Jedi Motor 750 GT, la tourer cinese che parla italiano
Progettata e realizzata da Marabese, è la versione “civile” di un modello utilizzato dalla polizia cinese. Comoda e ben dotata, ha un bicilindrico brillante e si muove bene anche nello stretto. Manca il controllo di trazione, ma il prezzo si annuncia aggressivo
Foto e immagini
Come è fatta
Cosa succede se un’azienda cinese specializzata in moto per le forze di polizia si rivolge a un progettista italiano per realizzare un prodotto di alto livello? Lo ha fatto Jedi Motor con Marabese, che ha disegnato, progettato e industrializzato la 750 GT. Si tratta di un esemplare “civile” di preserie (quella “da lavoro” in Cina è già utilizzata da varie polizie) che abbiamo potuto testare in anteprima. Il motore è un bicilindrico frontemarcia da 730 cm³ sviluppato da Suter Racing (azienda svizzera attiva anche in MotoGP) con raffreddamento a liquido e frizione antisaltellamento, eroga 82 CV e 70 Nm di coppia. Il telaio perimetrale e il forcellone sono in alluminio, e l’impianto frenante è Brembo con pinze radiali anteriori. Il peso è di 225 kg a secco e il serbatoio ha una capacità di 24 litri.
Dotazione da viaggio
L’unico sistema elettronico è l’ABS a due canali. La dotazione invece è ricca: luci full LED, fotocamera anteriore, parabrezza, valigie e sella a comando elettrico. Manopole e selle sono riscaldabili, e il cruscotto è TFT.
Il cruscotto usa un display TFT ampio e ben realizzato: offre tutte le informazioni necessarie in modo chiaro e facile da tenere d’occhio.
Come va
Sin dal primo sguardo e montando in sella, viene spontaneo pensare alla BMW RT. La posizione di guida e le dimensioni sono simili, ma la Jedi ha la sella più bassa ed è più stretta tra le gambe, grazie al motore coi cilindri affiancati. Nelle manovre da fermo e a bassa velocità tra le auto, la 750 GT è facile da gestire, grazie anche alla corretta distribuzione dei pesi. Il motore se la cava bene ai bassi regimi in prima e seconda, mentre nelle marce alte è meglio tenerlo sopra i 3.000 giri per viaggiare fluidi. Dai 4.000 agli 8.500 giri sale rapidamente con voce cattiva. Ottimo il comfort: la carena protegge bene tutto il corpo e non si percepiscono vibrazioni fastidiose, mentre le sospensioni tarate morbide assorbono bene i colpi e garantiscono una tenuta di strada sicura. Meglio evitare però la guida sportiva, visti gli ingombri e il peso. La frenata è potente e sempre modulabile.
Carta d'identità
Motore | bicilindrico 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 730 |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 82(60)/8500 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | 190 |
Altezza sella (cm) | 78 |
Interasse (cm) | 146,5 |
Lunghezza (cm) | 219 |
Peso (kg) | 225 |
Pneumatico anteriore | 120/70 - 17" |
Pneumatico posteriore | 160/60 - 17" |
Capacità serbatoio (litri) | 24 |
Riserva litri | nd |