Yamaha MT-09: tre cilindri esuberante e grintosa
La nuova naked motard di Yamaha ha un gran bel motore, pronto a spingere a tutti i regimi e sempre ben gestibile. Su strada è maneggevole ed efficace e dotata di una frenata potente (ma l'ABS è optional). L'acceleratore elettronico ha un marcato effetto on/off, buono il prezzo
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€ 7.890
Foto e immagini
Nuova naked motard
La Yamaha MT-09 è una moto completamente nuova, difficile da inquadrare in una categoria ben precisa, perché miscela lo stile delle naked sportive e quello delle motard “cattive”. I “numeri” che mette in campo sono di rilievo: 188 kg di peso in ordine di marcia con pieno di benzina e una potenza erogata di 115 CV a 10.500 giri. Il cuore dell progetto è il nuovissimo motore tre cilindri di 847 cm3 a 4 tempi, 4 valvole con albero motore "a croce", derivato da quello della M1 di Jorge Lorenzo e Valentno Rossi. Il propulsore è stato presentato già lo scorso anno al salone internazionale Intermot di Colonia, è dotato di pistoni forgiati in alluminio che scorrono all'interno di cilindri con riporto diretto per assicurare un'eccellente dispersione del calore, ha un albero di bilanciamento per ridurre le vibrazioni e i tre condotti di aspirazione di lunghezza differente, una soluzione che permette di aumentare la coppia del motore a tutti i regimi. Buona la dotazione elettronica: sistema di gestione elettronica dell’acceleratore (YCC-T) e lo Yamaha D-Mode che permette di scegliere tra tre diverse mappature della centralina: modalità STD (standard), “A” e “B”. La modalità STD (standard) è quella che va bene per farci su tutti i percorsi; la modalità “A” è quella più sportiva, offre una risposta più pronta del motore ai bassi e medi regimi; infine in modalità “B” il motore ha una risposta più dolce, perfetta per i fondi scivolosi (pavè urbano) o bagnati. Niente controllo di trazione, mentre l'ABS è optional (500 euro).
La Yamaha MT-09 è una moto completamente nuova, difficile da inquadrare in una categoria ben precisa, perché miscela lo stile delle naked sportive e quello delle motard “cattive”. I “numeri” che mette in campo sono di rilievo: 188 kg di peso in ordine di marcia con pieno di benzina e una potenza erogata di 115 CV a 10.500 giri. Il cuore dell progetto è il nuovissimo motore tre cilindri di 847 cm3 a 4 tempi, 4 valvole con albero motore "a croce", derivato da quello della M1 di Jorge Lorenzo e Valentno Rossi. Il propulsore è stato presentato già lo scorso anno al salone internazionale Intermot di Colonia, è dotato di pistoni forgiati in alluminio che scorrono all'interno di cilindri con riporto diretto per assicurare un'eccellente dispersione del calore, ha un albero di bilanciamento per ridurre le vibrazioni e i tre condotti di aspirazione di lunghezza differente, una soluzione che permette di aumentare la coppia del motore a tutti i regimi. Buona la dotazione elettronica: sistema di gestione elettronica dell’acceleratore (YCC-T) e lo Yamaha D-Mode che permette di scegliere tra tre diverse mappature della centralina: modalità STD (standard), “A” e “B”. La modalità STD (standard) è quella che va bene per farci su tutti i percorsi; la modalità “A” è quella più sportiva, offre una risposta più pronta del motore ai bassi e medi regimi; infine in modalità “B” il motore ha una risposta più dolce, perfetta per i fondi scivolosi (pavè urbano) o bagnati. Niente controllo di trazione, mentre l'ABS è optional (500 euro).
Dal blocchetto destro sul manubrio si comandano facilmente le tre mappature del motore; a destra, il bellissimo forcellone asimmetrico pressofuso in alluminio.
Ciclistica leggera e compatta
L'adozione del motore a tre cilindri rende ovviamente la moto più leggera e compatta di una quadricilindrica: il motore della MT-09 pesa circa 10 kg in meno rispetto a quello della FZ8. Questo ha consentito di realizzare un telaio altrettanto compatto in grado di esaltare la maneggevolezza: si tratta di una struttura in alluminio pressofuso formata da due sezioni che, come sulla maxi MT-01, si congiungono nella zona del cannotto e del perno del forcellone. Gli ingegneri Yamaha si sono concentrati sulla centralizzazione delle masse, collocando, per esempio, la marmitta sotto il motore e l’ammortizzatore in posizione quasi orizzontale. Soluzioni che permettono di aumentare l'agilità e la sensazione di controllo della moto.
A sinistra, lo scarico in posizione ribassata aiuta a migliorare la maneggevolezza; a destra, la strumentazione interamente digitale, completa e ben leggibile.
Sospensioni regolabili e ABS
A livello di sospensioni segnaliamo la nuova forcella a steli rovesciati da 41 mm con un’escursione di 137 mm (7 mm in più rispetto a quelli della FZ8) e l’ammortizzatore disposto sotto la sella (130 mm di escursione), in posizione praticamente orizzontale, una soluzione che, come detto prima, non solo contribuisce a centralizzare le masse, ma a rendere la moto più snella. Le sospensioni sono regolabili sia in estensione che nel precario. A sottolineare l’indole sportiva della MT-09, davanti troviamo due grossi dischi da 298 mm di diametro, su cui "lavorano" pinze radiali a 4 pistoncini; il disco posteriore misura invece 245 mm.
A sinistra, l'impianto frenante, all'anteriore, si avvale di due dischi da 298 mm di diametro con due grosse pinze radiali a quattro pistoncini; a destra, la lunga seduta dal profilo quasi piatto, con un'ampia sezione zigrinata che offre un grip eccellente.
"In dote" tanti accessori e due allestimenti
Yamaha offre tante le possibilità di personalizzazione per la MT-09, con pezzi sportivi come il terminale di scarico in titanio Akrapovic, i nuovi kit supporti pedane e le leve per freno e frizione regolabili e altri che migliorano il comfort come le borse laterali, la sella in gel, le manopole riscaldabili e i bauletti da 39 e 50 litri. Sono anche disponibili due pacchetti di accessori che permettono un risparmio del 20% sul prezzo dei singoli accessori che li compongono: Sport, che comprende schermo fumè, porta targa, frecce a LED e protezioni telaio (prezzo 430 euro) e Touring, che comprende kit borse laterali morbide da 14 litri (espandibili a 21 litri) con telaietto, borsa serbatoio da 15 litri (espandibile a 22 litri) con sistema di fissaggio al tappo serbatoio, supporto GPS e presa 12V (prezzo al pubblico 491 euro; 559 euro per la versione con porta iPhone).
A sinistra, la MT-09 con l'allestimento Sport; a destra, in versione Touring con le borse laterali morbide e la borsa da serbatoio.
Provatela su strada
La MT-09 sarà disponibile in Italia presso tutte le concessionarie Yamaha a partire dai primi giorni di ottobre al prezzo di 7.890 euro franco concessionario, per le colorazioni Matt Grey e Race Blu. Il prezzo sale a 7.990 euro f.c. per le colorazioni Deep Armor e Blazing Orange, che comprendono anche grafiche MT sul serbatoio, profili ruote in tinta, forcella con finitura oro e logo Yamaha in 3D sulle prese d’aria. Alla nuova MT-09 sarà dedicato l’Open Week-end del 4-6 ottobre: a partire dalla giornata di venerdì 4 e fino alla sera di domenica 6, clienti ed appassionati potranno vedere e soprattutto provare la nuova tre cilindri.
La MT-09 sarà disponibile in Italia presso tutte le concessionarie Yamaha a partire dai primi giorni di ottobre al prezzo di 7.890 euro franco concessionario, per le colorazioni Matt Grey e Race Blu. Il prezzo sale a 7.990 euro f.c. per le colorazioni Deep Armor e Blazing Orange, che comprendono anche grafiche MT sul serbatoio, profili ruote in tinta, forcella con finitura oro e logo Yamaha in 3D sulle prese d’aria. Alla nuova MT-09 sarà dedicato l’Open Week-end del 4-6 ottobre: a partire dalla giornata di venerdì 4 e fino alla sera di domenica 6, clienti ed appassionati potranno vedere e soprattutto provare la nuova tre cilindri.
Come va
La prima cosa che colpisce quando si sale sulla MT-09 sono le dimensioni estremamente compatte: sembra di balzare in sella a una monocilindrica tanto sono ridotti gli ingombri del telaio all'altezza delle pedane. La posizione di guida è perfetta: si sta ben inseriti nella moto grazie ai profondi incavi del serbatoio, con il busto ben eretto e le braccia protese verso il largo manubrio rialzato, in stile cross.
Motore stratosferico
Ma è il motore a convincere di più: è esuberante e con tanta coppia a tutti i regimi. Riprende in sesta marcia da 50 km/h a poco più di 2.000 giri, per poi tirare fuori la classica grinta che contraddistingue tutti i tre cilindri ai medi regimi; ma non si ferma, attorno ai 6.000 giri arriva un'altra botta di potenza che proietta rapidamente la lancetta del contagiri ben oltre la zona rossa, posta oltre gli 11.000 giri, con un allungo che non ha nulla da invidiare ai quattro cilindri. Il tutto "condito" da un sound di scarico entusiasmante.
"Istruzioni per l'uso"
Fortuna che ci sono tre mappature che aiutano a "imbrigliarlo" come si deve: la "A" è veramente cattiva, ha una risposta fin troppo brusca all'apertura del gas; la "standard", secondo noi, basta e avanza anche per lo smanettone più esigente; mentre, per chi ama prendersela con calma oppure vuole affrontare le strade di città sotto la pioggia senza troppi problemi, c'è la mappatura "B" che, pur non tagliando la potenza, eroga i cavalli in maniera dolce ed "educata". Sotto controllo le vibrazioni, praticamente nulle fino ai 6/7.000 giri, oltre diventano avvertibili sulle pedane, senza tuttavia infastidire per davvero: in ogni caso siamo già a velocità da ritiro patente.
Incontenibile tra le curve
Bastano poche curve, il tempo di prendere confidenza con l'avantreno e il manubrio leggermente rialzato rispetto a quello di una naked tradizionale, per capire di che pasta è fatta la MT-09: divora ogni curva con una facilità impressionante, è svelta nei cambi di direzione ed estremamente maneggevole. Nei curvoni veloci non ha la precisione di una sportiva, ma il manubrio largo e le sospensioni "rialzate", permettono di tenere il gas spalancato anche in presenza di avallamenti e imperfezioni dell'asfalto (anche pesanti come quelle incontrate sulle splendide strade della Croazia nei dintorni di Spalato), in queste situazioni la MT-09 rimane lì, stabile e sicura, con le sospensioni che "digeriscono" di tutto (a differenza di altre naked sportive). La MT-09 poi si guida come una naked, caricando l'anteriore e spingendo sulle pedane, ma quando si va (molto) forte si può guidare anche come una motard, buttandola dentro la curva e "puntando" la gamba fuori. Nelle staccate i trasferimenti di carico dell'assetto (l'avantreno "affonda") sono avvertibili, ma non è nulla di grave: le sospensioni regolabili permettono di trovare in fretta l'assetto migliore.
Frenata potente e qualche difetto di gioventù
L'impianto frenante è sempre all'altezza della situazione, potente e ben modulabile. Consigliamo la versione con l'ABS, una sicurezza su cui non ha senso risparmiare. Non ci ha convinto invece l'acceleratore elettronico che ha un marcato effetto on-off e ci sarebbe piaciuta la presenza del controllo di trazione, un aiutino "elettronico" sempre più indispensabile. Tuttavia non si può avere tutto, considerando anche il prezzo interessante della MT-09. Mettete in conto anche l'assenza di protezione dell'aria, almeno fino a quando non si monta un parabrezza, attingendo al ricco catalogo di accessori originali.
La prima cosa che colpisce quando si sale sulla MT-09 sono le dimensioni estremamente compatte: sembra di balzare in sella a una monocilindrica tanto sono ridotti gli ingombri del telaio all'altezza delle pedane. La posizione di guida è perfetta: si sta ben inseriti nella moto grazie ai profondi incavi del serbatoio, con il busto ben eretto e le braccia protese verso il largo manubrio rialzato, in stile cross.
Motore stratosferico
Ma è il motore a convincere di più: è esuberante e con tanta coppia a tutti i regimi. Riprende in sesta marcia da 50 km/h a poco più di 2.000 giri, per poi tirare fuori la classica grinta che contraddistingue tutti i tre cilindri ai medi regimi; ma non si ferma, attorno ai 6.000 giri arriva un'altra botta di potenza che proietta rapidamente la lancetta del contagiri ben oltre la zona rossa, posta oltre gli 11.000 giri, con un allungo che non ha nulla da invidiare ai quattro cilindri. Il tutto "condito" da un sound di scarico entusiasmante.
"Istruzioni per l'uso"
Fortuna che ci sono tre mappature che aiutano a "imbrigliarlo" come si deve: la "A" è veramente cattiva, ha una risposta fin troppo brusca all'apertura del gas; la "standard", secondo noi, basta e avanza anche per lo smanettone più esigente; mentre, per chi ama prendersela con calma oppure vuole affrontare le strade di città sotto la pioggia senza troppi problemi, c'è la mappatura "B" che, pur non tagliando la potenza, eroga i cavalli in maniera dolce ed "educata". Sotto controllo le vibrazioni, praticamente nulle fino ai 6/7.000 giri, oltre diventano avvertibili sulle pedane, senza tuttavia infastidire per davvero: in ogni caso siamo già a velocità da ritiro patente.
Incontenibile tra le curve
Bastano poche curve, il tempo di prendere confidenza con l'avantreno e il manubrio leggermente rialzato rispetto a quello di una naked tradizionale, per capire di che pasta è fatta la MT-09: divora ogni curva con una facilità impressionante, è svelta nei cambi di direzione ed estremamente maneggevole. Nei curvoni veloci non ha la precisione di una sportiva, ma il manubrio largo e le sospensioni "rialzate", permettono di tenere il gas spalancato anche in presenza di avallamenti e imperfezioni dell'asfalto (anche pesanti come quelle incontrate sulle splendide strade della Croazia nei dintorni di Spalato), in queste situazioni la MT-09 rimane lì, stabile e sicura, con le sospensioni che "digeriscono" di tutto (a differenza di altre naked sportive). La MT-09 poi si guida come una naked, caricando l'anteriore e spingendo sulle pedane, ma quando si va (molto) forte si può guidare anche come una motard, buttandola dentro la curva e "puntando" la gamba fuori. Nelle staccate i trasferimenti di carico dell'assetto (l'avantreno "affonda") sono avvertibili, ma non è nulla di grave: le sospensioni regolabili permettono di trovare in fretta l'assetto migliore.
Frenata potente e qualche difetto di gioventù
L'impianto frenante è sempre all'altezza della situazione, potente e ben modulabile. Consigliamo la versione con l'ABS, una sicurezza su cui non ha senso risparmiare. Non ci ha convinto invece l'acceleratore elettronico che ha un marcato effetto on-off e ci sarebbe piaciuta la presenza del controllo di trazione, un aiutino "elettronico" sempre più indispensabile. Tuttavia non si può avere tutto, considerando anche il prezzo interessante della MT-09. Mettete in conto anche l'assenza di protezione dell'aria, almeno fino a quando non si monta un parabrezza, attingendo al ricco catalogo di accessori originali.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | tre cilindri, 4T |
Cilindrata (cm3) | 847 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione elettronica |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 115 CV (84,6)/10.500 |
Freno anteriore | doppio disco |
Freno posteriore | disco singolo |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 82 |
Interasse (cm) | 144 |
Lunghezza (cm) | 208 |
Peso in ordine di marcia/ABS (kg) | 188/191 |
Pneumatico anteriore | 120/70-17" |
Pneumatico posteriore | 180/55-17" |
Capacità serbatoio (litri) | 14 |
Riserva litri | nd |
Yamaha MT-09 2014
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