Bella grintosa ma "educata"

Il successo della Kawasaki Z 750 ha “costretto” le naked di media cilindrata a crescere. Yamaha è la prima ad accettare la sfida con questa FZ8 dotata di un nuovo motore da 779 cm3: una interessante “via di mezzo”, agile poco meno di una 600 e potente quasi come una 1000. È una moto sfruttabile in ogni situazione, adatta alle passeggiate ma ottima anche nelle “smanettate” in libertà sulle strade ricche di curve: del resto telaio, forcellone e strumentazione sono gli stessi della FZ1. Le nuove sovrastrutture però rendono la FZ8 più confortevole della sorella maggiore: la sella e il manubrio ridisegnati, insieme al serbatoio più stretto nella zona delle ginocchia, migliorano la posizione di guida.


 

Motore derivato dalla R1

Anche il quattro cilindri in linea della FZ8 deriva da quello della FZ1 (a sua volta ripreso dalla “vecchia” sportiva R1), rivisto in molte parti per renderlo più pronto ai bassi e medi regimi: quello che era il punto debole della FZ6 rispetto alle concorrenti è diventato il punto forte della FZ8. Curate le finiture, come dimostrano anche le plastiche di qualità e ben assemblate. L’unica parte migliorabile è il terminale di scarico: i produttori di scarichi aftermarket avranno da lavorare... La mancanza dell’ABS (anche a richiesta) è invece un problema che deve risolvere la Yamaha. Il prezzo un po’ alto è giustificato (in parte) dalla qualità. 

Su strada

L’FZ8 è una naked “accogliente”: la posizione di guida è poco caricata sui polsi e lo spazio a bordo è abbondante per piloti di tutte le taglie. Il motore spinge forte a tutti i regimi con un’erogazione piena già ai bassi, c’è solo una leggera “incertezza” intorno ai 5.000 giri. Tra le curve è agile e rigorosa nel mantenere le traiettorie, ma se il ritmo aumenta le sospensioni morbide mostrano qualche limite, soprattutto nelle staccate dove la FZ8 tende a scomporsi (la forcella non è regolabile). Bene l’impianto frenante, potente ma modulabile. Preciso il cambio, morbida la frizione.
 

In autrostrada

Nonostante la posizione di guida comoda, l’assenza di un qualsiasi riparo dall’aria limita la possibilità di fare lunghi viaggi. È possibile montare un piccolo parabrezza optional, ma non risolve il problema, già a 120 km/h la pressione dell’aria si sopporta per pochi chilometri. Ok il motore, è potente e non vibra. La ciclistica digerisce senza problemi i curvoni veloci: le sospensioni se la cavano bene anche a pieno carico e mantengono un assetto stabile. Buona la frenata. 


 

In città

Anche il traffico più intenso non è un problema: la FZ8 si muove agile tra le auto grazie all’equilibrio della ciclistica, alla linea snella e al motore bello pronto e facilmente gestibile. Le sospensioni, troppo morbide per la guida sportiva, si rivelano perfette per l’asfalto “metropolitano” e digeriscono qualsiasi buca e pavé. L’agilità è buona, il peso si sente solo nelle manovre da fermo. La mancanza dell’ABS “consiglia” di essere prudenti nelle frenate decise, in particolare sul bagnato, ma l’impianto frenante della FZ8 è modulabile e il posteriore difficilmente arriva al bloccaggio.