Peugeot XP400, avventure comode

Tra tanti scooter tutti uguali, l’XP400 GT colpisce per le linee in stile crossover sottolineate da molti particolari “da moto” come i gruppi ottici a LED, il manubrio largo a vista (dotato di paramani), la forcella a steli rovesciati a doppia piastra, le pinze freno ad attacco radiale, il mono posteriore orizzontale e gli pneumatici semitassellati montati su cerchi a raggi da 17 e 15 pollici. 

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Le ruote sono a raggi, le gomme semitassellate vanno bene per gli sterrati ma anche per i pavé cittadini

Per il resto, si tratta di uno scooter prodotto in Francia con finiture di qualità, plastiche dall’aspetto solido e assemblaggi curati. Buona anche la capacità di carico: sotto la sella del pilota c’è un vano che accoglie un casco integrale, un secondo portaoggetti (dotato di presa USB per ricaricare il telefono durante i trasferimenti) è ricavato sotto la sella del passeggero e c’è anche un altro piccolo cassettino sulla punta della sella. Il motore è un monocilindrico 400 con una potenza di 28,7 CV (rilevati alla ruota) e controllo di trazione regolabile su due livelli e disinseribile. La strumentazione è composta da due quadranti analogici e da un TFT da 5” a colori ben leggibile, che si può connettere allo smartphone e funge anche da navigatore. Completa la ricca dotazione la smart key “da automobile”.

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Il display TFT da 5” si legge bene in ogni condizione. Si connette allo smartphone e visualizza le indicazioni stradali turn-by-turn con il sistema i-Connect

Su strada

Montando in sella all’XP400 GT ci si trova subito a proprio agio: lo spazio è abbondante e la posizione di guida comoda e naturale, la sella è ben sagomata e il manubrio largo infonde una grande sensazione di controllo. Il tunnel centrale largo riduce un po’ lo spazio per i piedi sulle pedane, ma è di grande aiuto nella guida “di corpo” perché consente di stringere lo scooter tra le gambe. Apprezzabile anche il cerchio anteriore da 17” che dà stabilità in tutte le situazioni: l’XP400 GT è un piacere da guidare nel misto, entra in curva preciso ed è fluido nei cambi di direzione. Le sospensioni sono a punto: la forcella ben sostenuta e il mono posteriore progressivo nella risposta riducono i trasferimenti di carico e garantiscono un comportamento sempre prevedibile. I freni sono potenti, hanno un attacco deciso ma sono modulabili. Ok anche l’ABS, entra solo quando serve. Quanto al motore, spinge bene ai medi ma è progettato per non mettere mai in difficoltà il pilota quando spalanca l’acceleratore: tra le curve si riesce a mantenere un buon ritmo senza troppo impegno. Positivo anche il fatto che è poco assetato: nell’utilizzo extraurbano si percorrono sempre più di 30 km/l e l’autonomia supera quindi i 300 km, grazie al serbatoio da 13,5 litri. Il traction control è efficace e aiuta a guidare più rilassati scongiurando le perdite di aderenza del posteriore, in particolare su asfalto umido. Ma è possibile usare l’XP400 anche quando l’asfalto finisce: le sospensioni ad ampia escursione e gli pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR consentono di affrontare senza problemi gli sterrati leggeri (senza esagerare visto il peso).

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In autostrada

L’XP400 GT è nato per viaggiare. Nei trasferimenti veloci trasmette tanta sicurezza perché è sempre molto stabile, anche quando si affrontano a manetta i curvoni autostradali. Il motore è in grado di tenere i 130 km/h di crociera e ha sempre una riserva di potenza per affrontare un sorpasso. La sella si rivela comoda anche dopo ore alla guida, la protezione dello scudo è efficace e anche il cupolino devia bene l’aria: peccato che non sia regolabile in altezza e lasci esposte spalle e casco (ma senza creare fastidiose turbolenze).

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Il Peugeot XP 400 entra in curva preciso ed è fluido nei rapidi cambi di direzione

In città

Grazie al buon bilanciamento, il crossover Peugeot si rivela maneggevole e facile da manovrare anche nel traffico, nonostante le dimensioni generose. Nello scatto al semaforo il motore ha un’erogazione lineare ed “educata”, forse anche troppo: da un 400 ci si aspetterebbe un po’ più di grinta. La trasmissione comunque è ben tarata e nelle continue ripartenze resta sempre progressiva e silenziosa. La sella è un po’ alta, ma grazie alle svasature sui lati e alla forma della pedana, anche chi non supera il metro e 70 appoggia bene i piedi a terra. Quando arriva il momento di parcheggiare, la stampella laterale è facile da estrarre, mentre sollevare lo scooter sul cavalletto centrale richiede un certo sforzo. Manca anche il freno di stazionamento.

Dati tecnici dichiarati dalla casa

Dimensioni rilevate da inSella

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