La "sport-tourer" all'americana

Era nata nel 2006 come versione speciale accessoriata della Electra Glide Standard, la meno costosa della gamma touring Harley-Davidson. Con l’uscita di scena della Standard, la Street Glide è diventata a sua volta il "modello base" della famiglia, anche se la definizione sembra a prima vista poco adatta a una moto con finiture extralusso e un prezzo di 23.700 euro.



 

Formula confermata

Rispetto alle altre Electra, la Harley-Davidson Street Glide si riconosce per le sospensioni ribassate e la sella sottile (due scelte scomode e strane in una moto nata per viaggiare), la ruota anteriore da 18 (le altre l’hanno da 17), il "cupolone" con trasparente basso e specchietti nascosti sul lato interno, nonché per la mancanza del faro posteriore (le frecce a led fanno anche da posizione e stop). La ricchissima dotazione e le finiture curate sono le stesse che troviamo su tutte le H-D touring, come pure è uguale il motore bicilindrico a V da 1.690 cm3 riservato solo ad esse e molto più vigoroso ai bassi regimi del 1.584 cm3 montato dalle altre H-D. 

Su strada

La ciclistica usata da un paio di anni per le H-D touring con la ruota dietro da 180/65 si abbina bene con la ruota anteriore da 18: grazie a loro la Harley-Davidson Street Glide è forse l’americana più divertente e facile da guidare (escluse le "piccole" Sportster). Il merito va anche al baricentro molto basso, ottenuto riducendo la corsa delle sospensioni e alle gomme moderne. Il motore ha una spinta vigorosa ma fluida e graduale e riprende bene in ogni marcia. L’agilità fra le curve è quasi sorprendente, la frenata è un po’ spugnosa ma l’ABS è ben tarato.


 

In autostrada

Le H-D touring sono nate per viaggiare in autostrada. La ciclistica a punto garantisce un’ottima stabilità anche ad andature "allegre" e permette di tenere medie vicine a quelle di moto d’impostazione più moderna, senza sentire l’eventuale carico grazie alla spinta del motore. La protezione aerodinamica è buona per il busto, un po’ meno per la testa, mentre le gambe sono completamente esposte. Comodo il cruise control, che permette di scordarsi dell’acceleratore e godersi la potenza dell’ottimo impianto stereo Harmann/Kardon.


 

In città

La sella a soli 66 cm da terra aiuta parecchio nelle manovre da fermo, ma il peso e le dimensioni della moto sono quelle che sono: a volte si sente la mancanza della retromarcia... Se ci si muove invece la maneggevolezza è sorprendente, mentre il calore del motore quando si è fermi al semaforo è mitigato da un sistema che "spegne" il cilindro posteriore. Le sospensioni vanno un po’ in crisi su buche e pavé, mentre l’ABS si rivela prezioso nella brutta stagione e sul bagnato.