Leggera, pratica e inarrestabile
La “tuttofare” della casa toscana è agile, snella, pesa poco e ha prestazioni dignitose. Va benissimo in città e nel misto, sullo sterrato e in tangenziale. Prezzo corretto
Image
€ 5.245
Pregi
Agilità
Anche nei passaggi più stretti e in città non impegna
Peso
Molto contenuto per la categoria, facilita la guida
Semplicità
Una moto robusta e tutta sostanza
Anche nei passaggi più stretti e in città non impegna
Peso
Molto contenuto per la categoria, facilita la guida
Semplicità
Una moto robusta e tutta sostanza
Difetti
Finiture
Essenziale anche nella cura dei dettagli
Vibrazioni
Su manubrio e pedane agli alti regimi
Stabilità
A tutta velocità perde in precisione di guida
Essenziale anche nella cura dei dettagli
Vibrazioni
Su manubrio e pedane agli alti regimi
Stabilità
A tutta velocità perde in precisione di guida
Foto e immagini
In sintesi
La Beta Alp è la perfetta rappresentante di una “filosofia motociclistica” in via di estinzione fatta di tanta sostanza e poca elettronica, riassunta nel celebre detto: “ciò che non c’è, non si può rompere”. Il motore è infatti un tranquillo monocilindrico di origine Suzuki raffreddato ad aria ed alimentato a carburatore, montato in una ciclistica in tubi d’acciaio con sospensioni ad ampia escursione e monoammortizzatore regolabile nel precarico. A disco i freni su entrambe le ruote, equipaggiati con pinze a doppio pistoncino.
Questa moto snella e dal peso contenuto era nata per le escursioni in montagna e per il fuoristrada leggero, ma col tempo si è creata una solida fama di moto da città per la maneggevolezza garantita dalle dimensioni compatte, per le sospensioni che digeriscono qualsiasi asperità e per la sella stretta e non troppo alta. E con il bauletto e la borsa laterale (offerti da Betamotor come optional) la Alp acquista una capacità di carico da scooter. Il prezzo di listino è corretto, ma contrattando un poco (o guardandosi in giro tra “km 0” e promozioni) non è difficile scendere sotto i 5.000 euro.
Questa moto snella e dal peso contenuto era nata per le escursioni in montagna e per il fuoristrada leggero, ma col tempo si è creata una solida fama di moto da città per la maneggevolezza garantita dalle dimensioni compatte, per le sospensioni che digeriscono qualsiasi asperità e per la sella stretta e non troppo alta. E con il bauletto e la borsa laterale (offerti da Betamotor come optional) la Alp acquista una capacità di carico da scooter. Il prezzo di listino è corretto, ma contrattando un poco (o guardandosi in giro tra “km 0” e promozioni) non è difficile scendere sotto i 5.000 euro.
Come va
Su strada
Sulle strade lente e tortuose di montagna si apprezza la notevole facilità di guida della Alp: anche i tornanti risultano semplici da affrontare per i neofiti. Il peso contenuto, i fianchi snelli ed il manubrio largo “da fuoristrada” consentono comunque un ottimo controllo della moto in ogni situazione, mentre il motore spinge bene anche ai regimi medio-bassi, per viaggiare in relax senza tirare le marce. L’assetto “morbido” permette di destreggiarsi bene anche su strade sterrate, grazie al grip offerto dagli pneumatici tassellati montati dalla moto in prova.
In autostrada
La Alp 4.0 non è una moto da granturismo e neppure da “tirate” a tutta manetta, lo si capisce al primo sguardo. La protezione aerodinamica è praticamente inesistente e agli alti regimi ci sono vibrazioni su pedane e manubrio, anche se non molto fastidiose. A tutto gas inoltre si avverte un alleggerimento dell’avantreno e gli spazi di frenata tendono ad allungarsi. Per affrontare invece le tangenziali e brevi tratti autostradali da commuting quotidiano la Alp 4.0 va benissimo: protettività a parte, può sostituire uno scooterone.
In citta
Altro che sterrati: la Alp sembra nata per affrontare il traffico. Grazie al peso “piuma”, alle dimensioni ridotte, all’agilità e al raggio di sterzo da record riesce a passare ovunque. Le sospensioni ad ampia escursione e con taratura “soffice” assorbono asperità, buche e rotaie senza alcun problema. La frizione è leggera e graduale, anche i meno esperti si trovano bene, il cambio ha innesti abbastanza precisi e la modulabilità dei comandi dei freni è di grande aiuto su fondi a scarsa aderenza (anche perché l’ABS non è disponibile neanche a richiesta).
Sulle strade lente e tortuose di montagna si apprezza la notevole facilità di guida della Alp: anche i tornanti risultano semplici da affrontare per i neofiti. Il peso contenuto, i fianchi snelli ed il manubrio largo “da fuoristrada” consentono comunque un ottimo controllo della moto in ogni situazione, mentre il motore spinge bene anche ai regimi medio-bassi, per viaggiare in relax senza tirare le marce. L’assetto “morbido” permette di destreggiarsi bene anche su strade sterrate, grazie al grip offerto dagli pneumatici tassellati montati dalla moto in prova.
In autostrada
La Alp 4.0 non è una moto da granturismo e neppure da “tirate” a tutta manetta, lo si capisce al primo sguardo. La protezione aerodinamica è praticamente inesistente e agli alti regimi ci sono vibrazioni su pedane e manubrio, anche se non molto fastidiose. A tutto gas inoltre si avverte un alleggerimento dell’avantreno e gli spazi di frenata tendono ad allungarsi. Per affrontare invece le tangenziali e brevi tratti autostradali da commuting quotidiano la Alp 4.0 va benissimo: protettività a parte, può sostituire uno scooterone.
In citta
Altro che sterrati: la Alp sembra nata per affrontare il traffico. Grazie al peso “piuma”, alle dimensioni ridotte, all’agilità e al raggio di sterzo da record riesce a passare ovunque. Le sospensioni ad ampia escursione e con taratura “soffice” assorbono asperità, buche e rotaie senza alcun problema. La frizione è leggera e graduale, anche i meno esperti si trovano bene, il cambio ha innesti abbastanza precisi e la modulabilità dei comandi dei freni è di grande aiuto su fondi a scarsa aderenza (anche perché l’ABS non è disponibile neanche a richiesta).
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 133,4 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 16,8 |
0-1000 metri | 33,8 |
0-100 km/h | 9,0 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 15,5 |
1000 metri | 32,0 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 23,5/17,5 |
Giri al minuto | 6800 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 54,1 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 18,5 |
Extraurbano | 21,6 |
A 90 km/h | 24,3 |
A 120 km/h | nr |
Al massimo | 16,0 |
Autonomia | km |
A 90 km/h | 247,9 |
Al massimo | 162,7 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi monocilindrico |
Cilindrata (cm3) | 349 |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV(kW)/giri | nd |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Pneumatico anteriore | 90/90 - 21" |
Pneumatico posteriore | 130/90 - 18" |
Altezza sella (cm) | 86 |
Peso (kg) | 133 |
Capacità serbatoio (litri) | 10,5 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Tempo di consegna | immediato |
Dimensioni rilevate da inSella
Image
Passo |
143.60
|
Lunghezza |
220.30
|
Altezza sella |
86.00
|
Betamotor Alp 4.0 2011
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