Triumph Tiger 800: divertente e ben dotata
La crossover inglese ha un gran motore e sfoggia doti stradali da naked sportiva. Ricca la dotazione elettronica, buona qualità generale, prezzo corretto
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€ 11.490
Pregi
Pregi
Il motore vigoroso, sempre pronto a qualunque regime, l’agilità degna di una naked, l’equilibrio generale e la dotazione completa.
Il motore vigoroso, sempre pronto a qualunque regime, l’agilità degna di una naked, l’equilibrio generale e la dotazione completa.
Difetti
Difetti
l’elettronica è di buon livello, ma complicata da usare; le pedane del pilota sono troppo centrali e toccano presto.
l’elettronica è di buon livello, ma complicata da usare; le pedane del pilota sono troppo centrali e toccano presto.
Foto e immagini
In sintesi
Cresce e si rinnova la famiglia della Tiger 800: per il 2015 infatti Triumph propone due versioni e ben cinque allestimenti. Come per la prima generazione (presentata nel 2010) anche la nuova Tiger 800 è disponibile in due versioni: XR più “stradale” con ruota davanti da 19 pollici, e XC, adatta anche al fuoristrada leggero, con cerchio anteriore da 21” e sospensioni a lunga escursione. Ciascuna delle versioni si articola in vari allestimenti: alle versioni “base” XR e XC si affiancano rispettivamente la XRx e le XCx e XCA, con dotazioni elettroniche e di accessori di alto livello. Per la nostra prova abbiamo scelto la XRx, che secondo noi è una vera “moto totale” ed è praticamente full optional. Oltre all’acceleratore ride-by-wire, all’ABS e al controllo di trazione (Triumph Traction Control) che sono standard anche nelle versioni base, la XRx offre di serie quattro mappature del motore (rain, road, sport e offroad) e tre “riding mode” (Road, Off Road e Rider, programmabile dal pilota) che “accordano” tra loro le risposte dei vari sistemi elettronici. Di serie anche il cruise control, comodo nei lunghi viaggi. Il motore è sempre il valido tre cilindri in linea di 799 cm3 da 86,5 CV (rilevati alla ruota) con raffreddamento a liquido, 4 valvole per cilindro e doppio albero a camme in testa. In questa versione 2015 però il tre cilindri inglese appare meno rumoroso e soprattutto meno assetato: dai nostri rilevamenti emerge che l’autonomia ad andatura autostradale passa dai 312 km della versione precedente a ben 368 con un pieno del serbatoio da 19 litri. Una serie di piccole modifiche estetiche ha invece migliorato il comfort in generale (riducendo il calore trasmesso al pilota) e la protezione dall’aria. Vediamo in dettaglio cosa è emerso dalla prova e dai rilevamenti strumentali.
Come va
Su strada
Molto più silenziosa della versione precedente, la Tiger my 2015 ha un’erogazione della potenza sempre piena e gestibile, cambio e frizione morbidissimi e non vibra. Grazie all’acceleratore elettronico ben tarato, la risposta del motore all’apertura del gas è fluida e graduale sin dai bassi regimi: riprende senza incertezza da 40 km/h in sesta, che corrispondono a poco meno di 2.000 giri. Il meglio però arriva dopo i 6.000 giri, quando tira fuori una bella grinta, allungando senza esitazioni fino alla zona rossa del contagiri a 10.000 giri senza mettere mai in difficoltà il pilota. Ci sono piaciuti i tre “riding mode” (Road, Off-Road e Rider), cioè le modalità di guida che accordano tra loro ABS, controllo di trazione TC e le 4 mappature del motore. Il controllo di trazione funziona bene, mentre è migliorabile la gestione dei dispositivi elettronici: l’interfaccia è poco intuitiva, bisogna “smanettare” tra menù e sottomenù prima di trovare il setting desiderato. Poche sorprese, invece, nel comportamento sui percorsi misti, dove la crossover inglese sfoggia una facilità e una rapidità nel passare da una curva all’altra degne di una naked, rimanendo precisa e sicura in ogni situazione. Migliorata nettamente la frenata, rispetto alla versione precedente: l’anteriore guadagna quel pizzico di grinta che gli mancava e risulta sempre ben dosabile, coadiuvata dall’ottimo ABS di serie.
In autostrada
La Tiger è molto comoda anche per viaggiare. Il pilota sta con il busto ben eretto e le braccia distese verso l’ampio manubrio, discretamente protetto dal cupolino di serie. Per chi usa spesso la moto in autostrada è disponibile comunque come optional un parabrezza più alto e più protettivo. Su questa versione XRx inoltre la sella “comfort” in gel è di serie, un particolare apprezzato da pilota e passeggero nei lunghi trasferimenti. Molto buoni i consumi, con una media vicina ai 20 km/l. Sempre comodo il cruise control, un “gadget” (di serie nella XRx) utilissimo nei lunghi trasferimenti o nei tratti autostradali “sorvegliati” dal Tutor, per rispettare i limiti senza dover controllare il comando del gas: basta impostare la velocità di marcia e al resto pensa lui.
In città
Ci si muove benissimo anche nel traffico con la Tiger XRx, grazie alla maneggevolezza e agli ingombri contenuti. Apprezzabile anche la zona sella/serbatoio particolarmente rastremata, che permette di appoggiare senza difficoltà i piedi per terra anche a chi è di corporatura minuta. L’elasticità del tre cilindri inglese permette di ridurre al minimo l’utilizzo del cambio, mentre le sospensioni a lunga escursione digeriscono senza problemi buche e pavé. L’ABS e il controllo di trazione permettono di viaggiare sicuri sui fondi a scarsa aderenza.
Molto più silenziosa della versione precedente, la Tiger my 2015 ha un’erogazione della potenza sempre piena e gestibile, cambio e frizione morbidissimi e non vibra. Grazie all’acceleratore elettronico ben tarato, la risposta del motore all’apertura del gas è fluida e graduale sin dai bassi regimi: riprende senza incertezza da 40 km/h in sesta, che corrispondono a poco meno di 2.000 giri. Il meglio però arriva dopo i 6.000 giri, quando tira fuori una bella grinta, allungando senza esitazioni fino alla zona rossa del contagiri a 10.000 giri senza mettere mai in difficoltà il pilota. Ci sono piaciuti i tre “riding mode” (Road, Off-Road e Rider), cioè le modalità di guida che accordano tra loro ABS, controllo di trazione TC e le 4 mappature del motore. Il controllo di trazione funziona bene, mentre è migliorabile la gestione dei dispositivi elettronici: l’interfaccia è poco intuitiva, bisogna “smanettare” tra menù e sottomenù prima di trovare il setting desiderato. Poche sorprese, invece, nel comportamento sui percorsi misti, dove la crossover inglese sfoggia una facilità e una rapidità nel passare da una curva all’altra degne di una naked, rimanendo precisa e sicura in ogni situazione. Migliorata nettamente la frenata, rispetto alla versione precedente: l’anteriore guadagna quel pizzico di grinta che gli mancava e risulta sempre ben dosabile, coadiuvata dall’ottimo ABS di serie.
In autostrada
La Tiger è molto comoda anche per viaggiare. Il pilota sta con il busto ben eretto e le braccia distese verso l’ampio manubrio, discretamente protetto dal cupolino di serie. Per chi usa spesso la moto in autostrada è disponibile comunque come optional un parabrezza più alto e più protettivo. Su questa versione XRx inoltre la sella “comfort” in gel è di serie, un particolare apprezzato da pilota e passeggero nei lunghi trasferimenti. Molto buoni i consumi, con una media vicina ai 20 km/l. Sempre comodo il cruise control, un “gadget” (di serie nella XRx) utilissimo nei lunghi trasferimenti o nei tratti autostradali “sorvegliati” dal Tutor, per rispettare i limiti senza dover controllare il comando del gas: basta impostare la velocità di marcia e al resto pensa lui.
In città
Ci si muove benissimo anche nel traffico con la Tiger XRx, grazie alla maneggevolezza e agli ingombri contenuti. Apprezzabile anche la zona sella/serbatoio particolarmente rastremata, che permette di appoggiare senza difficoltà i piedi per terra anche a chi è di corporatura minuta. L’elasticità del tre cilindri inglese permette di ridurre al minimo l’utilizzo del cambio, mentre le sospensioni a lunga escursione digeriscono senza problemi buche e pavé. L’ABS e il controllo di trazione permettono di viaggiare sicuri sui fondi a scarsa aderenza.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 200,5 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 12,4 |
0-1000 metri | 24,0 |
0-100 km/h | 4,0 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 13,1 |
1000 metri | 25,1 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 86,5/64,5 |
Giri al minuto | 7600 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 39,4 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 18,1 |
Extraurbano | 25,2 |
A 90 km/h | 27,6 |
A 120 km/h | 19,9 |
Al massimo | 11,5 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 368,4 |
Al massimo | 212,4 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 3 cilindri 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 799 |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV(kW)/giri | 95(70)/9250 |
Freno anteriore | a doppio disco |
Freno posteriore | a disco |
Pneumatico anteriore | 100/90 - 19" |
Pneumatico posteriore | 150/70 - 17" |
Altezza sella (cm) | 81-83 |
Peso (kg) | 216 |
Capacità serbatoio (litri) | 19 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Tempo di consegna | immediato |
Dimensioni rilevate da inSella
Image
Passo |
154.50
|
Lunghezza |
222.00
|
Altezza sella |
81.00
|
Triumph Tiger 800 XRx 2015
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