Yamaha Tricity: il “tre ruote” più facile e leggero
Ideale per chi vuole passare dall’auto allo scooter per muoversi in città, il Tricity è sicuro e maneggevole. Il motore 125 spinge bene e beve poco, le sospensioni e i freni sono ok, il prezzo
è molto interessante
è molto interessante
Image
€ 3.490
Pregi
Maneggevolezza
Facile da guidare, l’anteriore è leggero
Finiture
Curate nei dettagli, nonostante il prezzo contenuto
Peso
Ridotto, è poco più alto di uno scooter a due ruote
Facile da guidare, l’anteriore è leggero
Finiture
Curate nei dettagli, nonostante il prezzo contenuto
Peso
Ridotto, è poco più alto di uno scooter a due ruote
Difetti
Portaoggetti
Farebbe comodo averne uno nel retroscudo
Protezione
Il parabrezza di serie è basso e protegge poco
Pedane passeggero
Troppo alte, le gambe sono rannicchiate
Farebbe comodo averne uno nel retroscudo
Protezione
Il parabrezza di serie è basso e protegge poco
Pedane passeggero
Troppo alte, le gambe sono rannicchiate
Foto e immagini
In sintesi
Utilizzabile anche da chi ha la patente B da auto e dai 16enni con patente A1, il Tricity rappresenta una validissima alternativa sia ai classici scooter a ruote alte, sia agli altri “tre ruote”. Rispetto ai ruote alte offre una sicurezza di marcia nettamente superiore, grazie alla ruota in più, a un prezzo più o meno uguale. Rispetto agli altri tre ruote invece è più leggero e “facile” (soprattutto per chi non ha mai guidato uno scooter) grazie al peso di soli 148 kg, all’avantreno molto leggero e alla sella bassa da terra.
La particolare sospensione anteriore (che permette di piegare in curva) ha uno schema “a parallelogramma deformabile” con parti in alluminio (così pesa meno). Per ogni ruota ci sono due steli: quello davanti guida la sospensione, quello dietro ammortizza le buche.Nonostante le dimensioni compatte, il Tricity è spazioso sia sulla sella sia sulla pedana piatta. Comodo lo scudo scavato, peccato manchi un vano portaoggetti: il sottosella comunque ha una discreta capienza (può accogliere un casco integrale). Il motore è brillante ma solo in città, i consumi sono sempre contenuti, difficile scendere sotto i 30 km con un litro. Costruito con cura “giapponese”, il Tricity sfoggia plastiche di qualità e un’ottima dotazione: anche per questo il prezzo di 3.490 euro appare molto interessante.
La particolare sospensione anteriore (che permette di piegare in curva) ha uno schema “a parallelogramma deformabile” con parti in alluminio (così pesa meno). Per ogni ruota ci sono due steli: quello davanti guida la sospensione, quello dietro ammortizza le buche.Nonostante le dimensioni compatte, il Tricity è spazioso sia sulla sella sia sulla pedana piatta. Comodo lo scudo scavato, peccato manchi un vano portaoggetti: il sottosella comunque ha una discreta capienza (può accogliere un casco integrale). Il motore è brillante ma solo in città, i consumi sono sempre contenuti, difficile scendere sotto i 30 km con un litro. Costruito con cura “giapponese”, il Tricity sfoggia plastiche di qualità e un’ottima dotazione: anche per questo il prezzo di 3.490 euro appare molto interessante.
Come va
Su strada
La prima cosa che stupisce, in sella al Tricity, è la leggerezza dell’anteriore che rende la guida facilissima: sembra di stare in sella a un veicolo a due ruote, ma nettamente più stabile del solito. Il baricentro basso aiuta nelle curve a bassa velocità e rende lo scooter stabile e neutro nell’inserimento in curva, grazie anche all’ottima distribuzione dei pesi tra anteriore e posteriore. Il motore è brillante e spinge bene fin dall’apertura del gas, mantenendo sempre consumi contenuti; la spinta cala solo oltre gli 80 km/h. Più che discreta la protezione dell’ampio scudo, ma il parabrezza “sportivo” copre poco.
In città
Tra i veicoli a tre ruote è in assoluto il più adatto alla città: pesa poco (meno di 150 kg), la sella bassa aiuta ad appoggiare i piedi a terra ai semafori (non esiste blocco della sospensione) e lo sterzo permette di girare in un fazzoletto. Anche nelle inversioni la stabilità è elevata e non si avverte la pesantezza dell’anteriore tipica degli altri tre ruote, è agile quasi come i normali “ruote alte”. Il motore spinge bene in partenza e ha prestazioni brillanti alle velocità urbane. I freni sono grintosi, ma le leve vanno tirate a fondo e il comando è un po’ spugnoso. Ok la sospensione anteriore che assorbe tutto; la posteriore, invece, è più duretta.
La prima cosa che stupisce, in sella al Tricity, è la leggerezza dell’anteriore che rende la guida facilissima: sembra di stare in sella a un veicolo a due ruote, ma nettamente più stabile del solito. Il baricentro basso aiuta nelle curve a bassa velocità e rende lo scooter stabile e neutro nell’inserimento in curva, grazie anche all’ottima distribuzione dei pesi tra anteriore e posteriore. Il motore è brillante e spinge bene fin dall’apertura del gas, mantenendo sempre consumi contenuti; la spinta cala solo oltre gli 80 km/h. Più che discreta la protezione dell’ampio scudo, ma il parabrezza “sportivo” copre poco.
In città
Tra i veicoli a tre ruote è in assoluto il più adatto alla città: pesa poco (meno di 150 kg), la sella bassa aiuta ad appoggiare i piedi a terra ai semafori (non esiste blocco della sospensione) e lo sterzo permette di girare in un fazzoletto. Anche nelle inversioni la stabilità è elevata e non si avverte la pesantezza dell’anteriore tipica degli altri tre ruote, è agile quasi come i normali “ruote alte”. Il motore spinge bene in partenza e ha prestazioni brillanti alle velocità urbane. I freni sono grintosi, ma le leve vanno tirate a fondo e il comando è un po’ spugnoso. Ok la sospensione anteriore che assorbe tutto; la posteriore, invece, è più duretta.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 98,3 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 22,3 |
0-1000 metri | 45,8 |
0-100 km/h | 5,0 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 19,0 |
1000 metri | 42,2 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 8/5,9 |
Giri al minuto | 7300 |
Frenata | metri |
Da 60 km/h | 15,0 |
Consumi | km/l |
Autostrada | nr |
Extraurbano | 44,5 |
Urbano | 39,4 |
Al massimo | 30,3 |
Autonomia | km |
A 90 km/h | 298 |
Al massimo | 203 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi monocilindrico |
Cilindrata (cm3) | 124,8 |
Cambio | automatico |
Potenza CV(kW)/giri | 11(8,1)/9000 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Pneumatico anteriore | 90/80 - 14" |
Pneumatico posteriore | 110/90 - 12" |
Altezza sella (cm) | 78 |
Peso (kg) | 152 |
Capacità serbatoio (litri) | 6,6 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Tempo di consegna | immediato |
Dimensioni rilevate da inSella
Image
Passo |
132.00
|
Lunghezza |
192.00
|
Altezza sella |
78.00
|
Yamaha Tricity 125/155 2015
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I voti degli utenti
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2
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Commenti
Ad un prezzo competitivo. Tuttavia dubito che copra lo 0-100 in 5'' con una velocità massima di 98km/h.
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Il Tricity 125 che ho provato è un mezzo di per sé già interessante che a mio avviso può essere un valido ed appetibile concorrente del MP3 date le sue forme fluide rispetto al concorrente e l'ottimo rapporto qualità prezzo, mi chiedo solo quando Yamaha tenterà di insidiare realmente il monopoli di Piaggio proponendo una versione da 350cc ed una da 500cc? Spero che non debba aspettare ancora troppo tempo visto che da tempo dopo tante moto sportive, turistiche e da enduro sto meditando un acquisto di un prodotto simile ma purtroppo visto ancora l'assenza sul mercato di un Tricity di cilindrata superiore non vorrei dover alla fine optare dato il tipo di utilizzo che ne farei per un Peugeot Metropolis 400 o un Piaggio MP3 500.
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