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Yamaha Tmax 560, sempre più in alto

Il rinnovato Tmax si conferma il migliore tra i maxiscooter sportivi. Ha un motore vigoroso e potente (con qualche vibrazione), una trasmissione robusta ed efficace, sospensioni perfettamente a punto. È anche più confortevole per pilota e passeggero e ha una dotazione di alto livello. Offerto in versione 560 "base" e Tech Max (più ricca), sarà disponibile dai concessionari a metà dicembre a prezzi "da Tmax"
Arriverà dai concessionari a metà dicembre, ma noi il nuovo Yamaha Tmax l'abbiamo già provato e ve lo racconteremo con tutti i dettagli. Visto però quanto è atteso, vi diciamo subito che il Tmax 560 ci è piaciuto parecchio, anche più delle precedenti versioni. 
Si tratta della settima generazione dello scooter che nel 2001 ha inventato il segmento dei "maxi" sportivi e qui da noi è apprezzato più che in ogni altro paese: dei circa 330.000 Tmax prodotti fino a oggi, oltre 150.000 sono stati venduti in Italia e mantengono un elevato valore anche da usati. Merito di un’evoluzione continua che non ha mai “tradito “ il concetto originale del Tmax: un veicolo che ha le doti di comfort e praticità di uno scooter, ma offre le prestazioni (e anche le emozioni) di una moto, in un cocktail equilibrato che nessuno tra i concorrenti è riuscito mai a eguagliare.


Anche il nuovo Tmax mantiene immutate queste doti, ma offre importanti aggiornamenti nel design, nelle prestazioni e nelle dotazioni. Cambia anche la gamma: ora infatti ci sono solo due versioni, Tmax 560 e Tmax Tech Max, il più attraente e "ricco" per dotazioni e prezzo, che abbiamo provato e vedete nelle immagini e nel video qui sopra.
 
Il vano sottosella è illuminato e accoglie un integrale e altri oggetti, oppure due caschi demi-jet. Ben visibile il nuovo gruppo ottco posteriore con le luci di posizione orizzontali ai lati e lo stop centrale
 
Coda più snella per stare più comodi
L'estetica cambia poco nel frontale, il Tmax si riconosce sempre al primo colpo. Maggiori invece gli interventi sulla parte posteriore, caratterizzata da un codino più corto e appuntito, simile a quello delle Yamaha R carenate, in cui spiccano le nuove luci a led di forma "a T", più belle e visibili delle precedenti. In realtà è stata snellita l'intera parte posteriore: la sella e i fianchetti sono svasati in modo tale da rendere più agevole appoggiare i piedi a terra nelle soste, anche per chi non ha le gambe lunghe. Malgrado queste modifiche, il vano portaoggetti rimane grande abbastanza per ospitare un casco integrale e altri piccoli oggetti, oppure due demi-jet. Da notare che Yamaha garantisce l'impermeabilità del vano stesso: si può quindi sfruttare per metterci cose delicate (come il computer) e tenerle al sicuro in caso di temporali.
La strumentazione TFT comprende tachimetro e contagiri analogici con display centrale per le altre indicazioni e le spie luminose TCS e D-MODE; la smartkey è di serie in entrambe le versioni


 

 
Motore Euro 5 potente ma "educato"
Il bicilindrico parallelo con distribuzione bialbero e 4 valvole per cilindro è sempre fissato rigidamente al telaio in posizione centrale, ma l'omologazione Euro 5 ha costretto i progettisti a rivedere parecchie cose, a partire dalla cilindrata che sale da 530 a 562 cm3 grazie a un aumento dell'alesaggio (il diametro dei cilindri) di 2 mm. Sono state inoltre riviste le camere di scoppio e la fasatura delle valvole, mentre l'impianto di scarico "2 in 1" è tutto nuovo, con due convertitori catalitici (anteriore e posteriore). A proposito di scarico, è stata studiata attentamente anche la "voce" del nuovo Tmax con risultati ottimi (come vedremo meglio nel test). Rivisto anche l'impianto di raffreddamento, per portare il motore rapidamente in temperatura e sopportare meglio il calore nell'utilizzo a bassa velocità, due doti importanti nell'utilizzo urbano. Grazie a tutti questi interventi, oltre all'omologazione Euro 5 il motore 560 sfoggia anche prestazioni migliori del "vecchio" 530: la potenza sale a 35 kW/48 CV (quindi il Tmax si guida anche con la patente A2) e la coppia massima a 55,7 Nm.
Anche la trasmissione CVT è stata modificata: monta una nuova cinghia finale più robusta e ha una rapportatura diversa, per cui è pronta a bassa velocità ma allo stesso tempo più lunga e "distesa" alle alte velocità: in autostrada si viaggia a regimi più bassi e si riducono i consumi (Yamaha dichiara 4,8 litri/100 km, cioè circa 21 km/litro). 
 
La nuova trasmissione CVT utilizza una cinghia più robusta e scorrevole per la trasmissione finale (nella foto); la forcella a steli rovesciati oro e i cerchi "en pendant" sono riservati al Tmax Tech Max

Sospensioni e TCS meglio "accordati"
La ciclistica subisce solo vari affinamenti. II telaio a doppio trave perimetrale e il forcellone (entrambi in alluminio) sono alla base del comportamento "da moto" del Tmax su strada e ovviamente non cambiano. Riviste invece le sospensioni (come vedremo meglio più avanti), con una nuova taratura anteriore e posteriore perfettamente accordata. Nuova taratura anche per il controllo di trazione TCS, per offrire un miglior feeling ed essere meno "invasivo" possibile.
 
Colori e dotazioni diverse per il Tmax Tech Max (a sinistra) e il Tmax 560 (in grigio chiaro a destra nella foto doppia); lo Urban Pack (nella foto a destra) è uno dei "pacchetti" di accessori già disponbili


Due versioni, tre "pacchetti" e tanti accessori
Come abbiamo detto, il Tmax my 2020 è offerto in due versioni: Tmax 560 (11.999 euro) e Tmax Tech Max (13.799 euro). Tmax 560 è disponibile in Icon Grey (il grigio chiaro delle MT) e in Sworg Grey (grigio scuro opaco), mentre Tech Max è disponibile in Sworg Grey e in Tech Kamo, che è il verde opaco dello scooter del nostro test.
Entrambe le versioni hanno una ricca dotazione di serie che comprende tra l'altro due mappature motore, controllo di trazione, smart key e blocco elettrico del cavalletto centrale. Il sistema "smart key" permette di accendere il motore, sbloccare la sella e i vani portaoggetti, nonché bloccare e sbloccare il cavalletto centrale tenendo semplicemente la chiave in tasca. Entrambe le versioni sono infatti dotate del sistema di bloccaggio del cavalletto centrale, un antifurto aggiuntivo che rende anche lo scooter più stabile se urtato in parcheggio. Il Tmax 560 ha il parabrezza regolabile manualmente. La versione Tech Max sfoggia invece una dotazione di alto livello con parabrezza regolabile elettricamente, manopole e sella riscaldate, cruise control, ammortizzatore posteriore regolabile e l'utile sistema MyTmax Connect: grazie all'omonima app che connette lo scooter allo smartphone, il proprietario controlla la posizione del suo Tmax.
Come sempre, Yamaha propone dei "pacchetti" di accessori a prezzo vantaggioso che  permettono di completare la dotazione dello scooter secondo le proprie esigenze. Per il nuovo Tmax ne sono già disponibili tre: Urban pack, Sport pack e Winter pack (i prezzi si conosceranno a breve). L'offerta di singoli accessori è molto lunga e ricca: nel sito di Yamaha li potete vedere in dettaglio.



Come va
Anche in quest'ultima versione il Tmax si conferma il più “motociclistico” tra i maxiscooter, basta fare pochi metri per verificarlo. Grazie alle modifiche alla sella e ai fianchetti, ora stanno bene tutti i piloti da 1,65-1,70 m in su: solo chi è di corporatura più minuta è costretto ancora a stare sulle punte dei piedi nelle soste (oppure appoggiato su una sola gamba, con l'altra che "scavalca" la sella). La posizione di guida è la solita, con le gambe semidistese e il manubrio piuttosto basso, una posizione che sulle prime lascia perplessi i "non Tmaxisti" ma alla quale ci si abitua in fretta. Peccato solo che tenendo i piedi sulle pedane in posizione centrale, lo spazio sia limitato: meglio tenerli più avanzati, appoggiandoli almeno in parte al restroscudo.



Cavalli per tutti
La prima cosa che colpisce avviando il Tmax è il rombo del bicilindrico, molto più cupo e aggressivo in questa versione Euro 5, grazie all'aumento di cilindrata e soprattutto al nuovo scarico dalla voce piacevole e mai fastidiosa. In mappatura S (Sport) il motore 560 ha un'erogazione più vigorosa dei precedenti a tutti i regimi, ma soprattutto tra i 3.000 e i 5.000 giri, allungando in scioltezza fino ai 7.000 dove inizia la zona rossa. Come prestazioni, la casa parla di una velocità massima superiore di 5 km/h rispetto a prima: noi nel test abbiamo sfiorato i 180 km/h con un lancio piuttosto breve, ma ci ha colpiti soprattutto lo scatto a 80-100 km/h che permette sorpassi rapidi e sicuri. Con il motore sotto sforzo ai regimi intermedi si sentono un po' di vibrazioni sulle pedane, ma durano poco e comunque non sono mai fastidiose.



Come una moto tra le curve
Sul dritto il Tmax 560 è stabile e sicuro, anche quando si viaggia molto veloci. La protezione dall'aria è buona per le taglie medie e piccole, mentre chi supera il metro e 80 vorrebbe un parabrezza più ampio e profilato: quello di serie alzato al massimo innesca qualche vortice dietro la testa. Ottimo il comportamento tra le curve: la forcella a steli rovesciati garantisce un'ottima tenuta di strada e una precisione di guida da moto, in perfetto accordo con la sospensione Monocross posteriore. OK i freni sull'asciutto, mentre su asfalto con poco grip bisogna imparare a usarli bene insieme, dosando l'azione per evitare forti trasferimenti di carico: il posteriore appena si alleggerisce tende subito a bloccare, facendo entrare in azione l'ABS in modo brusco, mentre il potente doppio disco anteriore arriva a bloccare la ruota prima di chiamare in azione l'ABS. Un sistema combinato ben realizzato eliminerebbe qualsiasi problema.



Bene in città in tutte le stagioni
Utilizzando la mappatura T (che sta per Town, cioè città) il Tmax diventa un altro scooter. L'erogazione è sempre "da maxi", ma molto più graduale e controllabile che in mappatura Sport: perfetta per viaggiare in città in scioltezza e senza mettere mai in difficoltà il passeggero, ma anche per affrontare la pioggia (lo abbiamo verificato durante il test) e più in generale le strade in condizioni di scarsa aderenza. In questi frangenti si apprezza anche il controllo di trazione TCS ben tarato, pronto a entrare in funzione ma solo quando serve davvero. Ci è piaciuta molto anche la nuova trasmissione: nel traffico intenso lo scooter riprende sempre con prontezza e senza strappi. L'ottimo equilibrio della ciclistica e le dimensioni compatte permettono di sgusciare agili tra le auto, nel traffico il Tmax si guida come uno scooterino di taglia media... finché non si apre il gas e ci si lascia tutti alle spalle. Avremmo voluto testare anche il sistema MyTmax connect, utile per tenere d'occhio lo scooter in città, ma il test è stato troppo breve: ci riserviamo di farlo in occasione della prova completa.


 

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motorebicilindrico 4 tempi
Cilindrata (cm3)562
Raffreddamentoa liquido
Alimentazionea iniezione
Cambioautomatico
Potenza CV (kW)/giri48 (35)/7.500
Freno anteriorea doppio disco
Freno posteriorea disco
Velocità massima (km/h)nd
Dimensioni
Altezza sella (cm)77
Interasse (cm)157,5
Lunghezza (cm)220
Peso (kg)218
Pneumatico anteriore120/70-15"
Pneumatico posteriore160/60-15"
Capacità serbatoio (litri)15
Riserva litrind


 

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Yamaha Tmax 2020

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