Betamotor RR Enduro 125 LC
La RR 125 “base” ha un bel motore, si guida bene ed è costruita con cura. Va bene per andare a scuola e per imparare i trucchi della guida offroad
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€ 4.780
Pregi
Le finiture e la ciclistica di qualità. Il motore ha una buona spinta e garantisce prestazioni brillanti.
Difetti
Il sistema di frenata combinata in fuoristrada, le vibrazioni agli alti regimi, la sella poco imbottita
Foto e immagini
In sintesi
Dopo anni passati senza grandi novità (e di vendite in calo costante), di recente le case hanno riscoperto le 125: sono parecchie le nuove moto in arrivo nei prossimi mesi per invogliare i ragazzi (e forse anche qualche adulto) a tornare sulle due ruote da “ottavo di litro”. Betamotor è una delle poche case che non hanno mai abbandonato le 125 e può contare su una ricca gamma di motard, enduro (anche da gara) e scrambler. Tra le più apprezzate c’è la RR 125 LC della nostra prova: una tuttofare di qualità capace di cavarsela bene su asfalto e su sterrati non troppo impegnativi.
Anima racing, ma è per la strada
La RR 125 LC monta un monocilindrico 4 tempi da 124,7 cm3, raffreddato a liquido e dotato di doppio radiatore ed elettroventola per tenere sotto controllo le temperature. Il piccolo “mono” da 15 CV (ok per patente A1 a 16 anni e B da auto) è omologato Euro 4 e come impone questa normativa ha l’impianto frenante con sistema combinato CBS (Combined Braking System) che ripartisce l’azione automaticamente su entrambe le ruote con un solo comando. Nella ciclistica invece troviamo un telaio in acciaio a doppia culla con forcellone in alluminio, una forcella a steli rovesciati da 41 mm con corsa di 260 mm e un monoammortizzatore con regolazione del precarico e corsa di 270 mm. Le ruote a raggi in alluminio (anteriore da 21” e posteriore da 18”) montano pneumatici rigorosamente tassellati.
Anima racing, ma è per la strada
La RR 125 LC monta un monocilindrico 4 tempi da 124,7 cm3, raffreddato a liquido e dotato di doppio radiatore ed elettroventola per tenere sotto controllo le temperature. Il piccolo “mono” da 15 CV (ok per patente A1 a 16 anni e B da auto) è omologato Euro 4 e come impone questa normativa ha l’impianto frenante con sistema combinato CBS (Combined Braking System) che ripartisce l’azione automaticamente su entrambe le ruote con un solo comando. Nella ciclistica invece troviamo un telaio in acciaio a doppia culla con forcellone in alluminio, una forcella a steli rovesciati da 41 mm con corsa di 260 mm e un monoammortizzatore con regolazione del precarico e corsa di 270 mm. Le ruote a raggi in alluminio (anteriore da 21” e posteriore da 18”) montano pneumatici rigorosamente tassellati.
Come va
su strada
La posizione di guida con manubrio rialzato e largo il giusto garantisce un buon controllo della moto, sia nelle manovre sia in movimento. Alta anche la sella (93 cm da terra), ma i fianchi stretti e le sospensioni morbide (che “cedono” quando il pilota è in sella) permettono di mettere i piedi a terra anche a chi è sul metro e settantacinque. Piace parecchio il motore: per avere 15 CV (limite di potenza “legale” per le 125 da guidare con patenti A1 e B), questo piccolo “mono” spinge forte e con un discreto brio anche ai medi regimi (intorno ai 5.000 giri), ma è comunque agli alti che riesce a dare il meglio di sé. La RR in curva stupisce per la precisione e la sicurezza che trasmette: è veloce nello scendere in piega e agile nei cambi di direzione (il peso ridotto la aiuta parecchio), mentre la ruota anteriore da 21 pollici garantisce una buona stabilità. Le gomme tassellate sull’asfalto si comportano bene, almeno sull’asciutto; meglio invece stare attenti sul bagnato, perché l’avantreno diventa meno prevedibile. Le sospensioni morbide incassano le buche senza problemi, ma su asfalto non vanno strapazzate: per rendere al meglio la RR Enduro va guidata con comandi fluidi e traiettorie “rotonde”. Se non si esagera con le pieghe comunque questa Enduro non fa rimpiangere la versione Motard. Efficace la frenata, grazie al doppio freno a disco (rispettivamente da 260 mm davanti e 220 mm dietro): per ottenere un’azione efficace dall’impianto combinato bisogna agire su entrambi i comandi, usando solo quello al manubrio si ottiene poco. Così così il comfort: la seduta è poco imbottita e le vibrazioni del motore si fanno sentire per bene agli alti regimi.
in fuoristrada
La RR se la cava bene anche in fuoristrada. Non è una moto da gara, ma l’esperienza della casa italiana nel mondiale Enduro si sente: le sospensioni copiano bene le buche e la posizione di guida in piedi risulta corretta. Il motore 125 è potente a sufficienza per divertirsi su sterrati e percorsi offroad poco impegnativi: l’erogazione regolare della potenza aiuta i meno esperti e permette di gestire senza affanni le situazioni più “complicate”. Risulta invece un po’ fastidioso l’intervento della frenata combinata che non permette di dosare a dovere la potenza: in molte situazioni è meglio utilizzare solo il comando posteriore.
in città
La Beta RR 125 si rivela una buona compagna anche in città, se non fosse per gli pneumatici tassellati, che fanno vibrare la moto ad ogni ripartenza da fermo. Grazie al peso ridotto e all’ottimo sterzo si sguscia tra le auto in coda senza difficoltà, mentre le sospensioni “da fuoristrada” assorbono buche, pavé, asfalto irregolare e marciapiedi senza problemi. La frenata con sistema combinato CBS è sicura, ma sul bagnato bisogna fare attenzione alla gomma tassellata anteriore, che va facilmente in crisi. Buono anche il binomio cambio e frizione, morbido e sempre preciso.
La posizione di guida con manubrio rialzato e largo il giusto garantisce un buon controllo della moto, sia nelle manovre sia in movimento. Alta anche la sella (93 cm da terra), ma i fianchi stretti e le sospensioni morbide (che “cedono” quando il pilota è in sella) permettono di mettere i piedi a terra anche a chi è sul metro e settantacinque. Piace parecchio il motore: per avere 15 CV (limite di potenza “legale” per le 125 da guidare con patenti A1 e B), questo piccolo “mono” spinge forte e con un discreto brio anche ai medi regimi (intorno ai 5.000 giri), ma è comunque agli alti che riesce a dare il meglio di sé. La RR in curva stupisce per la precisione e la sicurezza che trasmette: è veloce nello scendere in piega e agile nei cambi di direzione (il peso ridotto la aiuta parecchio), mentre la ruota anteriore da 21 pollici garantisce una buona stabilità. Le gomme tassellate sull’asfalto si comportano bene, almeno sull’asciutto; meglio invece stare attenti sul bagnato, perché l’avantreno diventa meno prevedibile. Le sospensioni morbide incassano le buche senza problemi, ma su asfalto non vanno strapazzate: per rendere al meglio la RR Enduro va guidata con comandi fluidi e traiettorie “rotonde”. Se non si esagera con le pieghe comunque questa Enduro non fa rimpiangere la versione Motard. Efficace la frenata, grazie al doppio freno a disco (rispettivamente da 260 mm davanti e 220 mm dietro): per ottenere un’azione efficace dall’impianto combinato bisogna agire su entrambi i comandi, usando solo quello al manubrio si ottiene poco. Così così il comfort: la seduta è poco imbottita e le vibrazioni del motore si fanno sentire per bene agli alti regimi.
in fuoristrada
La RR se la cava bene anche in fuoristrada. Non è una moto da gara, ma l’esperienza della casa italiana nel mondiale Enduro si sente: le sospensioni copiano bene le buche e la posizione di guida in piedi risulta corretta. Il motore 125 è potente a sufficienza per divertirsi su sterrati e percorsi offroad poco impegnativi: l’erogazione regolare della potenza aiuta i meno esperti e permette di gestire senza affanni le situazioni più “complicate”. Risulta invece un po’ fastidioso l’intervento della frenata combinata che non permette di dosare a dovere la potenza: in molte situazioni è meglio utilizzare solo il comando posteriore.
in città
La Beta RR 125 si rivela una buona compagna anche in città, se non fosse per gli pneumatici tassellati, che fanno vibrare la moto ad ogni ripartenza da fermo. Grazie al peso ridotto e all’ottimo sterzo si sguscia tra le auto in coda senza difficoltà, mentre le sospensioni “da fuoristrada” assorbono buche, pavé, asfalto irregolare e marciapiedi senza problemi. La frenata con sistema combinato CBS è sicura, ma sul bagnato bisogna fare attenzione alla gomma tassellata anteriore, che va facilmente in crisi. Buono anche il binomio cambio e frizione, morbido e sempre preciso.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi monocilindrico |
Cilindrata (cm3) | 124,7 |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV(kW)/giri | 15(11)/nd |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Pneumatico anteriore | 90/90 - 21" |
Pneumatico posteriore | 120/90 - 18" |
Altezza sella (cm) | 93 |
Peso (kg) | 103 |
Capacità serbatoio (litri) | 7,3 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Tempo di consegna | immediato |
Dimensioni rilevate da inSella
Image
Passo |
141.00
|
Lunghezza |
209.00
|
Altezza sella |
93.00
|
Betamotor Enduro 125 RR 2T 2019
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