Muletto silenzioso

Com'è fatto

È uno scooter elettrico “da lavoro” e può circolare senza problemi nelle zone a traffico limitato. Omologato come ciclomotore ha una capacità di carico sui portapacchi di 90 kg, ma la dote più interessante del Cargoscooter è l’autonomia dichiarata: ben 120 km per la versione “top” (che costa però 6.950 euro). Miracolo possibile grazie ai 4 moduli di batterie (le altre versioni ne hanno 2 o 3) ricaricabili oltre 2.000 volte. La versione base della prova invece può arrivare a 60 km. Le batterie sono nel tunnel centrale, tengono basso il baricentro e lasciano libero il sottosella. Il Cargoscooter era un progetto italiano nato per le amministrazioni pubbliche: le Poste Svizzere lo usano da anni. Ora iniziano finalmente le vendite anche ai privati.

Come va

È compatto, ma spazioso: comode in particolare le pedane ai lati del tunnel centrale, anche se un po’ sporgenti. Il peso elevato si sente nelle manovre da fermo, ma penalizza l’agilità solo a pieno carico. La massa del motore invece si sente quando si curva a sinistra. Lo scatto è fulmineo (soprattutto in modalità “veloce”), mentre la frenata è migliorabile: i freni sono entrambi a tamburo, potenti quanto basta per le prestazioni del Cargoscooter ma poco modulabili. L’autonomia di 60 km del modello base in prova è sufficiente per una giornata di lavoro. Come nei veicoli elettrici più raffinati, c’è un sistema che permette di ricaricare le batterie in frenata, aumentando così l’autonomia effettiva.