Custom piccola e divertente

Come è fatta
Buona per muoversi in città e per viaggi poco impegnativi, la nuova Harley-Davidson Street è soprattutto una “prima moto” ideale: compatta e leggera, ha prestazioni più che accettabili ed è divertente da guidare senza mai mettere in difficoltà il pilota. Il motore (denominato Revolution X) è inedito e moderno: un bicilindrico a V di 60° che è in pratica la versione in scala ridotta del potente V-Rod, compresi il raffreddamento a liquido e la distribuzione a quattro valvole per cilindro. Classici invece il telaio a doppia culla in tubi d’acciaio, il forcellone scatolato nello stesso materiale e le sospensioni: una forcella di tipo tradizionale e due ammortizzatori regolabili nel solo precarico. La dotazione di serie è essenziale, come d’abitudine in casa H-D, per lasciare che i clienti si divertano (e spendano un po’ di soldi) personalizzando la  loro moto con gli accessori originali. Visto quanto si risparmia con la Street 750 (ben 1.400 euro meno della “economica” Sportster Iron), la mancanza di fronzoli ci sta benissimo. Ciò che lascia perplessi sono le finiture: la Street sarà anche un modello “di accesso” per Harley-Davidson, ma noi da una custom 750 che costa 7.800 euro ci aspetteremmo comandi al manubrio di qualità analoga alle altre H-D, vernici più curate, cavi e connettori elettrici nascosti e non“volanti”. Oltre che l’ABS di serie...

Come va
La sella bassissima facilita chi è di corporatura minuta nelle manovre da fermo, mentre chi è alto più di 1 metro e 75 ha le gambe un po’ rannicchiate, oltre che divaricate a causa del serbatoio panciuto. In città ci si muove bene, la Street 750 è maneggevolissima e il raggio di sterzo favorevole aiuta nei passaggi stretti tra le auto. Il propulsore è veramente ben riuscito: elastico e pronto ad ogni comando, tira bene a tutti i regimi, vibra poco ed è accoppiato ad un cambio preciso ma con una corsa un po’ lunga. Bene il reparto sospensioni, confortevoli in città ma non troppo cedevoli e adatte anche per la guida “allegra” sui percorsi ricchi di curve, dove la Street 750 si rivela divertente e pronta alla piega. Adeguati i freni: peccato che non ci sia l’ABS neanche a richiesta.