Beta RR 250 2T 2015, è più sfruttabile
L'interesse e lo sviluppo per il 2 tempi, nell'enduro, non accenna a dimunuire e nella gamma Beta Motor 2015 fanno parte anche la 250 2T (7.910 euro) e la 300 (8.010 euro), evolute in modo razionale, alla ricerca di miglior sfruttabilità. Sono quasi gemelle, ma la differenza si sente. Con nessuna delle due si scherza... soprattutto con la 300!
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€ 7.910
Foto e immagini
Com’è fatta
Oltre ai quattro modelli a 4 tempi (qui il test della RR 350 EFI), la gamma Beta Motor enduro 2015 comprende due cilindrate a 2 tempi, 250 e 300 cm3. Gli aggiornamenti per i my 2015 hanno interessato un po’ tutta la moto, anche se nessun intervento è di carattere radicale. A parte un irrobustimento generale delle zone più stressate del telaio, entrambe le cilindrate sono state oggetto di modifiche con l’obiettivo di migliorare la qualità di erogazione in particolare sulla 250. Sulla quarto di litro è aumentato il numero di molle di regolazione della valvola di scarico che passano da una a due, poste parallelamente, come sulla 300 cm3. La 300, di fatto, eredita il gruppo cilindro, camera di combustione e centralina provenienti dalla versione ufficiale 2014 Racing. Segnaliamo l’intervento sul profilo della camera di combustione, mentre sulla 250 c’è un inedito silenziatore di scarico con tubo interno a diametro ridotto, per aumentare le doti d’allungo. La forcella rovesciata Sachs da 48 mm è stata messa a punto su specifiche Beta e presenta consistenti modifiche: il pistone di estensione è stato ridisegnato con geometria “a tre asole” per una migliore progressività di azion, poi sono stati rivisitati i profili di foderi e canne come pure quello della molla. Anche al retrotreno, l’ammortizzatore è dotato di nuovo pistone migliorato per evitare cali di rendimento nell'uso "intenso". Aggiornate anche le sovrastrutture: la sella ha un'imbottitura leggermente più soffice e il paracolpi al manubrio è ora omologato FIM. Rivista anche la livrea che rimane comunque fedele ai "colori sociali" Beta.
Come va
Queste motorizzazioni, nel fuoristrada, sono ancora molto gettonate, sia per impiego racing, ma anche a livello amatoriale, per i vantaggi in termini di costi e facilità di manutenzione. Una volta a cavallo delle 2 tempi fiorentine ci si accorge che sono vere e proprie libellule. Tra i vantaggi dei 2 tempi c’è infatti l’agilità che emerge più che altro nei passaggi impegnativi e molto stretti. Di contro, sono più nervosi nel trasmettere la potenza alla ruota, rispetto a più sfruttabili 4T, lo si nota più che altro con la 300, che ha indole più "corsaiola". L’erogazione della potenza è comunque migliorata su entrambe le cilindrate, in termini di linearità, pur mantenendo una bella reattività al comando del gas e senza intaccare i valori di coppia e potenza massima. Ad ogni modo, pur essendo di base rimaste simili ai m.y. 2014, con il gas in mano, si apprezza il lavoro fatto dai progettisti per rendere più gestibili e meno affaticanti questi motori che, tra l’altro, hanno guadagnato qualcosina anche in allungo. In definitiva, l’evoluzione della gamma 2T di Beta è stata all’insegna della razionalità, più che all’incremento delle performance pure anche perché, di fatto, di birra ne hanno già abbastanza. Bisogna dire che la 250 è diventata meglio domabile ai bassi regimi, cosa molto buona per una enduro, si apprezza in mulattiera e nei tratti difficili o quando il fondo è molto viscido. La 300 permette meno di scherzare col gas, ma tutto sommato, ha buona coppia, capace di arrampicare con un filo di gas e senza indugio anche su tratti tosti. Una cosa è certa… a questo sound è difficile resistere.
Oltre ai quattro modelli a 4 tempi (qui il test della RR 350 EFI), la gamma Beta Motor enduro 2015 comprende due cilindrate a 2 tempi, 250 e 300 cm3. Gli aggiornamenti per i my 2015 hanno interessato un po’ tutta la moto, anche se nessun intervento è di carattere radicale. A parte un irrobustimento generale delle zone più stressate del telaio, entrambe le cilindrate sono state oggetto di modifiche con l’obiettivo di migliorare la qualità di erogazione in particolare sulla 250. Sulla quarto di litro è aumentato il numero di molle di regolazione della valvola di scarico che passano da una a due, poste parallelamente, come sulla 300 cm3. La 300, di fatto, eredita il gruppo cilindro, camera di combustione e centralina provenienti dalla versione ufficiale 2014 Racing. Segnaliamo l’intervento sul profilo della camera di combustione, mentre sulla 250 c’è un inedito silenziatore di scarico con tubo interno a diametro ridotto, per aumentare le doti d’allungo. La forcella rovesciata Sachs da 48 mm è stata messa a punto su specifiche Beta e presenta consistenti modifiche: il pistone di estensione è stato ridisegnato con geometria “a tre asole” per una migliore progressività di azion, poi sono stati rivisitati i profili di foderi e canne come pure quello della molla. Anche al retrotreno, l’ammortizzatore è dotato di nuovo pistone migliorato per evitare cali di rendimento nell'uso "intenso". Aggiornate anche le sovrastrutture: la sella ha un'imbottitura leggermente più soffice e il paracolpi al manubrio è ora omologato FIM. Rivista anche la livrea che rimane comunque fedele ai "colori sociali" Beta.
Come va
Queste motorizzazioni, nel fuoristrada, sono ancora molto gettonate, sia per impiego racing, ma anche a livello amatoriale, per i vantaggi in termini di costi e facilità di manutenzione. Una volta a cavallo delle 2 tempi fiorentine ci si accorge che sono vere e proprie libellule. Tra i vantaggi dei 2 tempi c’è infatti l’agilità che emerge più che altro nei passaggi impegnativi e molto stretti. Di contro, sono più nervosi nel trasmettere la potenza alla ruota, rispetto a più sfruttabili 4T, lo si nota più che altro con la 300, che ha indole più "corsaiola". L’erogazione della potenza è comunque migliorata su entrambe le cilindrate, in termini di linearità, pur mantenendo una bella reattività al comando del gas e senza intaccare i valori di coppia e potenza massima. Ad ogni modo, pur essendo di base rimaste simili ai m.y. 2014, con il gas in mano, si apprezza il lavoro fatto dai progettisti per rendere più gestibili e meno affaticanti questi motori che, tra l’altro, hanno guadagnato qualcosina anche in allungo. In definitiva, l’evoluzione della gamma 2T di Beta è stata all’insegna della razionalità, più che all’incremento delle performance pure anche perché, di fatto, di birra ne hanno già abbastanza. Bisogna dire che la 250 è diventata meglio domabile ai bassi regimi, cosa molto buona per una enduro, si apprezza in mulattiera e nei tratti difficili o quando il fondo è molto viscido. La 300 permette meno di scherzare col gas, ma tutto sommato, ha buona coppia, capace di arrampicare con un filo di gas e senza indugio anche su tratti tosti. Una cosa è certa… a questo sound è difficile resistere.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | monocilindrico 2 tempi |
Cilindrata (cm3) | 249 (293,1) |
Raffreddamento | a liquido |
Alimentazione | carburatore Kewin 36 |
Cambio | sei marce |
Potenza CV (kW)/giri | n.d. |
Freno anteriore | disco Wave 260 mm |
Freno posteriore | disco Wave 240 mm |
Velocità massima (km/h) | n.d. |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 93 |
Interasse (cm) | 148,2 |
Lunghezza (cm) | 217,2 |
Peso (kg) | 104 |
Pneumatico anteriore | 90/90-21" |
Pneumatico posteriore | 140/80-18" |
Capacità serbatoio (litri) | 9,5 |
Riserva litri | 1,6 |
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