È più “classica” che custom

Aprima vista la Yamaha XV 950 sembra una custom come la H-D Sportster, adatta ai principianti e buona come base da personalizzare in stile “bobber”. Nel corso della prova abbiamo invece scoperto che la XV 950 è molto più di questo: la bicilindrica Yamaha è una diretta concorrente delle stradali retrò oggi di moda, comoda e pratica da usare tutti i giorni. In particolare se è la versione R (come la moto in queste pagine) con ABS di serie e ammortizzatori regolabili nel precarico e compressione.

Su strada
Non fatevi ingannare dalle linee “da custom”: la posizione di guida è (quasi) da stradale, con le pedane solo leggermente avanzate. La ciclistica (specie in questa versione R con gli ammortizzatori regolabili) è precisa, dà subito confidenza e permette di godersi i percorsi con molte curve. Il motore spinge regolare, dà il meglio ai regimi medio-bassi e permette di riprendere sempre senza incertezze. Sufficiente la frenata: i comando sono ben dosabili, ma il disco anteriore va un po’ in difficoltà quando si richiede un’azione decisa.

In autostrada
Se volete  viaggiare, meglio montare il parabrezza (optional, costa 359 euro): non c’è protezione dall’aria, la pressione dell’aria si scarica su petto e testa del pilota, stancandolo in fretta. Il vero problema in viaggio sono però le vibrazioni, fastidiose già a 120-130 km/h soprattutto sulle pedane. La tenuta di strada e la stabilità sono sempre buone, anche sulle giunzioni stradali non va mai in crisi. Discreti i consumi (difficile scendere sotto i 16 km/l), ma il piccolo serbatoio impone soste frequenti per il pieno. Quanto al passeggero, meglio lasciarlo a casa: sta davvero scomodo.

In città
Con la sua sella bassa e l’ottimo bilanciamento, la XV è ottima per affrontare  la città e il suo traffico. Il motore elastico e pronto permette di usare poco il cambio (comunque preciso) ma scalda parecchio, almeno d’estate. Il raggio di sterzo ridotto aiuta negli slalom tra le auto incolonnate, ma nei passaggi stretti bisogna fare attenzione al manubrio largo, che quando si sterza al massimo contringe addirittura a spostare il busto. Sulle buche e sul pavé si salta un po’ per gli ammortizzatori rigidi, mentre i freni sono OK: nelle frenate improvvise bisogna tirare il comando con decisione, ma c’è l’ABS di serie.

Velocità massima (km/h)	166,3
Accelerazione	secondi
0-400 metri	14,8
0-1000 metri	28,8
0-100 km/h	6,2
Ripresa (da 50 km/h)	secondi
400 metri	14,4
1000 metri	28,7
Potenza massima alla ruota
CV/kW	49,3/36,7
Giri al minuto	5481
Frenata	metri
Da 100 km/h	44,1
Consumi	km/l
Autostrada	14,7
Extraurbano	21,7
A 90 km/h	18,2
A 120 km/h	16,4
Al massimo	12,0
Autonomia	km
A 90 km/h	197,2
Al massimo	143,7