Per la scuola e per le gare

Una enduro "trasformabile"

Gli enduristi non lo hanno mai "ripudiato": leggero, potente, economico da gestire, il motore a due tempi è ancora il preferito dagli amanti del tassello. HM ha deciso di accontentare vecchi e nuovi "fan della miscela" sviluppando questa CRE dotata di un monocilindrico 2T con cilindro in alluminio e riporto al NiCaSil. Basta poco per trasformarla in una moto da gara: con 300 euro si può montare un kit (non omologato per l'uso su strada) che aumenta la potenza fino a 27 CV e offre la possibilità di scegliere tra differenti mappature della centralina.

Pratica e ha un usato che vale

Anche se sembra solo "cattiva", la CRE è una moto pratica: di serie su tutta la gamma (anche sulle versioni motard) c'è il miscelatore automatico, così non è necessario portarsi dietro la tanichetta con l'olio lubrificante. Di qualità la ciclistica: il telaio è in alluminio, le sospensioni sono regolabili e l'impianto frenante ha un disco da 250 mm all'anteriore e uno da 220 al posteriore. Il prezzo è salato, ma bisogna considerare che questa CRE è praticamente una moto "pronto gara" e l'usato tiene bene.

Motore un po' spigoloso

La posizione di guida è quella (un po' scomoda) delle enduro da corsa: si sta appollaiati a ridosso del largo manubrio su una sella stretta, alta e poco imbottita. Il motore ha carattere da vendere, ma è un po' "spigoloso" nell'erogazione della potenza: ai regimi più bassi è pigro, poi quando entra in coppia la potenza esplode tutta d'un colpo. Bene la forcella che assorbe i colpi più duri mantenendo l'avantreno rapido nei cambi di direzione e rigoroso nel seguire la traiettoria impostata, ben accordata a un monoammortizzatore che filtra tutto e garantisce sempre la giusta trazione al posteriore. Anche la risposta dei freni è soddisfacente.