Yamaha FJR 1300, comoda e con tanta elettronica

La più elettronica di tutte

Yamaha ha completato la famiglia FJR 1300 con la versione AS ,dotata di cambio semiautomatico e sospensioni elettroniche. La FJR 1300 AS è spinta da un quattro cilindri di 1.298 cm^₃ da 146 CV (a 8.000 giri), dotato di due "modalità" di erogazione: S per la guida sportiva e “T” per  quella turistica. Di serie il controllo di trazione disinseribile e il Cruise Control, che permette di mantenere una velocità costante sui lunghi rettilinei senza toccare l'acceleratore. La seconda generazione di cambio semiautomatico è stata migliorata riducendo il tempo di cambiata di circa del 30% rispetto al vecchio modello. Per passare da una marcia all'altra basta azionare il pedale oppure i comandi sulla manopola, la frizione si aziona da sola. In più la nuova Yamaha FJR 1300 AS è dotata della funzione “stop-mode” che scala automaticamente le marce fino alla prima in caso di arresto della moto.

Ciclistica elettronica e tanti accessori

La Yamaha FJR 1300 AS ha le sospensioni elettroniche (è la prima Yamaha ad averle) che permettono al pilota di scegliere tra ben 12 regolazioni di forcella e mono e quattro modalità di guida: “da solo”, “pilota più bagaglio”, “in due”, “pilota, passeggero e bagaglio” e, per ciascuna, altri tre settaggi: Soft, Standard e Hard. L'impianto frenante è formato da una coppia di dischi da 320 mm all'anteriore (pinze tradizionali) e da 282 mm al posteriore, mentre l'ABS è di serie. La dotazione si completa con la sella regolabile su due posizioni e le manopole riscaldabili elettricamente. La Yamaha  FJR 1300 AS prevede a listino circa 30 accessori dedicati ed è disponibile in due colorazioni, nero e bronzo. Costa 19.690 euro, vale a dire 2.000 euro in più rispetto alla base.

Come va

Nelle manovre da fermo il peso si sente, bisogna stare attenti, soprattutto se la sella è regolata nella posizione più alta. La posizione di guida è comoda ma, rispetto alla media delle maxitourer, risulta abbastanza caricata sui polsi. Una volta in moto si apprezza la buona taratura delle due mappe motore: la Touring  è dolcissima e offre una spinta regolare, mentre la Sport rende l'acceleratore più reattivo e “incattivisce” il carattere del motore. Se nel traffico la FJR 1300 AS paga le dimensioni generose, su strade aperte la maxi Yamaha si prende la rivincita. Protettiva anche a elevata velocità, in autostrada è solida in rettilineo e nei curvoni veloci. Nel misto è prevedibile e abbastanza veloce nello scendere in piega, fatica a impostare la traiettoria solo nelle curve più strette. Il nuovo cambio elettronico dà il meglio di sé in scalata: le marce ingranano bene ed entrano veloci e precise. Un po' rumoroso negli innesti delle marce basse e, nonostante il lavoro effettuato per velocizzare la cambiata, rimane ancora una leggera sensazione di on-off tra una marcia e l'altra. Scomoda la sistemazione della leva al manubrio in scalata, quella azionata con il pollice, molto arretrata all'interno del blocchetto e difficile da azionare.

Sospensioni OK

Efficace il lavoro delle nuove sospensioni. La taratura Standard è bilanciata, buona per tutto se non si spinge al massimo. La soft è parecchio morbida e a ogni buca si può innescare “l'effetto rimbalzo”. Se si decide di guidare più sportivamente la Hard è d'obbligo: rende l'avantreno ancora più preciso senza sacrificare eccessivamente il comfort. Il controllo di trazione fa il suo dovere anche se, l'entrata in azione, taglia di molto la potenza, forse una scelta per rendere la Yamaha FJE 1300 AS gestibile anche da chi non ha troppa esperienza. Ottimo, infine, il lavoro dei freni, l'ABS è efficace e mai invasivo, ma per ottenere il massimo dall'anteriore è necessario “strizzare” la leva.