Yamaha TMax Tech Max, il re dei maxi scooter è una garanzia

Il TMax è da diversi anni il punto di riferimento per la categoria dei maxiscooter e anche nell'ultima versione è perfettamente riconoscibile per le linee eleganti e grintose e l'elevata cura costruttiva. 

 

Lo scudo anteriore è studiato in galleria del vento e non causa turbolenze ad alta velocità, ma protegge poco le gambe. Il parabrezza sulla versione Tech Max della prova si può regolare elettricamente (i tasti sono sul blocchetto sinistro), mentre sul Tmax “base” si regola  manualmente. Dietro allo scudo c’è un vano profondo chiuso da uno sportello: all’interno c’è una presa accendisigari per la ricarica a 12 V. I blocchetti al manubrio sono pieni di pulsanti, ma ben ordinati e facili da azionare anche con i guanti invernali. Alcuni tasti sono sulla parte anteriore del blocchetto, ma è facile trovare tutto dopo che si è presa un po' di abitudine. Il classico cruscotto del Tmax ha due quadranti analogici e un display centrale TFT chiaro e pieno di informazioni. Il vano sottosella si apre alzando la punta della sella ed è più capiente rispetto ad alcuni concorrenti: può ospitare un casco integrale o due caschi jet. In punta di sella c'è il tappo del serbatoioche  si apre premendo uno dei due tasti vicini allo sportello. L’altro serve per sbloccare la sella stessa e accedere al vano.

Il motore bicilindrico da 562 cc ha distribuzione bialbero, acceleratore elettronico e trasmissione finale a cinghia. Due le mappature selezionabili: S sportiva e T più docile. Il telaio è in alluminio. Sono di serie il controllo di trazione (disinseribile), l’accensione con telecomando Smart Key e (sul Tech Max), il cruise control, oltre a manopole e sella riscaldate. L’impianto di scarico è di tipo due in uno con due convertitori catalitici (uno anteriore e uno posteriore). Bella la sonorità cupa e aggressiva, che tanto entusiasma i possessori di questo maxi-scooter.

La posizione in sella è comoda, “da Tmax”: la sella è ampia, il manubrio basso e piuttosto lontano, le pedane sono profonde ma non è possibile arretrare i piedi a causa dell’ingombro del motore, che costringe a tenerli avanzati. Anche la porzione di sella del passeggero del Tmax è comoda, ampia e rialzata, lasciando i più alti esposti all’aria. Le pedane sono un po’ alte, ma le maniglie comode e alla giusta altezza. Il comfort è apprezzabile: lo scooterone Yamaha ha un’impostazione sportiva ma il parabrezza elettrico protegge bene, arriva solo un po’ di aria sulle gambe. 

Le prestazioni sono sempre brillanti e soprattutto sfruttabili in ogni situazione. Molto bene la ripresa: il Tmax ha un classico cambio automatico da scooter, ma le due mappature cambiano parecchio l’erogazione (più grintosa in S, più docile in T): mentre non cambia la progressione fluida garantita dal variatore. La taratura di forcella e ammortizzatori è “sostenuta”, ma si adatta bene a tutti i fondi stradali: la tenuta di strada è buona a tutte le andature grazie al telaio a doppio trave perimetrale e alle sospensioni ben “accordate” tra loro. L'ingresso in cruva è sincero e sufficientemente preciso, il peso non è un problema, la ruota da 15" si comporta bene. Per quanto riguarda i freni, i due dischi anteriori e quello posteriore sono aggressivi e potenti, ma ben controllati dall’ABS. 

Il TMax se la cava egregiamente in autostrada, grazie a un telaio “da moto” e alle prestazioni brillanti del motore. Il comfort è molto buono, il cruise control di cui è dotato una bella comodità. Limitate e mai fastidiose le vibrazioni, si sentono giusto sul manubrio. In città, con la mappatura T, sfodera un’erogazione dolce, che insieme al variatore rende la guida fluida. Il peso sotto i 220 chili lo fa risultare agile e svelto. Le buche più secche si sentono, ma gli ammortizzatori lavorano correttamente. Bene la frenata, l'impianto risponde pronto e i comandi sono ben modulabili; convince anche il sistema di controllo trazione, ben tarato. Per quanto concerne i consumi, non aspettatevi miracoli: il bicilindrico Yamaha non è di grossa cilindrata, ma quando si alza il ritmo “beve” un po' di più rispetto ad altri scooter.