Bella e veloce come una SBK
La BMW HP4 offre il meglio della tecnologia BMW in campo moto. È più leggera della S 1000 RR “normale” e riprende molte soluzioni delle superbike ufficiali di Marco Melandri e Chaz Davies, comprese le sospensioni “dinamiche”. Prezzo alto ma non esagerato
Image
€ 21.500
Pregi
Motore
Potentissimo ma trattabile, migliorato ai medi
Gestione elettronica
Completa, da vera superbike
Freni
Perfetti con il Race Abs con quattro livelli di intervento
Potentissimo ma trattabile, migliorato ai medi
Gestione elettronica
Completa, da vera superbike
Freni
Perfetti con il Race Abs con quattro livelli di intervento
Difetti
Protezione
Scarsa, ci vuole un cupolino più alto
Uso su strada
Nonostante l’elettronica, è poco sfruttabile
Finiture
Discrete, qua e là non adeguate a prezzo e “blasone”
Scarsa, ci vuole un cupolino più alto
Uso su strada
Nonostante l’elettronica, è poco sfruttabile
Finiture
Discrete, qua e là non adeguate a prezzo e “blasone”
Foto e immagini
In sintesi
Velocissima già lo era la S 1000 RR “normale”, ma questa HP4 è ancora più veloce e soprattutto efficace tra i cordoli, grazie alla spinta più vigorosa ai medi regimi e alla diminuzione di peso dovuta a cerchi forgiati, pinze Brembo monoblocco e dischi dei freni alleggeriti, scarico Akrapovic in titanio e parti della carrozzeria in carbonio. Ma le novità maggiori della HP4 sono nel “pacchetto elettronico”. Il Race ABS ritarato (disinseribile e utilizzabile in quattro modalità: Rain, Sport, Race e Slick) e il Launch Control (per partenze fulminee, impedisce alla ruota davanti di alzarsi e alla posteriore di pattinare) sono importanti, ma la vera “chicca” è il sistema DDC (Dynamic Damping Control) in grado di adattare dinamicamente la risposta delle sospensioni, cioè di variare le regolazioni “in tempo reale” basandosi sullo stile di guida del pilota e le condizioni dell’asfalto. Migliorato anche il controllo di trazione DTC. Per tutto questo, il prezzo appare sicuramente adeguato alla moto, anzi concorrenziale rispetto alle concorrenti.
Come va
In pista
Il minor peso dell’HP4 ha migliorato l’agilità rispetto alla S1000: nello stretto è più svelta e reattiva. La mappa Race offre già prestazioni “corsaiole”, mentre per gestire la moto in Slick ci vuole davvero esperienza: i controlli elettronici sono al minimo e i 190 CV dell’HP4 si fanno sentire tutti, con accelerazioni brucianti e un allungo spaventoso. Le sospensioni dinamiche le danno una stabilità incredibile, l’ABS la rende sicura nelle “staccatone”.
Su strada
Fuori dalla pista si è costretti ad utilizzare le mappature Sport o Rain, per l’erogazione della potenza meno brusca ma soprattutto per avere tutti gli “aiuti” elettronici necessari per controllare le prestazioni dell’HP4 su strade aperte al traffico. L’ABS rende gestibile un impianto frenante che richiederebbe troppa sensibilità da parte del pilota sul bagnato o sullo sconnesso, dove si apprezza il funzionamento perfetto delle sospensioni semiattive.
In autostrada
Non è una moto nata per viaggiare, ma la classica gita domenicale si può fare. La posizione di guida è abbastanza comoda, ma il cupolino rialzato è d’obbligo altrimenti si è troppo esposti all’aria e ci stanca in fretta. Elevatissima la stabilità sui curvoni tipici delle autostrade, mentre i consumi sono anche accettabili se non si viaggia “a manetta”. Poco considerato invece il passeggero; anche la capacità di carico è ridotta a borsa da serbatoio e zainetto.
In città
Inutile dire che l’HP4 non è a suo agio nel traffico cittadino, nonostante la buona agilità e il peso contenuto. Su sconnesso e pavé la mappa Rain è d’obbligo, potendo contare sui controlli elettronici assolutamente necessari per evitare spiacevoli sorprese in apertura del gas e in frenata. Le sospensioni dinamiche, per quanto efficaci e regolabili, sono pensate per la guida in pista e non amano buche e pavé.
Il minor peso dell’HP4 ha migliorato l’agilità rispetto alla S1000: nello stretto è più svelta e reattiva. La mappa Race offre già prestazioni “corsaiole”, mentre per gestire la moto in Slick ci vuole davvero esperienza: i controlli elettronici sono al minimo e i 190 CV dell’HP4 si fanno sentire tutti, con accelerazioni brucianti e un allungo spaventoso. Le sospensioni dinamiche le danno una stabilità incredibile, l’ABS la rende sicura nelle “staccatone”.
Su strada
Fuori dalla pista si è costretti ad utilizzare le mappature Sport o Rain, per l’erogazione della potenza meno brusca ma soprattutto per avere tutti gli “aiuti” elettronici necessari per controllare le prestazioni dell’HP4 su strade aperte al traffico. L’ABS rende gestibile un impianto frenante che richiederebbe troppa sensibilità da parte del pilota sul bagnato o sullo sconnesso, dove si apprezza il funzionamento perfetto delle sospensioni semiattive.
In autostrada
Non è una moto nata per viaggiare, ma la classica gita domenicale si può fare. La posizione di guida è abbastanza comoda, ma il cupolino rialzato è d’obbligo altrimenti si è troppo esposti all’aria e ci stanca in fretta. Elevatissima la stabilità sui curvoni tipici delle autostrade, mentre i consumi sono anche accettabili se non si viaggia “a manetta”. Poco considerato invece il passeggero; anche la capacità di carico è ridotta a borsa da serbatoio e zainetto.
In città
Inutile dire che l’HP4 non è a suo agio nel traffico cittadino, nonostante la buona agilità e il peso contenuto. Su sconnesso e pavé la mappa Rain è d’obbligo, potendo contare sui controlli elettronici assolutamente necessari per evitare spiacevoli sorprese in apertura del gas e in frenata. Le sospensioni dinamiche, per quanto efficaci e regolabili, sono pensate per la guida in pista e non amano buche e pavé.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 288,8 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 11,0 |
0-1000 metri | 19,4 |
0-100 km/h | 3,5 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 12,0 |
1000 metri | 21,1 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 191/142,4 |
Giri al minuto | 13100 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 40,1 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 15,7 |
Extraurbano | 17,0 |
A 90 km/h | 18,3 |
A 120 km/h | 16,4 |
Al massimo | 9,0 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 279,0 |
Al massimo | 153,7 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi 4 cilindri |
Cilindrata (cm3) | 999 |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV(kW)/giri | 192(143)/13000 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Pneumatico anteriore | 120/70 17" |
Pneumatico posteriore | 200/55 - 17" |
Altezza sella (cm) | 82 |
Peso (kg) | 169 |
Capacità serbatoio (litri) | 17,5 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Tempo di consegna | immediato |
Dimensioni rilevate da inSella
Image
Passo |
142.20
|
Lunghezza |
205.60
|
Altezza sella |
82.00
|
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Commenti
va bene, è un razzo... ma se non vai in pista e non sei un supermanico, non te la godi di certo! Meglio una bella 600...
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