Royal Enfield Scram 411: divertimento a basso costo
È indiana, ma ha un'anima inglese, una struttura semplice e un motore piccolo e affidabile, perfetto per chi vuole muoversi agilmente in città senza cedere alla comodità dei "soliti" scooter. Non pesa poco ed è vietato chiederle troppo in termini di prestazioni, ma il prezzo è d'attacco
Pregi
La posizione di guida è azzeccata, adatta a piloti di tutte le taglie, la ciclistica è bene a punto
Difetti
La frenata all’anteriore è migliorabile e la potenza del motore non impressiona
Foto e immagini
In sintesi
La Scram 411 è, in pratica, una Himalayan “civilizzata”. Via i paracolpi e la ruota da 21”, arrivano la ruota da 19”, sospensioni più stradali, una sella ribassata e colorazioni più allegre, giovani e “urbane”. Il faro è integrato in un elegante cupolino che ripara anche il cruscotto. Per illuminare la strada c’è una tradizionale (e potente) lampada alogena. Nel piccolo cruscotto troviamo il tachimetro e un display digitale. Il display del navigatore offre indicazioni “turn by turn” da Google Maps attraverso la app. I blocchetti al manubrio sono di buona qualità, salvo i pulsanti degli indicatori di direzione, piuttosto “delicati” nell’utilizzo. Il fanalino posteriore a led ha una potenza adeguata in tutte le condizioni. Piccolo, ma comodo e ben sfruttabile anche il maniglione di appiglio per il passeggero. In generale le finiture sono abbastaza buone in relazione al prezzo.
Questa Royal Enfield ha una seduta bassa che accoglie confortevolmente i piloti di tutte le taglie e stature. Il monocilindrico della Scram 411 non ha certo una potenza impressionate. Ha un carattere tranquillo, con un’erogazione sempre regolare e un buon tiro ai bassi regimi. Il disco anteriore da 300 mm con pinza ByBre di origini itaiane è controllato dall’ABS a due canali. L’impianto è adeguato alle prestazioni, ma la leva va strizzata a fondo per ottenere l'effetto desiderato.
Come va
In sella alla Royal Enfield si sta comodi, la posizione di guida è naturale e la sella bassa permette a chiunque di appoggiare saldamente i piedi con tranquillità. Il manubrio largo consente di avere fin dai primi metri un buon controllo di quanto succede sotto la ruota anteriore. Anche il passeggero sta bene: la sua porzione di sella è discretamente ampia, le pedane sono alla giusta distanza e c’è il maniglione per tenersi. Nessun problema quindi a viaggiare in due, anche se il motore della Scram 411 è tranquillo e non ha la cavalleria che servirebbe per muoversi in coppia senza rinunciare a una guida brillante.
La Royal Enfield comunque non è male nel misto stretto, grazie all’erogazione pressoché “elettrica” sin dai regimi più bassi che le consente di sfruttare al meglio la spinta del motore e la ciclistica bene a punto. Pur essendo pesante infatti, la seduta vicina a terra e il conseguente abbassamento del baricentro rendono la moto indiana rapida in entrata e uscita di curva. Giudizio positivo anche per le sospensioni, tarate sul morbido ma “sostenute” quel tanto che basta per offrire precisione quando si viaggia veloci. Buono, infine, il grip offerto dalle gomme semitassellate CEAT della Royal: a patto di “fidarsi” dell’anteriore, la tenuta è buona anche nelle curve più accentuate, mentre sul bagnato offrono una sicurezza più che adeguata alle prestazioni.
Il cambio è preciso e morbido negli innesti, non va in difficoltà nell’uso intenso. La frizione è leggera e resistente. I freni non sono molto reattivi, ma più che adeguati alle prestazioni e non mettono in crisi il pilota alle prime armi. La Scram 411 non è nata per viaggiare: si viaggia completamente esposti all’aria, in compenso ha poche vibrazioni, mai eccessivamente fastidiose su manubrio e sella.
La Scram è molto indicata invece nell'uso quotidiano in città, grazie al motore dall’erogazione regolare ai bassi e alla ciclistica reattiva. Le sospensioni tarate sul morbido offrono un buon comfort sull’asfalto rovinato delle nostre città, copiando bene buche e asperità. La frenata è adeguata. A parte l’ABS, ben tarato, seppure leggermente invasivo, non ci sono “aiuti” elettronici alla guida, ma vista la potenza del motore non se ne sente la mancanza.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 126,4 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri |
17,7 |
0-1000 metri | 35,6 |
0-100 km/h | 11,6 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri |
17,0 |
1000 metri | 35,5 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW |
23,1/17,2 |
Giri al minuto | 6.146 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 44,1 |
Consumi | km/l |
Autostrada |
nr |
Extraurbano | 31,2 |
A 90 km/h | 29,8 |
A 120 km/h | 15,8 |
Al massimo | 16,4 |
Autonomia | km |
A 120 km/h |
432,1 |
Al massimo | 237,1 |
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi monocilindrico |
Cilindrata (cm3) | 411 |
Cambio |
a 5 marce |
Potenza CV(kW)/giri | 24,3(17,9)/6.500 |
Freno anteriore | a disco da 300 mm |
Freno posteriore | a disco da 240 mm |
Pneumatico anteriore | 100/90-19” |
Pneumatico posteriore | 120/90-17” |
Altezza sella (cm) | 79,5 |
Peso (kg) | 185 |
Capacità serbatoio (litri) | 14,5 |
Autonomia (km) | 432,1 |
Velocità massima (km/h) | 126,4 |
Tempo di consegna | - |
Dimensioni rilevate da inSella
Passo |
146.00
|
Lunghezza |
211.00
|
Altezza sella |
81.50
|
Royal Enfield Scram 411 2022
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