel precarico. Il peso è di soli 158 kg rilevati a secco. La Ninja 400 è disponibile in due colorazioni: la classica verde (KRT Edition), o la più elegante grigia/nera.
Come va
Su strada
Sulla Ninja 400 si sta comodi: la triangolazione sella/manubrio/pedane è azzeccata e nonostante la sella non troppo alta (79 cm) accoglie bene i piloti di tutte le corporature. La sella è un po’ dura ma non si sta scomodi, si possono macinare chilometri senza problemi perché i manubri poco spioventi evitano di caricare il peso sui polsi. Peccato solo che il cupolino offra poco riparo. Il bicilindrico ha un’erogazione regolare e progressiva già dai bassi regimi ma la grinta viene fuori ai medi e agli alti regimi, quando si avvicina alla zona rossa del contagiri la Ninja sfoggia doti di allungo apprezzabili anche dai piloti più esigenti. Agile e divertente tra le curve, la piccola Kawasaki è svelta nello scendere in piega e reattiva nei cambi di direzione grazie al peso contenuto, alla ciclistica “sana” e alle sospensioni che sostengono quanto basta senza essere troppo rigide. In uscita di curva la potenza non esagerata permette di spalancare il gas senza troppi riguardi, mentre in frenata si apprezza l’impianto semplice (disco singolo sia all’anteriore che al posteriore), ma efficace e adeguato alle prestazioni e al peso della “piccola” Ninja. Ci si ferma sempre in poco spazio, l’ABS si fa sentire solo nelle staccate più cattive (soprattutto al posteriore). Preciso negli innesti il cambio, anche se strapazzato e servito da una frizione servoassistita e morbidissima da azionare.
In autostrada
La piccola sportiva Kawasaki non è fatta per viaggiare, ma qualche gita (più o meno impegnativa) si può fare. Da evitare invece le lunghe “tirate” perché la sella è dura e il cupolino offre poca protezione. Chi sta peggio però è il passeggero, relegato su una sella piccola e dura, alta rispetto al pilota, con la testa completamente esposta all’aria e senza alcun appiglio a cui aggrapparsi. Insomma, se volete viaggiare, fatelo da soli, anche perché la capacità di carico è ridotta alla sella del passeggero o allo zaino sulle spalle del pilota: la forma irregolare del serbatoio non permette di montare una borsa. La Ninja invece non soffre in autostrada: il motore a 120 km/h gira che è un piacere e anche la stabilità è buona, sia sul dritto sia nei curvoni, “soffre” un po’ solo le scie dei camion.
In città
Stretta e leggera, la Ninja 400 si muove agile tra le auto e non teme neanche il traffico delle ore “di punta”. Attenzione però agli specchi retrovisori sporgenti, risalendo le code bisogna fare attenzione. Il bicilindrico ai bassi non ha la prontezza di uno scooter di pari cilindrata ma l’erogazione è fluida, basta “giocare” un po’ con il cambio (ben rapportato) per scattare veloci ai semafori. In effetti il cambio e la frizione sono perfetti per la città: preciso il primo, morbidissima da azionare la seconda. Ottimo anche l’impianto frenante: il disco singolo anteriore basta e avanza, è potente ma sempre ben gestibile e progressivo nell’azione. Meno modulabile il posteriore che fa “entrare” l’ABS appena lo si aziona con un po’ di forza. L’unico problema nell’uso quotidiano è la scarsa capacità di carico: se non volete rovinarle le linea con un bauletto, siete condannati allo zainetto sulle spalle.
Sulla Ninja 400 si sta comodi: la triangolazione sella/manubrio/pedane è azzeccata e nonostante la sella non troppo alta (79 cm) accoglie bene i piloti di tutte le corporature. La sella è un po’ dura ma non si sta scomodi, si possono macinare chilometri senza problemi perché i manubri poco spioventi evitano di caricare il peso sui polsi. Peccato solo che il cupolino offra poco riparo. Il bicilindrico ha un’erogazione regolare e progressiva già dai bassi regimi ma la grinta viene fuori ai medi e agli alti regimi, quando si avvicina alla zona rossa del contagiri la Ninja sfoggia doti di allungo apprezzabili anche dai piloti più esigenti. Agile e divertente tra le curve, la piccola Kawasaki è svelta nello scendere in piega e reattiva nei cambi di direzione grazie al peso contenuto, alla ciclistica “sana” e alle sospensioni che sostengono quanto basta senza essere troppo rigide. In uscita di curva la potenza non esagerata permette di spalancare il gas senza troppi riguardi, mentre in frenata si apprezza l’impianto semplice (disco singolo sia all’anteriore che al posteriore), ma efficace e adeguato alle prestazioni e al peso della “piccola” Ninja. Ci si ferma sempre in poco spazio, l’ABS si fa sentire solo nelle staccate più cattive (soprattutto al posteriore). Preciso negli innesti il cambio, anche se strapazzato e servito da una frizione servoassistita e morbidissima da azionare.
In autostrada
La piccola sportiva Kawasaki non è fatta per viaggiare, ma qualche gita (più o meno impegnativa) si può fare. Da evitare invece le lunghe “tirate” perché la sella è dura e il cupolino offre poca protezione. Chi sta peggio però è il passeggero, relegato su una sella piccola e dura, alta rispetto al pilota, con la testa completamente esposta all’aria e senza alcun appiglio a cui aggrapparsi. Insomma, se volete viaggiare, fatelo da soli, anche perché la capacità di carico è ridotta alla sella del passeggero o allo zaino sulle spalle del pilota: la forma irregolare del serbatoio non permette di montare una borsa. La Ninja invece non soffre in autostrada: il motore a 120 km/h gira che è un piacere e anche la stabilità è buona, sia sul dritto sia nei curvoni, “soffre” un po’ solo le scie dei camion.
In città
Stretta e leggera, la Ninja 400 si muove agile tra le auto e non teme neanche il traffico delle ore “di punta”. Attenzione però agli specchi retrovisori sporgenti, risalendo le code bisogna fare attenzione. Il bicilindrico ai bassi non ha la prontezza di uno scooter di pari cilindrata ma l’erogazione è fluida, basta “giocare” un po’ con il cambio (ben rapportato) per scattare veloci ai semafori. In effetti il cambio e la frizione sono perfetti per la città: preciso il primo, morbidissima da azionare la seconda. Ottimo anche l’impianto frenante: il disco singolo anteriore basta e avanza, è potente ma sempre ben gestibile e progressivo nell’azione. Meno modulabile il posteriore che fa “entrare” l’ABS appena lo si aziona con un po’ di forza. L’unico problema nell’uso quotidiano è la scarsa capacità di carico: se non volete rovinarle le linea con un bauletto, siete condannati allo zainetto sulle spalle.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 182,9 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 13,7 |
0-1000 metri | 26,6 |
0-100 km/h | 5 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 14,2 |
1000 metri | 27,3 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 46,2/34,4 |
Giri al minuto | 9500 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 41,6 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 24,7 |
Extraurbano | 27,7 |
A 90 km/h | 31 |
A 120 km/h | 25,6 |
Al massimo | 15,8 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 383,5 |
Al massimo | 237,5 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi bicilindrico |
Cilindrata (cm3) | 399 |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV(kW)/giri | 45(33,4)/10000 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Pneumatico anteriore | 110/70 - 17" |
Pneumatico posteriore | 150/60 - 17" |
Altezza sella (cm) | 79 |
Peso (kg) | 168 |
Capacità serbatoio (litri) | 14 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Tempo di consegna | immediato |
Dimensioni rilevate da inSella
Image
Passo |
137.00
|
Lunghezza |
199.50
|
Altezza sella |
79.00
|
Kawasaki Ninja 400 2018
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