Prova Ducati Scrambler Icon: bella e divertente
Ha una ciclistica da "vera" Ducati e un motore con la spinta che serve. È comoda e l'elettronica aiuta anche i principianti
Pregi
La ciclistica da “vera” Ducati, la coppia del motore, la gestione elettronica completa, la posizione di guida comoda ma efficace
Difetti
Il calore emanato dal motore, la mancanza di appigli per il passeggero.
Foto e immagini
In sintesi
La Scrambler Icon è l’ultima Ducati spinta dal mitico bicilindrico a L raffredato ad aria, con distribuzione desmodromica, nella sua ultima evoluzione. Vanta una dotazione elettronica completa: comando del gas ride by wire multimappa, mappature motore, controllo di trazione e ABS con funzione cornering che funziona anche in curva. Anche la ciclistica è curata: telaio a traliccio, forcella a steli rovesciati e monoammortizzatore Kayaba regolabile nel precarico.
Linea vintage
La linea è un classico, impreziosita da alcuni dettagli particolari dal sapore vintage: la X nera che divide in quattro settori il cerchio DRL riporta agli anni '70, quando si “nastrava” così il vetro del faro. La fanaleria è full LED. Chiaro e completo il cruscotto, che però ha un tocco decisamente più moderno, con lo schermo TFT da 4,3” a colori che può connettersi allo smartphone. Ben fatti i comandi al manubrio, semplici ma di qualità e intuitivi da utilizzare. L’elettronica si gestisce con un unico tasto sul blocchetto sinistro.
Grazie alle cover in plastica del serbatoio intercambiabili, si può “giocare” con numerose colorazioni disponibili per cambiare volto alla Scrambler Icon. Il terminale di scarico della Scrambler Icon spunta da sotto il motore, quindi in fuoristrada (anche se “leggero”) è più esposto agli urti. Le finiture sono ottime come ci si aspetta da una Ducati, con componenti di qualità e una costruzione curata nei particolari.
Come va
La Scrambler ha una triangolazione sella, manubrio, pedane quasi perfetta per andare a passeggio. La sella è spaziosa e ben imbottita, ma si è esposti all’aria e non ci sono appigli per il passeggero.
Il motore Ducati è pronto ai bassi, ma un poco “ruvido”. I medi sono i regimi preferiti, l’erogazione è piena e il bicilindrico sale di giri deciso, però sempre facile da gestire. Le vibrazioni si fanno sentire agli alti. Tra le curve, la Ducati è agile grazie a un avantreno stabile e preciso in inserimento. Il cerchio anteriore da 18” la rende più svelta tra le curve e nei cambi di direzione, ma nel fuoristrada la Scrambler mostra i suoi limiti e non ha un'elettronica dedicata.
Il cambio è preciso negli innesti anche se usato senza riguardi, ben spaziato e assistito da una frizione morbida. I freni sono potenti e facili da gestire, l’attacco radiale alla forcella garantisce la giusta “cattiveria” nella prima fase della staccata. Il motore non è assetato, non ci si può lamentare: si sta sempre intorno ai 30 km/l.
L'autostrada non è il suo terreno ideale, ma qualche gita fuori porta si può affrontare senza patemi. Il bicilindrico non soffre le lunghe tirate e la posizione di guida è comoda, però il pilota rimane sempre esposto all’aria e si stanca in fretta. Il passeggero ha una discreta sistemazione: la sella della Ducati è ben imbottita ma non ci sono appigli per il “secondo”. Per quanto riguarda la capacità di carico bisogna sfruttare il catalogo degli optional, che offre borse da serbatoio e bisacce morbide laterali.
La rivincita se la prende in città: leggera e snella, si muove agile nel traffico e l'assetto “morbido”, unito all’escursione generosa delle sospensioni, digerisce senza problemi il pavé e l’asfalto rovinato. In partenza la Scrambler è svelta, ma il bicilindrico a L nelle soste al semaforo scalda parecchio. Bene l'elettronica: offre di serie controllo di trazione e ABS con funzione cornering che aumenta la sicurezza quando si guida sul bagnato, anche in curva
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 192,9 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 12,2 |
0-1000 metri | 24,0 |
0-100 km/h | 3,7 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 13,0 |
1000 metri | 24,9 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 69,9/52,1 |
Giri al minuto | 8.200 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 38,7 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 21,2 |
Extraurbano | 30,3 |
A 90 km/h | 29,4 |
A 120 km/h | 24,3 |
Al massimo | 10,8 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 317,1 |
Al massimo | 141,2 |
Banco prova Dynojet’s 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi bicilindrico |
Cilindrata (cm3) | 803 |
Cambio | a 6 rapporti |
Potenza CV(kW)/giri | 73 (53,6)/8.250 |
Freno anteriore | a disco da 330 mm |
Freno posteriore | a disco da 245 mm |
Pneumatico anteriore | Pneumatico anteriore 110/80-18” |
Pneumatico posteriore | Pneumatico posteriore 180/55-17” |
Altezza sella (cm) | Altezza sella cm 79,5 |
Peso (kg) | Peso kg (in o.d.m.) 185 |
Capacità serbatoio (litri) | 13,5+3,5 |
Autonomia (km) | 317,1 |
Velocità massima (km/h) | 192,9 |
Tempo di consegna | - |
Dimensioni rilevate da inSella
Passo |
144,9
|
Lunghezza |
-
|
Altezza sella |
79,5
|
Ducati Scrambler 800 Icon 2023
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